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(Adnkronos) - Saranno 5 i giorni di lutto per la morte di Papa Francesco. Lo ha deciso oggi, martedì 22 aprile, il Consiglio dei ministri a quanto apprende l'Adnkronos. "Cinque giorni di lutto a partire da oggi" ha confermato, poi, Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei e il Pnrr. Il ministro del Sud, Nello Musumeci annuncia, inoltre, che saranno''sospese le partite di calcio di sabato". "Tutte le cerimonie" per il 25 aprile "sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e, quindi, con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno". Approvato anche lo schema di decreto legge che affida al capo della Protezione civile Fabio Ciciliano l'organizzazione e la gestione dei funerali e della cerimonia per l'inizio del ministero del nuovo Pontefice. Per l'organizzazione e la gestione dell'ordine pubblico dei funerali, informa il ministro per la Protezione Civile, sono già stati stanziati "5 milioni di euro" anche se non "sono state quantificate ancora le risorse necessarie". "Abbiamo adottato il provvedimento che consente al Capo Dipartimento della Protezione Civile di occuparsi di mobilità, di assistenza, accoglienza, in questi giorni fino alla elezione del nuovo Pontefice. Per quanto riguarda le misure di ordine pubblico rimangono in capo al Prefetto di Roma che comunque si raccorderà con il Capo Dipartimento, il quale opererà anche in regime di deroga". Il capo della Protezione civile Ciciliano sarà commissario per la gestione dei funerali e la cerimonia per l'inizio del ministero del nuovo Pontefice? ''Diciamo che la sua figura corrisponde a quella di un commissario'', taglia corto al termine del Consiglio dei ministri il ministro, che aggiunge: ''Nulla di nuovo, anche in analoghe esperienze ci si è comportati in questo modo''. ''Il capo Dipartimento della Protezione Civile", d'intesa con la Farnesina, "si occuperà anche dell'accoglienza delle delegazioni straniere che sono tante...''. Musumeci ha sottolineato poi che ''non è possibile fare in questo momento una stima'' dei fedeli attesi per i funerali del Papa. Secondo la circolare che regola questo tipo di situazione, le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz'asta secondo le indicazioni della presidenza del consiglio dei ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Il ministero degli Affari Esteri fornisce istruzioni ai titolari delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e può chiedere ai rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano l'esposizione delle bandiere a mezz'asta. Bandiere a mezz'asta anche nelle province italiane per dire addio a Bergoglio. “E’ un segno di sincero rispetto, che va al di là della ritualità, nei confronti di un Papa che abbiamo sentito molto vicino - dichiara Pasquale Gandolfi, presidente dell’Upi -. Un Papa che nel suo pontificato non ha mai smesso di scuotere le coscienze di chi opera nelle istituzioni, rivolgendosi non solo ai grandi del mondo, ma anche a noi amministratori locali”. Nel periodo di lutto le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per le manifestazioni di beneficenza. La giornata di lutto nazionale non è riconosciuta come giorno non lavorativo, quindi, non comporta automaticamente la chiusura di scuole, uffici e autorità. Può essere però deciso di osservare un minuto di silenzio in segno di raccoglimento. Il lutto nazionale viene proclamato nel caso della scomparsa di personalità di altissimo rilievo e di eventi drammatici che colpiscono profondamente il Paese. Furono per esempio proclamati tre giorni di lutto per la morte di Giovanni Paolo II. Venne proclamato il lutto nazionale anche per la morte dell'ex leader di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi. E accadde, inoltre, in occasione di eventi drammatici per il Paese come ad esempio il terremoto, eventi legati al maltempo o tragedie come il crollo del Ponte Morandi.
(Adnkronos) - "Abbiamo condotto un sondaggio su circa 300 pmi italiane per capire quali sono le priorità dei prossimi 12 mesi nel gestire e affrontare il clima di grande incertezza che stiamo vivendo. Negli ultimi mesi c’è stato un fattore moltiplicatore dell’incertezza dovuto in primis al tema dei dazi, ma anche alle previsioni sull’andamento del pil. Dal sondaggio emergono tre elementi: il primo è quello del contenimento della base costi per frenare la spinta inflazionistica, il secondo è quello di consolidare i ricavi cercando nuovi mercati, il terzo quello di adattarsi a questo clima di enormi incertezze". Queste le parole di Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader Deloitte, intervenendo, questa mattina a Bologna, al seminario organizzato da Ibc, l’Associazione industrie beni di consumo, 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. L’incontro, organizzato in collaborazione con GS1 Italy e con la stessa Deloitte, si inserisce nel piano di iniziative messe a terra da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, in particolare piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “La digitalizzazione - prosegue Mamone - è una delle leve principali per implementare l’innovazione, ma un’azienda su due dice che non ha avviato e non intende avviare nei prossimi mesi la trasformazione digitale. Tra i motivi ci sono gli ingenti investimenti economici e la mancanza di competenze tecnologiche interne. Si tratta di miti da sfatare perché esistono soluzioni per limitare i costi e le competenze possono essere acquisite dall’esterno”. Le piccole e medie imprese italiane dovranno poi punteranno poi “sull’organizzazione dei processi. Questo significa che l’organizzazione dovrà essere rivista per avere strutture più reattive in grado di prendere decisioni più veloci anche inserendo delle figure nuove che vanno a coprire ruoli che spesso nelle piccole aziende sono scoperti”, conclude.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, aderisce al Green Energy Day 2025, la giornata nazionale dedicata alla transizione energetica, alle rinnovabili e all’efficienza energetica, organizzata dal Coordinamento Free e promossa da Legambiente, con l’obiettivo di offrire ai cittadini l'opportunità di scoprire da vicino come i rifiuti si trasformano in risorse per il territorio. Sabato 12 aprile, dalle 10:30 alle 12, sarà possibile visitare l’impianto di Bresso-Niguarda, un esempio concreto di economia circolare dove i fanghi di depurazione delle acque reflue vengono trasformati in biometano, un combustibile rinnovabile e sostenibile. Durante la visita guidata, articolata in due turni da 45 minuti ciascuno, i partecipanti potranno scoprire le attività legate alla depurazione delle acque e il processo di digestione anaerobica, attraverso il quale i fanghi vengono stabilizzati e trasformati in biogas. Quest’ultimo, ricco di metano, viene successivamente purificato fino a diventare biometano, pronto per essere immesso nella rete come energia pulita. L’impianto di Bresso-Niguarda rappresenta un hub avanzato nella produzione di energia rinnovabile, con una capacità di upgrading potenziata nel 2024 a 155 Sm3/ora di biometano prodotto. Il sito è stato il primo depuratore in Italia connesso alla rete nazionale con immissione di biometano prodotto da fanghi di depurazione, e dal 2019 a oggi sono stati prodotti circa 2,8 milioni di mc di biometano. La partecipazione alla visita è gratuita ma soggetta a prenotazione obbligatoria entro mercoledì 9 aprile, scrivendo all’indirizzo simone.gal@gruppocap.it.