ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il Centro di III livello di Medicina dello Sport di Ancona è realtà. A 3 anni dall’inizio del percorso è arrivato il taglio del nastro per la struttura specialistica promossa dall'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche. Alla cerimonia è intervenuto il ministro dello Sport, Andrea Abodi. "Ciò che state facendo nelle Marche con l'attivazione di questo Centro di Medicina dello Sport è molto importante e il rapporto tra Roma e Ancona in tal senso sarà costante - ha affermato Abodi - Da parte mia garantirò la più totale collaborazione e ogni supporto necessario. La vostra è una realtà fondamentale, dedicata a chi fa pratica sportiva e si occuperà di prevenzione. State celebrando una giornata davvero straordinaria ad Ancona". Il Centro di Medicina dello Sport, uno dei pochissimi a livello nazionale, "nasce con uno scopo ben preciso: poter curare tutti gli atleti, dall'agonismo allo sport di base, indistintamente - ha spiegato Armando Marco Gozzini, direttore generale Dell’Aou delle Marche - Oggi non è un punto di arrivo, ma di partenza. Non lo dico io, ma lo sostiene il professor Paolo Zeppilli, notissimo medico della federazione che da anni si occupa di tutti i casi più complicati in questo settore”, secondo cui “'Siete pronti per andare verso il IV Livello della medicina dello sport' che rappresentato dall'atleta cosiddetto 'anomalo', con una patologia poco chiara e non del tutto classificata e che qui dentro può trovare le risposte che sta cercando". "Inauguriamo un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale, potenziata grazie alla lungimiranza dell’Azienda di Torrette e al sostegno dei privati - ha commentato Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche - Questo centro ha accolto numerosi atleti, anche internazionali, per approfondimenti specialistici e la cura di patologie complesse, con risultati di grande rilievo. Come sistema regionale, siamo orgogliosi di una realtà così qualificata, inserita nel miglior ospedale pubblico d’Italia da 3 anni e parte di un sistema sanitario tra i migliori del Paese, secondo Agenas e ministero". Acquaroli ha quindi ringraziato "tutti coloro che hanno reso possibile il Centro di Medicina Sportiva di III livello. Oltre al professor Dello Russo, i medici, operatori sanitari e professionisti che, con competenza e dedizione, affrontano ogni giorno sfide complesse per garantire salute e servizi a tutti i cittadini, su tutto il territorio". Il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha aggiunto: "Si tratta di un centro di medicina dello sport di terzo livello, che nella nostra regione ancora mancava con queste professionalità e questo livello di competenza. Voglio ricordare che si tratta dell'attuazione di una previsione contenuta nel Piano socio sanitario. I tre livelli della medicina sportiva - ha chiarito - si distinguono per complessità: il primo riguarda la verifica della compatibilità alla pratica sportiva; il secondo prevede accertamenti più approfonditi; qui, invece, siamo al massimo livello, con competenze multidisciplinari di eccellenza". "Tanti atleti, anche di fama, sono venuti qui, non solo per controlli, ma anche per curare patologie complesse - ha evidenziato Saltamartini - Questo è l’ennesimo segnale che la sanità della Regione Marche è tra le migliori d’Italia. Voglio anche ringraziare i nostri donatori, autentici esempi di imprenditoria etica". Il professor Paolo Zeppilli, presente alla cerimonia, ha voluto sottolineare il suo legame con Ancona e le Marche e con il centro stesso: "Sia il professor Antonio Dello Russo, direttore di questo Centro di Medicina dello Sport di III Livello che la dottoressa Mara Trobbiani, che se ne occuperà, sono stati, in epoche diverse, miei specializzandi”. Si tratta di una realtà quasi unica in Italia - ha osservato Dello Russo - una vera e propria eccellenza. C'è voluto un grande sforzo, ma oggi siamo qui e senza la collaborazione di tante persone e figure professionali non ce l'avremmo fatta. Il Centro di Medicina dello Sport di Ancona non sarà un servizio isolato e limitato a se stesso, ma in connessione diretta con tutte le discipline mediche". La riconoscenza per chi ha contribuito economicamente alla realizzazione del Centro è visibile nelle 3 targhe affisse all'esterno delle sale di visita del Centro di Medicina dello Sport: l'imprenditore e patron del Frosinone Calcio, Maurizio Stirpe, il collega armatore anconetano Alberto Rossi e la Fondazione Salesi rappresentata dalla presidente e direttrice amministrativa Aoum, Cinzia Cocco. "Con i professori Fulvio Bellocci, Paolo Zeppilli e Antonio Dello Russo la mia famiglia ha condiviso esperienze di dolore e sollievo al tempo stesso - ha evidenziato Stirpe - Ricordo quando mio padre, a tal proposito, mi ha detto 'Ricordati di queste figure e se puoi fare qualcosa per loro falla. Ecco perché mi è sembrato opportuno essere qui e condividere la nascita del Centro. Un’ovazione ha accolto l'arrivo al Centro di Medicina dello Sport dell’artista campione olimpionico e del mondo, Gianmarco Tamberi, di cui campeggia un poster che lo ritrae superare l’asticella, all’ingresso del Centro. "Ciò che sta accadendo qui oggi è una nota davvero positiva. Noi atleti, soprattutto da giovani, a volte non ci rendiamo conto di quanto importante sia il monitoraggio del nostro stato di salute - ha detto Tamberi - Per me il team sanitario ha la stessa importanza di quello tecnico. Strutture come questo Centro di Medicina dello Sport ci consentono di restare monitorati". Anche Alberto Rossi, presidente di Frittelli Maritime Group e Adria Ferries, ha ricordato "i sacrifici che sono stati fatti per mettere in piedi il Centro e quelli che il personale sanitario in genere fa tutti i giorni. Era necessario dare il giusto valore a una simile eccellenza e sono davvero orgoglioso di aver contribuito, facendo la mia arte, a questo grande momento". Con soddisfazione Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore di Univpm ha concluso: "Ecco finalmente il polo di una specialità fondamentale, abbiamo combattuto tre anni per averla".
(Adnkronos) - Collegialità, formazione e dialogo istituzionale questi i temi al centro dell’Assemblea 2025 degli iscritti dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano. “Come ogni anno - ha detto Carlotta Penati , presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano - questo appuntamento rappresenta un momento significativo della nostra vita ordinistica: è l’occasione per ritrovarci, fare il punto su quanto è stato fatto e confrontarci apertamente sul presente e sul futuro della nostra comunità professionale. E’ un tempo di ascolto, trasparenza e condivisione, che ci permette da un lato di restituire conto delle attività portate avanti, e dall’altro di rafforzare il legame tra l’Ordine e ciascuno di voi, protagonisti attivi e fondamentali della vita professionale. E’ stato un anno intenso e sfidante, segnato da dinamiche complesse e da trasformazioni profonde, ma anche ricco di nuove opportunità che ci hanno spinto a rinnovare il nostro impegno e ad assumere una responsabilità ancora più forte”. “Il contesto politico, economico e sociale in cui operiamo come ingegneri - ha spiegato - è in continua evoluzione, e le sue ricadute sul nostro lavoro sono sempre più evidenti. In questo scenario in trasformazione, il Consiglio dell’ordine ha lavorato con determinazione e coerenza, mantenendo saldi i nostri obiettivi: tutelare e promuovere la professione; sostenere la crescita delle competenze; favorire il dialogo e il confronto costruttivo con le istituzioni, le imprese, le università e la società civile. Abbiamo cercato di interpretare il nostro mandato con uno sguardo orientato al futuro, mettendo al centro i bisogni concreti degli iscritti, le sfide emergenti della tecnica e dell’innovazione, ma anche le responsabilità etiche e sociali che la nostra professione porta con sé”. “Ogni progetto - ha ricordato - ogni scelta, ogni iniziativa è stata guidata da una convinzione chiara: l’ingegneria è una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio, e il nostro Ordine deve continuare a rappresentare un punto di riferimento solido, autorevole, capace di accompagnare e sostenere i professionisti nelle trasformazioni in atto. Abbiamo inoltre lavorato per rafforzare il posizionamento dell’Ordine nei contesti istituzionali, a livello locale, regionale e nazionale, affinché la voce degli ingegneri sia ascoltata e considerata nei processi decisionali che incidono direttamente sulla nostra attività quotidiana. Sappiamo bene che la vera forza dell’Ordine risiede nelle persone che ne fanno parte: nei colleghi che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro nei cantieri, nei laboratori, negli studi tecnici, nelle aziende, nella ricerca, nella pubblica amministrazione”. Tra i temi al centro dell’Assemblea, la forte spinta alla collegialità e all’integrazione tra gli organismi dell’Ordine e della sua Fondazione Foim, che oggi condividono presidente e consiglieri, assicurando una governance più coerente ed efficiente. Un modello organizzativo che ha già dato prova di efficacia, soprattutto nella gestione delle attività formative: nel 2024 sono stati oltre 200 gli eventi erogati, per quasi 48.000 crediti formativi professionali, con una forte attenzione alla qualità, all’accessibilità e all’aggiornamento continuo. Numerose le collaborazioni istituzionali consolidate o avviate nell’ultimo anno: con il Comune di Milano, su cui l’Ordine è intervenuto con fermezza e spirito propositivo per il ripristino di un dialogo efficace sui temi dell’edilizia; con Regione Lombardia, tramite la Cabina di regia delle professioni; e a livello interprofessionale, attraverso il lavoro della Consulta delle Professioni Tecniche della Camera di commercio di Milano Lodi Monza e Brianza, le cui riunioni sono ospitate nella sede dell'Ordine di Milano e che questo autunno organizzerà nell’ambito della Milano Green Week l’evento ‘Back to nature’, dedicato alla sostenibilità, alla biofilia e alla biodiversità. Un altro passaggio strategico ha riguardato il nuovo ruolo dell’Ordine all’interno di Uni, l’Ente di normazione italiano: l’Ordine di Milano è diventato socio di rappresentanza per poter partecipare più attivamente ai processi di normazione e in quegli ambiti tecnici che influiscono direttamente sull’esercizio della professione ingegneristica. Grande attenzione è stata posta anche all’ambito europeo, con la partecipazione dell’Ordine di Milano al progetto ‘Four Motors for Europe Engineers’ la storica cooperazione tra quattro regioni europee tra le più industrializzate e innovative: Lombardia (Italia), Catalogna (Spagna), Baden-Württemberg (Germania) e Auvergne-Rhône-Alpes (Francia). L’Ordine di Milano ha ospitato il meeting annuale tra i rappresentanti delle quattro regioni, che ha chiuso l’anno di presidenza di Regione Lombardia; una giornata intensa di lavori, ricca di contenuti e di partecipazione. All’interno di questa cornice di cooperazione, è stato inoltre promosso un ciclo di quattro webinar gratuiti, ciascuno organizzato da una delle regioni partecipanti e dedicato al tema dell’Intelligenza Artificiale applicata ai contesti professionali e produttivi. Tra i momenti simbolici dell’anno passato, gli Stati generali delle Ingegnerie Digitali – che torneranno nel 2025 con una nuova edizione – e la partecipazione attiva alla Milano Digital Week. Significativa anche la sinergia con gli Ordini degli ingegneri di Trento e Venezia, con i quali è stata organizzata la Giornata dell’Innovazione e le collaborazioni con enti come la Fondazione Luigi Einaudi, The Adam Smith Society ed Edison, con le quali l’Ordine di Milano ha partecipato all’evento Energy Summit. Tra le novità annunciate per il 2025, la costituzione di squadre sportive ufficiali dell’Ordine, in varie discipline - calcio, padel e sci - per partecipare ai tornei nazionali organizzati dal Cni; la costituzione di una nuova Commissione interamente dedicata all’Intelligenza Artificiale, che avrà il compito di monitorare l’evoluzione normativa, tecnica ed etica del settore e proporre percorsi formativi, workshop, seminari e momenti divulgativi, favorendo momenti di confronto tra professionisti di diverse discipline; e il lancio di una convenzione per l’accesso gratuito alla formazione finanziata per i liberi professionisti, attraverso voucher regionali. Ha partecipato all’Assemblea una collega ‘speciale’: Giorgia Fumo, ingegnera e stand-up comedienne, volto noto di Comedy Central e Italia’s Got Talent, la quale ha offerto uno sguardo brillante sul ruolo dell’ingegnere nella società contemporanea. Una testimonianza che ha saputo unire rigore e leggerezza, a conferma di una visione dell’Ordine sempre più moderna, inclusiva e in ascolto. Gli ospiti istituzionali, Francesca Oggionni, presidente dell'Ordine degli agronomi di Milano, e Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, hanno portato all'attenzione dell'assemblea l'importanza di fare squadra tra professioni, integrando le competenze per affrontare le sfide della contemporaneità.
(Adnkronos) - Al via la raccolta del mirtillo, gemma della stagione estiva che in Val di Non trova condizioni ideali di sviluppo. Come sanno bene gli agricoltori del Consorzio Melinda, impegnati a esaminare con attenzione le piante collocate nelle strutture coperte: quando l’intera superficie raggiunge il colore blu intenso, la bacca inizia a staccarsi naturalmente del ramo dando il via alla raccolta. Un frutto speciale anche per le sue qualità nutrizionali con caratteristiche davvero decisive. “Tra queste ci sono l’alto contenuto di vitamine C e K, ad esempio, ma anche l’elevata presenza di fibre, oltre che di fosforo, potassio e calcio", spiega Silvia Vender, biologa nutrizionista. Inoltre, aggiunge, “non bisogna dimenticare quelle sostanze davvero preziose che sono i polifenoli. È proprio in questa categoria che rientrano le antocianine, ovvero i composti responsabili del tipico colore di questi frutti. Ad esse sono associate importanti proprietà antinfiammatorie che contribuiscono, in particolare, al benessere cardiovascolare”.