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(Adnkronos) - Coco Gauff ha vinto la finale femminile del Roland Garros 2025. Oggi, sabato 7 giugno, la tennista americana, numero due del mondo, ha battuto la bielorussa Aryna Sabalenka, prima del ranking Wta, in tre set con il punteggio di 6-7 (5), 6-2, 6-4 nell'ultimo atto dello Slam parigino. Per Gauff si tratta del secondo titolo Slam della carriera, il primo sulla terra del Roland Garros. L'ultimo incontro tra le due tenniste risaliva allo scorso aprile, quando Sabalenka vinse il Masters 1000 di Madrid battendo in due set Gauff. Nell'ultimo Slam invece, gli Australian Open, la bielorussa perse in finale contro Madison Keys in tre set.
(Adnkronos) - "Nel 1945 avevamo 10 manager uomini e una manager donna iscritti, oggi abbiamo il record dei nostri associati, 45.872, e le imprese che applicano il nostro contratto sono diventate quasi 10.000. E se consideriamo gli ultimi 30 anni, i dirigenti privati sono aumentati del 15%, i nostri del 101%, e se parliamo di donne la crescita è stata del 150% negli ultimi 30 anni, del 360 nel nostro contratto collettivo". Lo ha detto Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, nel corso del suo intervento all'assemblea nazionale dell'organizzazione.
(Adnkronos) - "In questi dieci anni la legge antispreco ha sicuramente prodotto un risultato dal punto di vista quantitativo (nel caso di Banco Alimentare, rispetto ai dati precedenti la legge 166 del 2016, il recupero delle eccedenze è aumentato del 390%); però c'è anche un aspetto qualitativo, perché rimuovere gli ostacoli burocratici e condividere buone pratiche e studi è un modo per spingere quei cambiamenti che sono necessari, le leggi hanno bisogno di vivere su un tessuto culturale e sociale che va nella stessa direzione". Così Maria Chiara Gadda, vicepresidente commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della legge 166/16, intervenendo alla conferenza stampa ‘Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat’, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato. "La legge 166 interviene a valle - spiega - tecnicamente la donazione è un modo per allungare il ciclo di vita di un prodotto, unisce due mondi che apparentemente sono diversi: i donatori, quindi le imprese di tutta la filiera produttiva, distributiva, della somministrazione con l'altra faccia della medaglia che è il mondo del terzo settore che risponde a bisogni sociali crescenti". "Non pensiamo però che le aziende che usano oggi quotidianamente la legge 166 lo facciano per frutto dell'errore; l'economia circolare, la sostenibilità si pensa, spreca chi per esempio non include nelle politiche aziendali la donazione. Donare significa misurare, significa essere consapevoli dei propri processi interni, logistici, distributivi, del rapporto con il proprio cliente, con i consumatori. Quindi in realtà la donazione non è frutto dell'errore, è frutto di un pensiero", aggiunge.