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(Adnkronos) - Il countdown per la prima tappa fondamentale verso il Festival di Sanremo 2026 (24-28 febbraio) è partito: tra dieci giorni, il 17 novembre, scade il termine per la candidatura dei brani dei Big. Il direttore artistico e conduttore Carlo Conti, al suo quinto mandato, ha pubblicato il regolamento, ma la vera partita, come sempre, si gioca dietro le quinte. Per arginare la tradizionale e incontrollabile fuga di notizie, Conti starebbe valutando di anticipare l'annuncio dei Big in gara entro novembre mantenendo però il tradizionale appuntamento con il Tg1 delle 13.30 della domenica. Le due date papabili sono il 23 e il 30 novembre. Una decisione che blinderebbe il cast e brucerebbe sul tempo ogni indiscrezione, lasciando al 14 dicembre, data della finale di Sanremo Giovani, la consueta sfilata dei Big con la comunicazione dei titoli dei brani. Con la scadenza per la presentazione dei brani fissata al 17 novembre, il nuovo regolamento conferma una base di 26 artisti in gara. Tuttavia, Conti ha già lasciando intendere la possibilità di aggiungere due posti, portando il totale a 28. La novità più significativa riguarda la serata del venerdì, dedicata alle cover: viene confermata la possibilità di duetti tra artisti in gara, ma con un paletto stringente sulla durata. Le esibizioni non potranno superare i tre minuti e 30 secondi, uniformandosi al timing degli inediti. Ma il cuore del dibattito, come ogni anno, si concentra sul cast che secondo indiscrezioni mescola grandi ritorni, debutti eccellenti e nuove leve. Un nome su tutti è quello di Blanco, che potrebbe 'riappacificarsi' con il palco dell'Ariston dopo la controversa esibizione del 2023 presentando la sua nuova fase artistica. Si scommette anche sul rientro in scena di Angelina Mango e Sangiovanni, entrambi pronti a ripartire dopo un periodo di pausa. Attesissimo anche Alfa, reduce da un'estate 2025 da protagonista assoluto delle classifiche. Fiore all'occhiello del Conti-bis dello scorso anno, il filone cantautorale è molto atteso. Circolano con insistenza i nomi di Diodato, Ermal Meta e Fulminacci. Tra i papabili anche Aiello, Enrico Nigiotti, Sal Da Vinci e il duo Benji & Fede. Le vere sorprese potrebbero essere i debutti assoluti di Tommaso Paradiso e Frah Quintale. Sul fronte della nuova scena, si fanno i nomi di Emma Nolde e La Niña. Il parterre femminile si preannuncia di altissimo livello. Si parla di veterane come Emma, Arisa e Malika Ayane e di ritorni importanti come quelli di Madame e Levante. Ma ci sono anche talenti in cerca della consacrazione definitiva come Serena Brancale e Chiara Galiazzo. Suggestiva l'ipotesi di California, che si presenterebbe in veste solista dopo la fine del sodalizio artistico e sentimentale dei Coma_Cose. Il mondo urban potrebbe essere rappresentato da Tedua che da poco ha annunciato il suo primo San Siro. E sul palco dell'Ariston potrebbe tornare anche Neffa, fresco del successo del suo ritorno live all'Unipol Forum. Dalla scuola di 'Amici' potrebbero arrivare Luk3 e Trigno (vincitore categoria canto di Amici 24), mentre Settembre, vincitore delle Nuove Proposte 2025, ha un posto quasi di diritto. Tra le suggestioni più forti, quella di una clamorosa coppia Fedez-Marco Masini, anche se il cantautore toscano, in una recente intervista all'Adnkronos, ha raffreddato gli animi: "Per andare a Sanremo ci vuole una canzone o un progetto che ti facciano rappresentare un cambiamento. Finché non ci sarà questa canzone, non potrò pensare al Festival". Infine, il colpo a sorpresa potrebbe essere rappresentato dall'irriverente artista estone Tommy Cash. Per la quota 'over', che Conti potrebbe ridimensionare, circolano nomi storici come Michele Zarrillo, Fausto Leali, Enrico Ruggeri, Donatella Rettore e Patty Pravo. A completare la squadra di Conti ci sarà Nicola Savino che avrà il compito di animare le notti post-Festival con il timone del DopoFestival, mentre Gianluca Gazzoli si conferma volto e voce della competizione giovanile. Per Conti si tratta del quinto festival, un traguardo che lui stesso ha definito un possibile punto d'arrivo: "Cinque edizioni possono bastare", ha dichiarato in una recente intervista, lasciando intendere che questo potrebbe essere il suo ultimo mandato alla guida della macchina più importante della musica italiana.
(Adnkronos) - Lidl Italia annuncia che Massimiliano Silvestri, dopo 24 anni in azienda di cui gli ultimi 6 da ceo, ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere nuove sfide personali e professionali. Massimiliano Silvestri, in carica fino al 30 novembre 2025, ha dato un contributo straordinario alla crescita dell’Insegna in Italia. Sotto la sua guida, infatti, l’azienda, che oggi conta più di 780 punti vendita e oltre 23 mila collaboratori, ha vissuto una fase di crescita continua, consolidando il proprio ruolo di protagonista nel settore della gdo. Nello scorso esercizio fiscale, Lidl Italia ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Uno sviluppo sostenuto da un piano di investimenti costanti, superiori a 400 milioni di euro all’anno, che ha permesso di ampliare la rete dei punti vendita rendendoli sempre più moderni e sostenibili. A partire dal 1 marzo 2026, il suo successore sarà Martin Brandenburger, in Lidl da 18 anni, che ha maturato un’esperienza internazionale significativa: dopo un periodo in Croazia e in Svizzera, nel 2017 è entrato a far parte del board di Lidl Italia in veste di amministratore delegato vendite e logistica e successivamente ha consolidato le competenze, sempre in ambito logistica, presso la casa madre. Dal 2021 il manager svizzero ricopre il ruolo di ceo di Lidl Grecia e Lidl Cipro, due realtà che, grazie alla sua impronta, hanno avuto uno sviluppo costante. In particolare, in soli 4 anni, ha portato Lidl Grecia a diventare la seconda azienda gdo del Paese.
(Adnkronos) - "Ci siamo trovati in una situazione molto delicata, abbiamo tantissime commesse, almeno fino al 2036, ma manca la manodopera. Abbiamo quindi lavorato in una logica in cui l'innovazione e la tecnologia la stanno facendo da padroni con il progetto 'Maestri del mare' che attrae i giovani italiani per un inserimento all'interno dell'azienda su delle attività digitali. Un progetto per il quale abbiamo ricevuto 20mila richieste, anche se abbiamo potuto assumere solo 280 giovani". Lo ha detto Luciano Sale, direttore delle risorse umane del Gruppo Fincantieri, alla conferenza ‘Europa e industria unite per la competitività’, organizzata oggi da Sdgs Leaders a Roma. Un appuntamento che ha riunito le principali imprese italiane e i rappresentanti anche per presentare la ‘Dichiarazione competitività 2026’. Un documento, realizzato in collaborazione con Storyfactory, che traduce in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. Sale è entrato nel dettaglio del progetto ‘Maestri del mare’, spiegando che il Gruppo ha introdotto “un robot in grado di procedere ad attività di saldatura nei cantieri. Un elemento che, da un lato, ha aumentato la produttività, dall’altro, ha spinto a formare problem-solver capaci di gestire al meglio questa tecnologia”. Il progetto illustrato da Ricci ha previsto "un percorso di formazione e mille euro di indennità al mese, oltre ad attività residenziali", fa sapere il direttore hr del Gruppo Fincantieri che ha concluso sottolineando come questo tipo di progetti costituisca "un’opportunità, anche per i giovani del sud, di venire al nord e integrarsi".