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(Adnkronos) - "Viviamo un'epoca in cui stiamo perdendo la capacità di confrontarci, di mettere a fattor comune idee anche molto diverse, che però poi devono trovare un punto d'incontro. In tale contesto, i luoghi fisici e le aziende che si aprono alla comunità, che cercano di restituire la propria ricchezza alla città, i luoghi in cui le aziende sorgono, diventano fondamentali perché diventano spazio di confronto". Sono le dichiarazioni di Maurizio Decollanz, direttore marketing di Ibm Italia, alla presentazione del nuovo numero del magazine di Icch-International corporate communication hub, intitolato 'Dove il brand prende forma: la comunicazione passa dagli spazi', presso la sede milanese di Assolombarda. Al centro del volume il valore della progettazione delle sedi delle aziende e dei luoghi di lavoro nella strategia di comunicazione dell’identità e della mission dei brand. Uno spazio di confronto, dunque per Decollanz: "Come le antiche agorà della Grecia, dove ci si incontrava per affrontare i problemi della polis della città, per trovare poi una sintesi e un punto d'incontro. In questo contesto e momento storico, quindi, è davvero importante che le aziende si aprano con i loro luoghi fisici, che siano anche belli, accoglienti, che abbiano un design che favorisca l'incontro, anche attraverso la tecnologia". "Questo è esattamente ciò che fa Ibm in Gae Aulenti a Milano con Ibm Studios -riflette Decollanz- offrendo la possibilità alla città, alla comunità, ai propri clienti, ai partner, ma anche agli studenti, ai designer, ai programmatori, di incontrarsi soprattutto su temi di innovazione tecnologica per confrontare le idee, trovare una sintesi e fare in modo che la tecnologia vada nella giusta direzione", conclude.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.