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(Adnkronos) - E' iconica l'immagine del vigile del fuoco con in braccio il piccolo Allen. Si chiama Federico Enzo ed è un membro del Tas, il Servizio di Topografia Applicata al Soccorso che supporta l'attività dei vigili del fuoco nelle prime fasi dell'emergenza. Insieme ai colleghi e a tutti gli altri soccorritori, Enzo è stato impegnato nelle circa 40 ore di ricerca di Allen. "E' stato un lavoro di squadra", dice all'Adnkronos ancora provato dall'emozione. Il vigile del fuoco ha coordinato le operazioni dall'Ucl, l'Unità di crisi locale allestita a Latte, poco distante dal camping dal quale Allen si era allontanato venerdì pomeriggio. A trovarlo, come detto, i volontari della protezione civile di Pompeiana Matteo Trecci, Edoardo Campione e Dario Mattiauda. "Lo hanno preso e portato all'Ucl, dove lo abbiamo idratato, visto che non beveva da due giorni". Poi l'emozionante incontro con la madre, "Era al settimo cielo, si è emozionata tanto. Poco dopo è arrivato il padre che era impegnato nelle ricerche insieme a una squadra". Il vigile del fuoco ha poi preso in braccio Allen e lo ha portato a bordo di un'ambulanza della Croce Azzurra di Vallecrosia, dove sono stati controllati i parametri prima del trasferimento all'ospedale di Imperia, dove è arrivato in buone condizioni di salute. "Una giornata come questa ripaga dei tanti momenti difficili nel fare questo mestiere", racconta Franco. "Purtroppo - aggiunge - non è stato semplice trovarlo perché Allen non parla. Nel punto in cui è stato trovato ci siamo passati almeno 3-4 volte, sia di giorno che di notte. Era a cinque metri dall'ultima traccia del Gps di uno dei soccorritori".
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.