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(Adnkronos) - Piazza Salimbeni si è presa Piazzetta Cuccia: Mps ha conquistato il controllo di diritto su Mediobanca, con un numero di adesioni pari al 62,29% del capitale, superando la soglia del 50%. Non è più solo primo azionista, è dominus: adesso non resta che attendere, con la riapertura del periodo di offerta previsto tra il 16 e il 22 settembre questa percentuale potrebbe salire ulteriormente e magari raggiungere quel 66,7%, numero da cerchiare in rosso perché permetterebbe di procedere alla fusione attraverso un'assemblea straordinaria. "Con questa operazione si dà vita a una nuova forza competitiva tra leader nel settore bancario italiano, con un'ampia e diversificata gamma di prodotti e servizi a beneficio delle famiglie, delle imprese e dei territori", commenta in una nota Mps. Dopo venti anni sta per volgere al termine l'era di Alberto Nagel, il capitano di Piazzetta Cuccia. Secondo il Financial Times l'intero consiglio di amministrazione di Mediobanca ha intenzione di dimettersi durante una riunione in calendario il prossimo 18 settembre, anche se l'addio verrebbe formalizzato solo dopo la designazione del nuovo management. Ma a quanto apprende Adnkronos da voci raccolte in ambienti finanziari lo scenario potrebbe evolvere rapidamente, questione di giorni: con dimissioni magari formalizzate già dopo la fine del periodo di riapertura. Si tratta di ipotesi, per ora lo scenario è mutevole. Quello che è certo è che il Monte dovrà mettere a punto la nuova governance e già ci si chiedono due cose: chi sarà il nuovo numero uno e cosa cambierà. "E' sicuramente la fine di in epoca ma, a costo di essere un po’ controcorrente, non mi aspetto degli sconvolgimenti clamorosi", spiega all'Adnkronos Michele Calcaterra, professore di Finance Corporate all'Università Bocconi. "La governance è ovviamente un “mondo nuovo” ma il posizionamento industriale della nuova entità mi aspetto che sia una somma efficiente di quanto erano i gruppi di provenienza", sottolinea. "Quindi non una razionalizzazione tipica di quelle che avvengono nei processi di concentrazione industriale ma piuttosto un posizionamento più efficiente lungo tutta la filiera dei servizi finanziari, da quelli tipici delle banche commerciali fino a quelli più propriamente riferiti all’invesent banking". (di Andrea Persili)
(Adnkronos) - Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager, è da sempre impegnato nella ricerca sui temi della cultura manageriale d’impresa, e nella promozione dello sviluppo sostenibile e inclusivo, anche per favorire la crescita di nuove generazioni di manager. Nell’ambito di questo impegno, ha istituito il Premio Giuseppe Taliercio, con l’obiettivo di promuovere tra i giovani il ricordo della figura e dei valori del manager a cui la Fondazione è intitolata, e per sostenere la ricerca sulle grandi trasformazioni che interesseranno l’economia e l’imprenditorialità. Il Premio, giunto quest’anno alla quinta edizione, prevede l’assegnazione di tre premi (ciascuno del valore di 3 mila euro) per tesi di laurea magistrale sul ruolo del management e della formazione manageriale e si rivolge a laureati di età inferiore o uguale a 29 anni che abbiano discusso, tra il 02.10.2024 e il 31/10/2025, presso qualsiasi ateneo italiano, una tesi per il conseguimento di una Laurea magistrale, con una votazione non inferiore a 105/110. Il titolo dovrà essere conseguito, entro la data di presentazione delle candidature, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: economia, sociologia, giurisprudenza, scienze politiche, psicologia, scienze della formazione, ingegneria, statistica, marketing, comunicazione. “Il Premio conferma l’impegno del Fondo nel promuovere la cultura manageriale d’impresa come elemento imprescindibile di crescita per il Paese, trasmettendo, al tempo stesso, l’eredità di Giuseppe Taliercio alle nuove generazioni di manager –spiega il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - a conferma di quanto sia importante, per il nostro Paese, investire in competenze per avere dirigenti competenti, responsabili e capaci di innovare”. Le tesi dovranno avere per oggetto le competenze manageriali e il ruolo del management in una o più delle seguenti macroaree tematiche relative alla gestione d’impresa, per le quali si indicano, a titolo esemplificativo, alcune possibili declinazioni di contenuto.Innovazione e transizione digitale: transizione digitale: management e gestione delle tecnologie emergenti (ia, iot, blockchain, ...); applicazione dei principi di gestione agile e lean nelle aziende; gestione dati e sicurezza: big data e analisi dei dati, cybersecurity. Leadership, cambiamento e governance: leadership in tempi di crisi e strategie di resilienza organizzativa; gestione del cambiamento; governance ed etica: buone pratiche di governance; trasparenza e accountability. Sostenibilità, benessere organizzativo e hr: sostenibilità ambientale, sociale ed economica e csr: modelli di business responsabile; esg e reportistica non finanziaria; benessere organizzativo, strategie e approcci; smart working e lavoro agile; d&i, strategie e buone pratiche; formazione manageriale e hr, nuove tecniche formative e knowledge management, talent attraction e retention. Finanza, marketing e comunicazione: gestione finanziaria e rapporti con gli intermediari finanziari, fintech e finanza sostenibile, fusioni e acquisizioni per le pmi, normative internazionali, export e dogane; marketing digitale e omnicanale, social e new media, brand management e reputazione aziendale. Sarà possibile candidarsi da oggi 3 settembre al 31 ottobre 2025 seguendo le informazioni sulle modalità di partecipazione indicate nel Regolamento. Gli esiti della selezione, con l'individuazione dei vincitori e l'assegnazione dei premi, verranno pubblicati sul sito www.fondirigenti.it entro il mese di dicembre 2025. Tutte le informazioni sul Premio sono a disposizione nella pagina dedicata sul sito di Fondirigenti.
(Adnkronos) - La Conferenza Unificata ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile. “Con grande soddisfazione - ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto - prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all’Italia l’opportunità di sviluppare un’energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione. Una strada di futuro su cui oggi facciamo un altro passo avanti”. "L’intesa raggiunta oggi in Conferenza Unificata sul disegno di legge delega per il nucleare sostenibile rappresenta un passaggio decisivo verso una strategia energetica moderna, sicura e a basse emissioni. È il risultato di un confronto costruttivo con Regioni, Province e Comuni, che hanno dimostrato responsabilità e visione condivisa. Il nucleare di nuova generazione potrà affiancare le fonti rinnovabili, garantendo stabilità e competitività al sistema produttivo. Avanti ora con il confronto parlamentare”, dichiara il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava. Il provvedimento punta a definire un quadro normativo organico sull’intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione. Il governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l’esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito.