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(Adnkronos) - Foto rubate, photoshoppate, affisse sui muri della città, sui tergicristalli delle auto. Corredate di nome, indirizzo di casa, addirittura un invito a prostituirsi, con frasi oscene e sessiste. E' l'incubo nel quale Arianna, una 19enne di Foggia, racconta di esser sprofondata senza una colpa né un motivo. "Da maggio di quest'anno la mia vita è stata travolta da un'ondata di odio e violenza - dice con la voce rotta dall'emozione in un video postato sui suoi account social ieri sera - Tutto è iniziato con una mia foto assolutamente innocua, scattata da me, solo per me, completamente vestita e che non ho mandato a nessuno. Qualcuno l'ha presa, rubata e manipolata, photoshoppata, togliendo i vestiti, aggiungendo un seno nudo, trasformandola in qualcosa che non esiste, in una immagine sessuale falsa, che però porta il mio volto, il mio corpo, nonché il mio nome. Da quel momento è iniziato l'inferno". "Quella foto ha iniziato a girare ovunque, tra sconosciuti e per strada, nelle varie zone della mia città. Non avevo fatto nulla di male, ma all'improvviso la mia dignità è stata calpestata, strappata via. Il 18 luglio le foto sono riapparse, con frasi oscene sessualizzanti e degradanti, che mi definiscono 'p..na', e sotto alle quali è stato scritto 'contattatemi, offro servizi completi a pochi euro'. La cosa più spaventosa però - continua - è arrivata dopo. Hanno cominciato a mettere il mio numero, il mio indirizzo di casa, addirittura il piano, accanto a quelle immagini false. Questo è un crimine e da allora, per tutta l'estate fino a oggi, la mia vita è diventata un incubo. Vivo con la costante paura che qualcuno possa davvero venire a cercarmi". "Tutto questo per cosa- continua la ragazza con la voce sempre più strozzata da un pianto trattenuto a forza - Non lo so, ma so che nessuno dovrebbe passare quello che sto passando io. Io non ho fatto nulla di cui vergognarmi, sono le persone che hanno creato quelle immagini, che le hanno condivise, che hanno scritto quelle fasi infami, stampato e affisso quelle foto per la città, sui pali, sul cruscotto delle macchine, sui parabrezza, sui tergicristalli, sui muri. Basta rubarmi la dignità, infrangere e infangare il mio nome". "Non voglio più tacere. Perché oggi sono io - precisa - ma domani potrebbe essere tua sorella, la tua migliore amica, tua figlia. Non voglio più avere paura, il silenzio protegge chi fa del male, non chi lo subisce". Ad accogliere l'appello straziante di Arianna è stata la senatrice di Fratelli d'Italia Anna Fallucchi, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. "La conosco da quando era bambina, una ragazza per bene, molto brava a scuola, seguita dai genitori - racconta all'Adnkronos - Questa storia va avanti da tre mesi e finalmente ieri sera ha trovato il coraggio di diffondere la storia sui social. Gli organi preposti sono già al lavoro sul caso, stamattina dopo la pubblicazione del video di Arianna, come Commissione femminicidio ci siamo confrontati sulla vicenda. Da mamma di una ragazza che ha la stessa età di Arianna, provo molta paura, anche per la fragilità di questi giovanissimi che subiscono episodi simili e per le possibili, spesso tragiche conseguenze. Ciò che ha subito e subisce questa ragazza può capitare a tutti, è una situazione quasi horror, che solo una mente criminale può elaborare e concretizzare". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - "Intesa Sanpaolo ha scelto di sostenere le start up da diverso tempo, e fin dall'inizio della manifestazione ha scelto di essere a fianco di Digithon. Le start up sono il motore fondamentale della nuova imprenditoria e Digithon è di certo un attore fondamentale dell'ecosistema italiano, che sicuramente muove l'interesse di tutti i vari attori verso il mercato delle start up e verso i nostri nuovi imprenditori". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marianna Ronzoni, responsabile della valutazione e della crescita delle start-up per Intesa San Paolo Innovation Center, a margine del suo intervento alla decima edizione di Digithon, in programma da oggi al 13 settembre a Bisceglie in Puglia con 100 startup in gara. (VIDEO) "Intesa Sanpaolo Innovation Center -ha sottolineato Ronzoni- è la società del gruppo dedicato alla crescita e al sostegno dell'innovazione, soprattutto sostenendo il paradigma dell'open innovation. Come si integra con l'attività di Digithon? Uno degli obiettivi di Intesa San Paolo Innovation Center è, da una parte, supportare gli ecosistemi italiani e per noi Digithon è a tutti gli effetti un ecosistema delle start-up e dell'innovazione. Dall'altra parte, un'altra mission di Intesa San Paolo Innovation Center è proprio quello invece di sostenere la crescita delle start-up", ha aggiunto. "Quindi oggi siamo qui -ha concluso- anche per individuare le start up che sono più in linea con la nostra offerta e potere, oltre che premiare, anche proprio supportare nella crescita sicuramente la vincitrice del premio 'Sostenibilità e Circular Economy' di Intesa Sanpaolo Innovation Center che assegniamo nell'ambito della manifestazione e, se è possibile, se ne troveremo anche altre, offrendo il nostro supporto, il nostro advisory, oltre che il nostro network", ha concluso. Il premio 'Sostenibilità e Circular Economy' consiste in una sessione di coaching collettiva di 2 ore ed una individuale (1-to-1) da svolgersi presso la sede Intesa Sanpaolo Innovation Center a Torino.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.