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(Adnkronos) - Il direttore dell'Fbi Chris Wray si dimetterà il mese prossimo, al termine del mandato dell'amministrazione di Joe Biden. Lo ha reso noto in un comunicato il Federal Bureau of investigation. Nei giorni scorsi, il presidente eletto Donald Trump aveva annunciato la sua intenzione di nominare a capo dell'Fbi Kash Patel, suo fedelissimo, ex procuratore federale, che aveva già ricoperto diversi ruolo nell'ambito della sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump. La fine del mandato di Wray era prevista nel 2027. "Le dimissioni di Christopher Wray sono un grande giorno per l'America, perché metteranno fine all'uso come arma di quello che è diventato noto come dipartimento di ingiustizia degli Stati Uniti" scrive in un post su Truth Social Donald Trump. "Non so proprio cosa gli sia successo. Ora ripristineremo lo stato di diritto per tutti gli americani", afferma Trump, ricordando che sotto la direzione di Wray, "l'Fbi ha fatto irruzione illegalmente nella mia casa, senza motivo, ha lavorato diligentemente per l'impeachment e la mia incriminazione illegale e ha fatto di tutto per interferire con il successo e il futuro dell'America". Ancora il presidente eletto ha denunciato che all'Fbi hanno usato "i loro vasti poteri per minacciare e distruggere molti americani innocenti, alcuni dei quali non saranno mai in grado di riprendersi da ciò che è stato fatto loro". Quindi Trump ha citato Kash Patel, da lui indicato nei giorni scorsi, definendolo "il candidato più qualificato a guidare l'Fbi nella storia dell'agenzia, impegnato a garantire che la legge, l'ordine e la giustizia tornino di nuovo e presto nel nostro Paese". "Come tutti sanno, ho un grande rispetto per i membri dell'Fbi e loro hanno un grande rispetto per me. Vogliono vedere questi cambiamenti tanto quanto me ma, soprattutto, il popolo americano chiede un sistema di giustizia forte ma equo. Vogliamo riavere la nostra Fbi - ha concluso - e questo accadrà. Attendo con ansia la conferma di Kash Patel, in modo che il processo per rendere l'Fbi di nuovo grande possa iniziare. Grazie!".
(Adnkronos) - Tra le mete di montagna più rinomate in Italia, Cortina d’Ampezzo è quella maggiormente richiesta dai Paperoni in cerca di una casa di lusso in cui trascorrere le vacanze. La celebre località sciistica veneta si aggiudica infatti circa il 40% delle preferenze totali, nonostante sia, tra quelle analizzate, anche quella in cui i prezzi per acquistare immobili di pregio sono più alti, pari a circa 16.000 euro/mq di media, con una crescita intorno al 10% rispetto al 2023. E' quanto evidenziato da uno studio di LuxuryEstate.com, il portale immobiliare leader nel settore del lusso e partner di Immobiliare.it, che ha analizzato domanda e prezzi del mercato immobiliare di lusso in alcune famose destinazioni montane del nostro Paese. Le destinazioni analizzate sono: Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Badia, Madonna di Campiglio (frazione di Pinzolo), Sestriere, Cervinia (frazione di Valtournenche), Bormio. La seconda città più richiesta, alle spalle di Cortina, con il 26,5% della domanda complessiva, è Courmayeur, che però presenta prezzi al metro quadro decisamente più bassi, intorno ai 10.000 euro, addirittura in diminuzione del 4% circa nel confronto con il 2023. Il terzo posto, in termini di interesse, è occupato da Badia, prestigiosa meta trentina, con l’11% circa delle ricerche. Qui, i costi delle case di lusso sono una via di mezzo tra quelli di Cortina e di Courmayeur, e raggiungono i 12.000 euro/mq, in rialzo appena dell’1% rispetto a 12 mesi fa. Scorrendo verso il basso la classifica delle località più desiderate, in quarta posizione c’è Madonna di Campiglio, con il 10% delle richieste complessive e prezzi che superano di poco quelli di Badia, fermandosi appena sotto i 13.000 euro/mq. Nella celebre destinazione trentina, però, si nota una crescita dei costi delle case di lusso rispetto allo scorso anno simile a quella di Cortina, pari al +10% circa. Quinto e sesto posto, nell’ordine, per Sestriere e Cervinia, ma in queste due destinazioni la richiesta di immobili di pregio si abbassa notevolmente, fermandosi rispettivamente al 4% e al 3,5% del totale. A livello di prezzi, la celebre meta sciistica valdostana si aggira intorno agli 8.000 euro/mq, mentre quella piemontese rimane sotto i 6.000 euro/mq medi, mostrando una certa stabilità nel paragone con 12 mesi fa. Bormio, in provincia di Sondrio, chiude la graduatoria delle sette località esaminate, con la domanda di case di lusso al 2% circa. I prezzi sono invece poco più alti rispetto a quelli di Sestriere, con una media appena superiore ai 6.000 euro/mq. Anche qui, però, come per Cortina e Madonna di Campiglio, l’aumento dei costi rispetto a 12 mesi fa è elevato, sempre attorno al 10%. In quasi tutti i territori montani presi in esame, la villa è la tipologia di abitazione di lusso più richiesta: a Madonna di Campiglio si arriva addirittura all’88% di preferenze per le soluzioni indipendenti, ma la percentuale è elevata anche a Sestriere, dove si raggiunge il 74%. A Courmayeur il 67% delle ricerche è rivolto verso ville di pregio, mentre a Badia il 58%. La villa è l’abitazione prediletta anche a Cervinia (54% circa) e Cortina (52%). Solo a Bormio vincono gli appartamenti, che raccolgono quasi il 59% delle preferenze totali. "Gli immobili nelle località montane - afferma Paolo Giabardo, ceo di LuxuryEstate.com - svolgono spesso la funzione di seconde case in cui trascorrere periodi di vacanza con la propria famiglia, soprattutto nel periodo sciistico. Per questo, si va spesso alla ricerca di ambienti dalle ampie metrature, adatti ad accogliere parenti e amici, e appartati, esigenza che una soluzione indipendente può soddisfare in maniera certamente migliore rispetto a un appartamento". Guardando, infine, alle metrature più gettonate, i dati evidenziano una interessante differenza tra Cortina e Courmayeur: se nella località veneta, infatti, circa il 60% delle richieste è rivolto a immobili di lusso che non superino i 120 metri quadri - e questo rispecchia l’andamento generale delle mete montane oggetto di questo studio - nella destinazione valdostana si vira invece, in oltre il 50% dei casi, su abitazioni di pregio ben più spaziose, con metrature superiori ai 170 metri quadri.
(Adnkronos) - “Il Gruppo Pomellato ha deciso di essere oggi al fianco di ReWriters per portare una concreta testimonianza di come e quanto la Corporate Social Responsibility sia sempre più fondamentale e strategica nel mondo dell’impresa. È, infatti, necessario assicurare non soltanto sicurezza e protezione, ma soprattutto sostegno a tutte le donne impegnate nel mondo del lavoro”. Queste le parole di Sabina Belli, amministratrice delegata del Gruppo Pomellato, nel suo intervento al ReWriters fest., il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università la Sapienza.