RICERCA AZIENDE
RISULTATI RICERCA AZIENDEOrdina i risultati per
1 record trovato.
|
RISULTATI RICERCA AZIENDEOrdina i risultati per
1 record trovato.
|
(Adnkronos) - Sono almeno cinque le persone ferite oggi pomeriggio durante un attacco con coltello avvenuto a Marsiglia, secondo quanto riferito da diverse fonti a Le Parisien, Prima di essere ucciso dalla polizia, l'aggressore ha gridato "Allahu Akbar" (Allah è il più grande), come si può ascoltare in un video che circola sui social. L'aggressione è avvenuta intorno alle 14.45, scatenando il panico in Cours Belsunce, e Rue Thubaneau, non lontano da La Canebière, nel 1mo arrondissement della città francese meridionale. Il ministro dell'Interno Bruno Retailleau ha annunciato che visiterà la scena. Alle 14.45, il sospettato, un cittadino tunisino nato nel 1990 e residente legalmente, si era recato nell'hotel da dove era appena stato sfrattato per non aver più pagato l'affitto. Si sarebbe recato nella stanza che occupava e avrebbe "pugnalato il fianco della persona che la occupava in quel momento", ha spiegato il procuratore generale di Marsiglia Nicolas Bessone in una conferenza stampa. La vittima è stata ricoverata d'urgenza. Secondo il pubblico ministero, l'aggressore è poi sceso al piano di sotto e ha accoltellato il direttore dell'hotel "una o più volte". Poi è uscito in strada e ha accoltellato alla schiena il figlio del direttore. Entrambi sono stati trasportati in ospedale in condizioni di relativa emergenza. "Ha proseguito il suo piano recandosi in un bar lì vicino, dove ha cercato di accoltellare il gestore e il direttore", ha spiegato Bessone. "Spinto alla fuga dai clienti, è poi finito su Cours Belsunce, e lì di nuovo ha cercato di colpire. Due persone sono rimaste ferite al volto con colpi di un manganello che l'uomo ha utilizzato". Una pattuglia della polizia si è infine imbattuta nell'individuo e, dopo aver chiesto all'aggressore di deporre le armi, lo ha neutralizzato poco prima delle 15,30. Il presunto autore degli accoltellamenti, scrive le Parisien, è noto all'intelligence locale per aver rilasciato in passato dichiarazioni antisemite. La Procura nazionale Antiterrorismo non è ancora stata informata, poiché il suo atto omicida "potrebbe essere simile a quello di un individuo squilibrato", secondo una fonte vicina alle indagini.
(Adnkronos) - "Il dazio 15% è tanto, però se consideriamo che comunque una bottiglia di prosecco va allo scaffale negli Usa sui 15 dollari non credo che gli americani siano disposti a rinunciare al prosecco per pochi dollari in più. Quello che ha fatto più male in questi mesi è stata l'incertezza". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giovanni Martellozzo, chief financial officer di Bellussi, tra le aziende che rappresentano l'eccellenza dei prosecchi e spumanti italiani, oltre che produttori di Brunello di Montalcino con Belpoggio, commenta il no all'esenzione di vini e superalcolici Ue dai dazi al 15% sul mercato Usa. E Martellozzo, che insieme alle sorelle rappresenta la quarta generazione di imprenditori vitivinicoli che producono prosecco e anche Brunello di Montalcino con l'altra azienda di famiglia Belpoggio, ricorda che i dazi hanno scatenato "terrore" per mesi sui mercati. "Bellussi è un'azienda per lo più 'domestica' -sottolinea- il 65-70% del fatturato è in Italia, il 30% invece all'estero. E il primo mercato per noi fuori dall'Italia sono gli Stati Uniti. Bellussi, che fa anche da hub logistico per Belpoggio, produce prosecco e spumanti, mentre con Belpoggio a Montalcino facciamo il Brunello", ribadisce. I numeri delle realtà produttive del Gruppo sono rilevanti. "Con Bellussi produciamo 2 milioni di bottiglie in totale, e prevalentemente il nostro primo prodotto è il Prosecco Docg di Valdobbiadene. Poi facciamo anche altri spumanti, per un catalogo di 25 prodotti. Il Brunello invece è una realtà a sè stante, è un'azienda piccolina, 5 ettari e facciamo sulle 30 mila bottiglie in totale. Ma è solitamente un ottimo biglietto da visita all'estero. Noi infatti molto spesso entriamo nei mercati con il Brunello e poi magari dopo, quando conquistiamo il cliente, l'importatore, gli diamo anche il prosecco", spiega. I viticoltori italiani hanno sperato fino alla fine in un'esenzione. "Naturalmente abbiamo sperato che ci fosse un'esenzione per il vino ma almeno ora abbiamo finalmente una certezza e sulla base di questa si può impostare una strategia tra noi produttori, l'importatore e il rivenditore finale e si va avanti. Invece finora l'incertezza ha portato solo danni", sottolinea. Secondo Martellozzo "i dazi hanno creato 'terrore' non solo nei rapporti economici con gli Stati Uniti ma anche sugli altri mercati, 'rompendo' gli equilibri dei tassi di cambio. Ad esempio il dollaro australiano ha perso sull'euro quindi l'importatore australiano ci ha detto 'aspettiamo un attimo a ordinare perché ci rimettiamo' perché il dollaro australiano è sceso e quindi avrebbe dovuto pagare di più. Ed è un po' il clima in giro per i mercati in tutto il mondo", sottolinea. E per il vino non è un periodo semplice. "Il mercato del vino in questo momento sta affrontando un periodo di crisi, perché i consumi sono diminuiti per il cambiamento dello stile di vita. I giovani sempre più non bevono e non apprezzano il vino. Basti pensare che abbiamo in giacenza in totale in tutta Italia qualcosa come un'intera vendemmia di vino. E quindi a mio parere il Governo e l'Unione Europea dovrebbero cercare di promuovere la cultura del consumo del vino, non demonizzarla. Invece si sta portando avanti un po' il concetto che il vino fa male e questa tendenza ha messo in crisi il settore", conclude Martellozzo.
(Adnkronos) - “Iren è una società all'avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità, molto radicata sul territorio. Il ritorno in Italia con il suo programma Emtn di 5 miliardi ci inorgoglisce. Si inserisce all'interno della nostra iniziativa di rimpatrio degli emittenti obbligazionari su borsa italiana”. A dirlo Maurizio Pastore, responsabile della quotazione debito e fondi per il gruppo Euronext, in occasione della ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren. È stata l’occasione per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Il mercato obbligazionario è in crescita - prosegue Pastore - c'è molta domanda da parte degli investitori e un'offerta importante anche di emittenti. Su questa base abbiamo insistito per rimettere Borsa Italiana e il mercato del capital market italiano al centro dell'attenzione”. I risultati non si sono fatti attendere: “Da novembre 2024 ad oggi, sono tornati 15 emittenti con programmi da circa 120 miliardi di cui già 9 emessi. Pertanto è importante rivitalizzare questo settore dove eravamo già forti” conclude.