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(Adnkronos) - "Io credo che più di arresto della crescita dell'intelligenza artificiale oggi si parla una scelta di qualità sull'Ia. E' uno strumento che dipende molto dai dati per sviluppare gli algoritmi, e oggi la quantità di questi è talmente grossa che ormai non fa più la differenza. Si tratta ora di fare un discorso sulla qualità dei dati e sull'integrazione. Tutti noi usiamo e useremo sempre più l'ia per ogni fase della nostra attività lavorativa ma dobbiamo essere in grado di farlo con consapevolezza e con l'obiettivo di governarla. E io credo che la regolazione sia necessaria, non si può pensare di diffondere un sistema così innovativo, che prende decisioni e non è solo di ausilio, senza regolarlo. Sarebbe una decisione folle e sono d'accordo quindi con la decisione dell'Ue anche se non dobbiamo eccedere nella regolazione, che è dietro l'angolo perchè si fa l'errore di non integrare queste normative con tutto quello che c'è intorno". Così Giovanni Marcantonio, segretario del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo a Napoli alla Convention nazionale dei consulenti del lavoro in occasione dei 60 anni della nascita del Consiglio nazionale dei professionisti. Marcantonio ha ricordato che "l'Ia Act classifica tutta la materia del lavoro in alto rischio, e questo vorrà dire che sarà centrale il ruolo del professionista nell'applicazione di questa normativa nella vita quotidiana. E nei rapporti con la pubblica amministrazione la nostra categoria ha davanti la scelta o di subire l'innovazione tecnologica che si interseca con la pa o progettare con essa queste innovazioni", ha sottolineato. E Stefano Sassara, tesoriere Cno consulenti del lavoro, parlando dell'ia ha sottolineato: "Dubito che possiamo includere nella polizza assicurativa di un professionista l'ia come unica causa di un danno".
(Adnkronos) - Il Career Day Luiss si arricchisce e per la prima volta fa tappa a Milano, portando nel cuore della capitale economica del Paese una giornata interamente dedicata all’incontro tra talenti e aziende. All’iniziativa, in programma il prossimo 29 ottobre, prenderanno parte oltre 100 tra studenti del secondo anno dei corsi magistrali e neolaureati Luiss, selezionati sulla base del curriculum, delle performance accademiche e della motivazione personale. Per i giovani partecipanti, il Career Day rappresenta un’occasione unica per confrontarsi con i recruiter di 28 importanti aziende italiane e multinazionali, condividere valori e aspirazioni e scoprire percorsi di inserimento professionale, in un contesto di scambio e arricchimento reciproco. “Il Career Day è uno degli strumenti più efficaci per mettere in comunicazione le eccellenze dei due mondi, quello accademico e quello industriale, e generare valore per tutti i partecipanti – ha dichiarato Enzo Peruffo, prorettore per la Didattica con delega alle Lauree Magistrali – Siamo felici di portare per la prima volta questa iniziativa a Milano, una città dove l’energia imprenditoriale, l’innovazione e la vitalità del tessuto economico offrono ai nostri studenti un terreno fertile per costruire il proprio futuro”. L’iniziativa, al suo debutto milanese, vanta una lunga tradizione a Roma dove nel 2026 verrà celebrata la 30ª edizione. Da sempre molto partecipato da studenti e neolaureati, il Career Day Luiss rappresenta un tassello fondamentale del successo dei percorsi formativi dell’Ateneo, testimoniato da un tasso di occupazione a un anno dalla laurea del 95% e da un tempo medio di ingresso nel mondo del lavoro di appena un mese. Alla prima edizione del Career Day Milan Edition parteciperanno le seguenti aziende, leader nei rispettivi settori: A2a, Axa Italia, Beko Europe, BMW Group Italia, Bottega Veneta, Brembo, Cisco Italia, Davines, Deloitte, Engineering, Esselunga, EssilorLuxottica, Etro, Ey, Giorgio Armani, Grant Thornton, Gruppo Lactalis Italia, Hermès Italie, Intesa Sanpaolo, Kering, Kpmg, Lechler, Maire, Mundys, Nexi Group, Reckitt, Sky Italia, Snam.
(Adnkronos) - "Oggi presentiamo il bilancio di sostenibilità per la Città metropolitana di Milano, un momento per noi molto importante perché, essendo Milano assieme a Brescia un territorio di insediamento originario, è fondamentale poter comunicare direttamente alla città il nostro contributo. Quanto emerge dal bilancio di sostenibilità territoriale è la testimonianza dell'impegno che mettiamo nel lavorare per i nostri cittadini, per i Comuni del territorio dell'hinterland e, soprattutto, per continuare ad offrire quei servizi essenziali nelle nostre comunità oggi". Sono le parole del presidente di A2a Roberto Tasca, in occasione della presentazione del nono Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. Il nostro contributo al territorio si declina in molti modi, "dal lavoro che diamo alle imprese della città metropolitana, agli interventi sugli impianti, dai 21 Comuni serviti dalla raccolta dei rifiuti, con un'estensione molto ampia anche dell'economia circolare - illustra Tasca - fino alla gestione degli impianti per la raccolta e riciclo della plastica e di termovalorizzazione, che consentono alla città di Milano di avere un certo grado di efficienza, che credo sia tangibile sia nel riciclo sia nella raccolta dei rifiuti differenziati". Il territorio di Milano ha visto anche un notevole numero di nuove assunzioni da parte della Life Company: "Oltre 900 persone sono state assunte sul territorio, un’indicazione importante in una fase economica come quella attuale, dove i tassi di crescita del prodotto interno lordo non sono ai massimi storici. Per noi anche questo dato è un’importante testimonianza, perché la ricerca dei talenti è uno dei modi con cui serviamo i valori della life company. Poter inserire 900 persone che iniziano con noi un percorso che speriamo sia lungo è motivo di orgoglio - spiega il presidente di A2a - Noi alimentiamo questo processo di ricambio anche sui territori e cerchiamo sempre di valorizzare i talenti locali. È un modo per provare a trattenerli in Italia e non farli andar via, come fanno altri 50mila loro colleghi ogni anno". A2a ha attuato anche un cambiamento radicale dal punto di vista delle assunzioni, rimuovendo gli stage e promuovendo l’assunzione diretta e immediata: "Nel nostro Paese c'è un problema di mercato del lavoro in questo momento: 50mila giovani laureati che ogni anno scelgono di andare all'estero e salari medi dell'industria ancora a livelli pre covid, quindi 2019, è chiaro che abbiamo un problema. Per quel che riguarda poi i giovani che vengono a vivere nella città metropolitana di Milano, dobbiamo ricordare che hanno dei costi da sostenere, di conseguenza, riteniamo che anche il tema della precarietà vada affrontato seriamente. Noi l’abbiamo affrontato abolendo gli stage - conclude Tasca - dando alle persone un posto di lavoro a tempo indeterminato, speriamo che lo mantengano e quindi che si attivi un processo di crescita all'interno del nostro Gruppo. Diamo loro la possibilità di avere una pianificazione e questo lo abbiamo percepito perché, essendo presenti anche in altri Paesi, vediamo la diversità di situazione: giovani che in Italia sono obbligati a condividere ancora abitazioni, all'estero alla stessa età hanno famiglia e due figli. In tal senso, abbiamo deciso di dare un contributo in questa direzione perché crediamo che sia parte della nostra responsabilità istituzionale e sociale rispetto al Paese".