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(Adnkronos) - Gli alleati europei dell'Ucraina hanno espresso il loro sostegno al presidente Volodymyr Zelensky in seguito all'acceso scontro in diretta con Donald Trump alla Casa Bianca, durante il quale il leader Usa lo ha accusato di non essere "pronto" per la pace con la Russia. Anche se in generale i leader europei non hanno nominato il presidente degli Stati Uniti, i loro commenti hanno messo a nudo la spaccatura tra gli Stati Uniti e i suoi alleati tradizionali in Europa sulla guerra in Ucraina. In un post sui social media Kaja Kallas, l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha scritto: “L’Ucraina è l’Europa! Siamo al fianco dell'Ucraina. Faremo avanti il nostro sostegno all’Ucraina in modo che possano continuare a combattere l’aggressore. Oggi è diventato chiaro che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Sta a noi, europei, raccogliere questa sfida”. Rivolgendosi direttamente a Zelensky, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha scritto: “La vostra dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Sii forte, sii coraggioso, sii impavido. Non sei mai solo”. E ha aggiunto: “Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura”. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, che solo un giorno prima aveva visitato Trump alla Casa Bianca, ha chiamato Zelensky per esprimere il suo sostegno, ha detto un portavoce. Starmer – che ha fallito nel suo sforzo di convincere Trump a impegnare il sostegno degli Stati Uniti per una forza di pace a guida europea in Ucraina – ha detto a Zelenskyy che “ritiene il suo incrollabile sostegno per l’Ucraina e sta facendo la sua parte per trovare un percorso verso una pace duratura, basata sulla sovranità e la sicurezza per l’Ucraina”. Due giorni dopo il suo incontro con Trump a Washington, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha risposto indirettamente alle affermazioni del presidente degli Stati Uniti secondo cui Zelensky era responsabile della guerra, dicendo ai giornalisti: “La Russia è l’aggressore, e l’Ucraina è la gente aggredita ... Queste sono cose semplici, ma sono buone da ricordare in momenti come questi”. Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha chiesto un incontro di emergenza tra Stati Uniti, Europa e Ucraina. “È necessario un vertice senza indugio tra gli Stati Uniti, gli Stati europei e i loro alleati per parlare francamente di come intendiamo affrontare le principali sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso negli ultimi anni”, ha detto Meloni in una dichiarazione. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán si è distinto in Europa per aver ringraziato Trump per aver "sostenuto coraggiosamente la pace" . Mosca, nel frattempo, ha reagito con gioia allo scontro Trump-Zelenskyy, con l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice capo del consiglio di sicurezza russo, che ha affermato su Telegram: "Una brutale reprimenda nello Studio Ovale".
(Adnkronos) - Si è svolta presso la sede di Gruppo Cap a Milano la Terza Edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro della Sostenibilità, l’evento che ogni anno riunisce istituzioni, aziende e professionisti sul futuro del mondo del lavoro, legato in particolare alle nuove tendenze della sostenibilità. Nel corso della giornata si sono susseguiti gli interventi delle relatrici e dei relatori che hanno preso parte ai lavori e hanno discusso dei principali aspetti della transizione sostenibile, dalle competenze green all’innovazione tecnologica, passando per il ruolo centrale del welfare aziendale. L'evento ha fornito uno spazio di confronto e riflessione sulle opportunità e le sfide che la sostenibilità porta con sé, sottolineando l'importanza di un approccio integrato che coinvolga imprese, istituzioni e cittadini. Grazie alla partecipazione di esperti e professionisti del settore, sono state condivise le principali best practice e le strategie innovative portate avanti per promuovere un lavoro sempre più in linea con i principi della sostenibilità. “La sostenibilità nel mondo del lavoro è centrale ed è una sfida che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e società civile - ha detto il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino - In Gruppo Cap siamo fermamente convinti che sostenibilità faccia rima con innovazione tecnologica e responsabilità sociale: è essenziale, infatti, sviluppare nuove competenze professionali e investire nella formazione continua per affrontare le sfide ambientali e promuovere un benessere diffuso. Le politiche di welfare aziendale, che migliorano la qualità della vita delle persone, sono fondamentali per contribuire a costruire un futuro più sostenibile”. Nel panel 'Green Skills: come prepararsi ai lavori del futuro', partendo dalla previsione che il 39% delle skills cambieranno nei prossimi 5 anni, si è ragionato sugli approcci virtuosi rivolti sia ai futuri lavoratori sia al personale già presente nelle aziende. È emerso come la sostenibilità sia un tema complesso che abbraccia una serie di competenze variegate. I giovani che si approcciano al mondo della sostenibilità attraverso percorsi di studio e programmi di formazione, devono saper interpretare le aziende ed essere consapevoli di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Per le aziende è necessario invece anticipare le necessità future, sia con progetti di upskilling sia di reskilling. Un altro momento chiave della giornata è stato il panel 'Dall’innovazione all’azione', dove si è affrontato il tema della tecnologia a servizio della sostenibilità. Si è ragionato sul cambio di percezione del tema sostenibilità che, se integrato nel business di un’azienda, offre un vantaggio competitivo e consente di creare valore nel lungo termine. Il focus si è trasferito anche sul ruolo della tecnologia e di come oggi sia essenziale combinarla con i valori di giustizia sociale e inclusività. L’ultimo panel, 'Il futuro del lavoro: welfare e sostenibilità come pilastri dell’innovazione aziendale', ha infine approfondito i temi che si trovano sotto la S di Esg, dove si è evidenziato il tema della sostenibilità umana, che è anche rispetto, evidenziando come per le aziende ormai sia necessario avere e garantire un benessere aziendale, capace di essere una leva strategica per la crescita delle imprese.
(Adnkronos) - "Il nostro è un mondo un po' particolare per la natura stessa dell'impianto sportivo. I campi da golf appartengono a società private o ad associazioni sportive private. Per quanto riguarda il censimento, per noi è una cosa molto semplice: una società sportiva, per essere affiliata alla Federazione, dovrà disporre di un impianto omologato. Abbiamo più tipi di omologazioni, in funzione alla tipologia di impianto. Abbiamo impianti promozionali e campi regolamentari dove si possono svolgere manifestazioni di livello internazionale che sono 160-180 sul totale di 400 strutture affiliate. La nostra omologazione dura dieci anni e dopo dieci anni deve essere ri-verificata per adeguarsi ai nuovi assetti, soprattutto in materia di sicurezza. Per noi questo aspetto è molto semplice, ci sentiamo privilegiati". Così Franco Piras, consigliere della Federazione italiana golf, intervenendo al panel 'Sicurezza e impianti sportivi: un confronto tra federazioni, enti e progettisti' che si è svolto durante la prima giornata di lavori di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, giunto alla IX edizione. Un incontro che si posiziona tra i numerosi appuntamenti che compongono la rosa di eventi del palinsesto della manifestazione, a Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio 2025. Per la Federazione italiana Golf il tema sicurezza è molto importante: "Sia in fase di costruzione, sia in fase di esercizio, sia per quanto riguarda gli utenti e i lavoratori che, nel nostro caso, lavorano all’aria aperta, le procedure standard di sicurezza sono normate dal Codice Civile. Molto importante, soprattutto per gli atleti -aggiunge- il safeguarding, introdotto nel 2024. Per il resto, ci rifacciamo fondamentalmente alle norme del Coni", afferma.