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(Adnkronos) - L'amicizia porta a condividere tutto, gioie e dolori. Ma non solo: sincronizza anche il cervello. E si vede in molte scelte che si fanno, persino nello shopping. Parola di scienziati. Secondo uno studio pubblicato su 'JNeurosci' (The Journal of Neuroscience), le relazioni strette fra due persone collegano anche l'attività neurale e finiscono per promuovere comportamenti cognitivi simili. Il che si riflette in moltissimi campi, compresi gli acquisti appunto. Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni attraverso una serie di esperimenti. Il punto di partenza del loro lavoro è stato una domanda: in che modo l'amicizia influenza il cervello umano e il comportamento delle persone? Jia Jin e colleghi della Shanghai International Studies University hanno dunque deciso di esaminare come un legame di questo tipo potesse avere un impatto sulle scelte e le condotte dei consumatori e sulla loro attività neurale. Conducendo una combinazione di esperimenti comportamentali a lungo termine con 175 partecipanti e utilizzando i dati di neuroimaging di 47 di loro, i ricercatori hanno quindi fatto luce su come l'amicizia promuova la somiglianza neurale e comportamentale. E' emerso che le persone testate hanno valutato i prodotti che gli venivano proposti in modo più simile ai loro amici rispetto che agli sconosciuti. Col passare del tempo questa somiglianza si è ulteriormente rafforzata. Amici per la pelle, sì, ma anche per il cervello. E il neuroimaging ha confermato rivelando che, quando gli amici guardavano insieme le pubblicità, sincronizzavano l'attività neurale legata alla percezione degli oggetti, all'attenzione, alla memoria, al giudizio sociale e all'elaborazione della ricompensa. Tanto che Jin e colleghi hanno scoperto che l'attività cerebrale dei partecipanti allo studio era in grado di prevedere non solo le intenzioni personali di acquisto, ma anche quelle dei propri amici. Secondo gli autori, questo lavoro contribuisce a comprendere meglio quanto le relazioni sociali dinamiche possano influenzare il comportamento. I risultati, concludono, suggeriscono che le relazioni strette possono prevedibilmente plasmare il modo in cui le persone agiscono, almeno per quanto riguarda i comportamenti legati al consumo.
(Adnkronos) - “Di fronte alla notizia della decisione di Trump di introdurre dazi del 30% sulle esportazioni dell'Ue verso gli Usa, non possiamo che essere preoccupati e allarmati. Attendiamo di capire nella pratica come potranno essere applicati dall’1 agosto, ma ci sentiamo di ripetere, come già detto in altre occasioni, che l’Europa deve evitare di arrivare allo scontro di dazi contro dazi che non gioverebbe a nessuno. Fermezza, calma e diplomazia credo siano le risposte migliori all’ ennesimo attacco della presidenza Usa a tutto il sistema produttivo europeo che sarebbe pesantemente colpito dall’applicazione della misura, compreso il settore del legno-arredo che ha, proprio negli Usa, il secondo mercato di export. L’Europa tutta e il nostro Governo devono aver ben presente che non difendere le nostre imprese adesso potrebbe avere come conseguenza la desertificazione industriale del Vecchio Continente”. Così Claudio Feltrin presidente di FederlegnoArredo.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.