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(Adnkronos) - “La leucemia mieloide acuta (lma) è una malattia che si scompone, dal punto di vista genetico, in sottovarietà di malattie differenti che si caratterizzano per la presenza di mutazioni acquisite. Le mutazioni possibili sono tantissime, alcune più frequenti delle altre. La mutazione Flt3-Itd è presente in circa il 25-30% dei casi di lma e dà luogo a forme proliferative di malattia, dunque in genere si accompagna ad un elevato numero di globuli bianchi”. Lo afferma Roberto Cairoli, direttore della Struttura complessa di Ematologia dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Ca’ Granda di Milano, intervenendo al media briefing organizzato a Milano in occasione del recente via libera di Aifa alla rimborsabilità di una nuova opzione terapeutica per la leucemia mieloide acuta (lma) Flt3-Itd positiva di nuova diagnosi. Si tratta di quizartinib, il primo farmaco lanciato in Italia da Daiichi Sankyo in ematologia che, come dimostrato dai risultati dello studio QuANTUM-First, pubblicato su The Lancet, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale quando aggiunto alla chemioterapia standard ad alte dosi, con o senza trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche di consolidamento, seguita da monoterapia di mantenimento fino a circa 3 anni. “I pazienti Flt3-Itd positivi mostrano una buona tendenza a andare in remissione completa, ma una spiccata tendenza a ricadere e - precisa - quando si ricade dopo il primo ciclo di chemioterapia, la prognosi è particolarmente infausta”. “La leucemia mieloide acuta (lma) è una malattia maligna del midollo osseo emopoietico che, se non trattata, porta alla morte. La patologia oncoematologica registra il suo picco di incidenza nella popolazione con 68 anni d’età ed è la forma più frequente di leucemia negli adulti. Nel 2017 in Europa si sono registrati 20 mila nuove diagnosi e 18 mila decessi - spiega Cairoli - Il midollo osseo emopoietico è l'officina dove si producono tutte le cellule del sangue, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Quando il midollo osseo non funziona più, perché alterato dalla presenza delle cellule leucemiche, il numero dei globuli rossi diminuisce e si porta dietro il sintomo della anemia. I principali segnali dell’anemia sono il grande senso di affaticamento, la fatica intensa dopo sforzi lievi, il pallore della cute e delle mucose e meccanismi compensatori come l’aumento della frequenza respiratoria e la dispnea. La diminuzione del numero dei globuli bianchi invece porta ad una maggiore suscettibilità alle infezioni o a infezioni che intercorrono ma non guariscono. L'ultimo segno è quello che deriva dalla mancanza delle piastrine, ossia la tendenza ad avere le emorragie, che si può manifestare con gengive che sanguinano quando si lavano i denti, epistassi, macchie sulla pelle in assenza di precedente traumi, come le ecchimosi, macchie piatte, oppure ematomi, macchia in rilievo, oppure mestruazioni che non si arrestano mai”. “Questo corteo di sintomi viene intercettato dal curante, che prescrive al paziente degli esami, tra cui l’emocromo. I risultati di quest’ultimo in presenza di leucemia mieloide acuta sono sempre gravemente alterati - aggiunge - Ci sono alterazioni del numero dei globuli bianchi, di quello dei globuli rossi e dell'emoglobina, così come del numero di piastrine. Il paziente viene quindi rinviato all'attenzione di uno specialista il quale, di solito, dall’osservazione del sangue rileva la presenza di cellule leucemiche e da quella del midollo, vede un quadro morfologicamente distante da quello normale. Insieme all’esame del midollo, si fanno anche quelli di citogenetica e genetica molecolare, che servono per caratterizzare al meglio la forma di leucemia, che in questo caso è una leucemia mieloide acuta”.
(Adnkronos) - Creare nuove opportunità di collaborazione, alimentare lo scambio di esperienze e idee da trasformare in progetti d’innovazione concreti, offrire occasioni di matching tra imprese e giovani talenti del territorio. Questi gli obiettivi di Open Smact, la nuova piattaforma collaborativa di riferimento per l’open innovation a Nordest, realizzata da Smact competence center e sviluppata in collaborazione con Noonic, agenzia di consulenza e digital factory innovativa di Padova. Open Smact riunisce per la prima volta in un unico spazio virtuale tutti gli attori dell’innovazione del Triveneto e li mette in relazione con il mondo accademico e con i giovani. La piattaforma nasce per connettere i partner dell’ecosistema di Smact, ma è aperta al pubblico e si propone come una vera e propria piazza digitale, dove imprese, ricercatori e studenti possono incontrarsi, dialogare e crescere insieme. "Il lancio di Open Smact - commenta Matteo Faggin, direttore generale di Smact - segna una tappa fondamentale per il nostro competence center. Questa piattaforma collaborativa è frutto di un intenso lavoro di co-creazione che ha coinvolto direttamente i nostri partner, integrando attivamente i loro feedback durante l’iter di sviluppo, per assicurare la massima aderenza alle aspettative di chi la utilizzerà quotidianamente. Per le imprese, Open Smact è un asset che facilita l'accesso a competenze di eccellenza e promuove la condivisione di esperienze e best practices, innescando nuove collaborazioni. Per i giovani talenti, è uno strumento che favorisce il networking e la crescita professionale, un trampolino di lancio per carriere nell'ambito dell'innovazione digitale. E' la sintesi tangibile del nostro impegno a tessere una rete sempre più forte e interconnessa, dove lo scambio di idee genera opportunità concrete per una crescita condivisa". Le aziende partner hanno a disposizione una vetrina digitale per raccontare i propri progetti, promuovere eventi, pubblicare posizioni aperte e connettersi con ricercatori e professionisti. La piattaforma è suddivisa in diverse sezioni facilmente accessibili. Nella sezione dedicata all’ecosistema trovano spazio le schede degli oltre 100 partner dello Smact innovation ecosystem, tra cui università, centri di ricerca e imprese innovative, complete di informazioni, notizie e posizioni aperte. Un network di competenze, know-how, soluzioni tecnologiche e best practice verticali nei campi dell'innovazione e della digitalizzazione. Un ruolo centrale è affidato all’Open wall, repository che raccoglie bandi, call for interest, call for startup e hackathon, diventando così un punto di riferimento per chi cerca nuove opportunità di finanziamento, coprogettazione e collaborazione. Per studenti e neolaureati, Open Smact rappresenta un trampolino verso il mondo dell’innovazione. Il Talent Wall è una vera e propria bacheca digitale che raccoglie offerte di lavoro, tirocini e tesi, facilmente filtrabili per ambito disciplinare e tipologia di contratto; le posizioni provengono da aziende innovative e includono informazioni dettagliate su benefit, cultura aziendale e fascia retributiva. Mentre la Digital agorà è il forum che consente di confrontarsi su temi verticali, condividere idee e dialogare direttamente con le imprese attraverso post e commenti. Ogni utente dispone di un profilo personale, arricchibile con competenze, obiettivi e interessi, che diventa un biglietto da visita digitale per farsi conoscere e intercettare le opportunità raccolte dalla piattaforma. La piattaforma ospita inoltre i progetti di innovazione, repository ufficiale dei casi d’uso tecnologici e delle storie di successo sviluppate dai partner, in particolare gli oltre 60 progetti sviluppati grazie ai bandi Iriss promossi e cofinanziati da Smact - un distillato di esperienze e know-how a disposizione di manager ed imprenditori che vogliono intraprendere un percorso di innovazione. Mentre la sezione eventi raccoglie tutti gli appuntamenti organizzati da Smact o quelli in co-branding con le aziende dell’ecosistema, conferenze, fiere, webinar, corsi di formazione e molto altro ancora. Il blog News & views infine offre articoli, editoriali e contributi di docenti, ricercatori e imprese, con rubriche dedicate ai trend tecnologici e alle opportunità per le aziende. L’esperienza è resa ancora più coinvolgente da un sistema di gamification e rewarding che premia la partecipazione degli utenti con merchandising, sconti esclusivi e accesso ad eventi legati al mondo dell’innovazione, oltre ad una sezione dedicata a sondaggi utili anche per ricerche di mercato e ad un catalogo dei servizi dei partner, che renderà ancora più semplice individuare competenze e soluzioni all’interno dell’ecosistema. Smact è uno degli 8 centri di competenza industria 4.0 nati in Italia su impulso del ministero dello Sviluppo Economico. E' una partnership pubblico-privata che mette a sistema le competenze in ambito 4.0-5.0 della ricerca, dei provider di tecnologie e delle imprese early adopter. Smact nasce nel Triveneto raggruppando stakeholder con capacità ed esperienza nella digital transformation, per permettere all’intero sistema produttivo e sociale di affrontare il futuro e creare valore.
(Adnkronos) - “La collaborazione tra pubblico e privato è la migliore via per avvicinare il mondo del lavoro delle aziende con quello dei Comuni e delle comunità locali”. Lo ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente della Fondazione Sodalitas e business advisor di Pirelli, in un messaggio inviato alla cerimonia di premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni Sostenibili e Agenda 2030, svoltasi oggi a Bologna nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Anci. “Cresco Award giunge al suo decimo anno, che coincide con il trentesimo anniversario della nostra Fondazione – ha ricordato Pirelli – nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale d’impresa sui territori.” Nel bilancio dei dieci anni del progetto, Pirelli ha sottolineato come “siano stati 900 i Comuni coinvolti e 1.300 i progetti realizzati”. E ha aggiunto: “I veri cambiamenti avvengono se fanno parte della cultura e diventano quotidianità, nel modo di affrontare con responsabilità la vita della propria comunità.” Tra i temi centrali emersi anche in questa edizione, il presidente Sodalitas ha citato “la mobilità sostenibile, la gestione efficiente delle risorse, l’inclusione sociale, il benessere e la riqualificazione dei territori, per valorizzare il patrimonio culturale e renderlo ancora vivibile e attrattivo per il futuro”. “Nel fondersi – ha concluso – il sapere aziendale con la tradizione e la cultura locale possono generare meravigliosi risultati, capaci di far vivere e crescere i nostri territori nel segno della sostenibilità.”