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(Adnkronos) - Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si stanno preparando in vista delle Atp Finals. A Torino andrà in scena oggi, venerdì 7 novembre, un attesissimo e inaspettato allenamento che vedrà in campo, questa volta soltanto per qualche 'amichevole' scambio, proprio i due rivali, che in stagione si sono divisi equamente i tornei del Grande Slam e sono in lotta per il primato del ranking, con Sinner che è tornato numero uno dopo il trionfo di Parigi. In attesa di scendere in campo insieme, i due si sono già incontrati tra i campi torinesi, con tanto di sorrisi, abbracci e scambiando qualche battuta 'golfistica'. Alcaraz ha avuto anche modo di seguire l'allenemento di Sinner, rimanendo, letteralmente, a bocca aperta. Durante gli scambi con l'australiano Alex De Minaur, inserito nel girone proprio dello spagnolo insieme a Djokovic e Fritz, Jannik ha impressionato per intensità e colpi, andando a segno con il dritto diagonale dopo aver 'martellato' da fondo campo. Alcaraz, che ha seguito con inseresse lo scambio sul Centrale dell'Inalpi Arena, ha quindi spalancato gli occhi ed è rimasto a bocca aperta, tenendosi l'asciugamano con le mani ma senza riuscire a distogliere lo sguardo dal campo. Una reazione che è diventata subito virale e ha aumentato l'attesa per le Finals, che potrebbero essere l'ultimo capitolo della loro sfida.
(Adnkronos) - “Per noi è molto importante avere delle professionalità capaci di esprimersi nel mondo del lavoro con la massima velocità di pensiero e capacità decisionale. Il Campus Bio-medico ha adottato sistemi didattici esperienziali anche in piccoli gruppi, per sviluppare la capacità di leadership e di lavoro in team. Lato tecnologico puntiamo a formare persone che sappiano indirizzare l'intelligenza artificiale, tenendo a mente le competenze e l’etica professionale che possono dirigere il miglior comportamento dell'uomo”. Sono le parole di Rocco Papalia, rettore dell’università Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm), intervenendo al convegno organizzato oggi nella capitale da Unindustria, in collaborazione con Università Campus-biomedico di Roma, ‘Future skills - Capitale umano e Ai per il lavoro che cambia. Dove formazione e impresa si incontrano’. Un incontro organizzato con l’obiettivo di riunire imprese, università, istituzioni, stakeholder di riferimento per esplorare gli scenari emergenti per il capitale umano offerti dall’Intelligenza Artificiale.
(Adnkronos) - Secondo il Rapporto Strategico 'La geopolitica delle Materie Prime Critiche', presentato da Iren e Teha Group a Ecomondo 2025, l’Italia potrebbe coprire fino al 66% del proprio fabbisogno nazionale di materie prime critiche (Mpc) investendo 2,6 miliardi di euro all’anno nella filiera del riciclo dei rifiuti elettronici (Raee), la stessa cifra che rischia di trasformarsi in una 'tassa' europea per mancato adeguamento ai target di raccolta. “La nuova tassa Raee rischia di diventare un costo del non fare per il Paese - ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren - Ma se le stesse risorse venissero reinvestite nel sistema nazionale del riciclo, potremmo coprire gran parte del fabbisogno interno di materie prime critiche e valorizzare ogni anno 1,7 miliardi di euro di materiali oggi dispersi”. Dal Fabbro ha sottolineato che “l’Italia deve cogliere questa occasione per trasformare un vincolo in un vantaggio competitivo, puntando su innovazione impiantistica e cooperazione industriale anche con i Paesi del Nord Africa, nell’ambito del Piano Mattei". “Il percorso verso l’autosufficienza resta complesso: l’Italia non dispone di riserve minerarie significative e la filiera del processing richiede economie di scala difficili da sviluppare in un contesto nazionale". Secondo Dal Fabbro, il Paese è fortemente esposto alle tensioni internazionali sulle forniture: “Oggi l’Unione Europea importa 4,7 miliardi di euro di titanio e 1,4 miliardi di euro di terre rare e dipende in misura significativa da un numero ristretto di Paesi fornitori. Una interruzione delle forniture metterebbe a rischio fino a 700 miliardi di euro di produzione industriale europea, di cui 88 miliardi riferibili all’Italia”. “Per questo motivo - ha aggiunto - le maggiori opportunità future si concentrano su due leve prioritarie e sinergiche: rafforzare le partnership internazionali, in particolare attraverso il Piano Mattei, e investire nell’economia circolare dei Raee per aumentare i volumi raccolti e la capacità di riciclo nazionale.”