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(Adnkronos) - Dopo il pari contro il Cagliari, il Milan torna in campo oggi, martedì 14 gennaio, e affronta il Como nel recupero del 19° turno di campionato. Al Sinigaglia, la squadra di Conceicao cerca i tre punti per rialzare una classifica complicata in Serie A (il Diavolo è ottavo, con 28 punti), mentre gli uomini di Fabregas sono chiamati a dare continuità al buon pareggio contro la Lazio. Per la gara in programma oggi alle 18, Conceicao recupera Emerson Royal dopo la squalifica. Abraham dovrebbe poi far rifiatare Morata, mentre il grande dubbio è in difesa con il ballottaggio Gabbia-Tomori. Per quanto riguarda i padroni di casa, Fabregas recupera Nico Paz, che però resta in dubbio per la formazione titolare. L'attesa è tutta per Cutrone, il grande ex di giornata. Ecco le probabili formazioni: Como (4-2-3-1): Butez; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Engelhardt, Da Cunha; Strefezza, Diao, Fadera; Cutrone. All. Fabregas. Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Thiaw, Theo Hernandez; Fofana, Bennacer; Pulisic, Reijnders, Leao; Abraham. All. Conceiçao. Como-Milan sarà visibile in diretta su Dazn, ma anche su Sky. In questo caso, per gli abbonati sarà possibile anche la visione sull'app Sky Go.
(Adnkronos) - “Il panorama imprenditoriale italiano sta vivendo una trasformazione significativa, con sempre più aziende che investono in sostenibilità e responsabilità sociale. Nel quinquennio 2018-2022, più di 1 azienda su 3 ha effettuato eco-investimenti. Il sistema imprenditoriale italiano deve costruire aziende che non siano solo leader di mercato, ma anche leader di cambiamento, capaci di ispirare la nuova generazione di imprenditori a intraprendere un percorso simile”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia è Matteo De Fusto, amministratore delegato di Lartotecnica, azienda veronese nel settore degli ausili sanitari, che promuove una visione di imprenditoria etica, sostenibile e innovativa. “Essere un’azienda etica - sottolinea De Fusto - significa mettere le persone e il pianeta al centro di ogni decisione. Non si tratta solo di rispettare normative o adottare pratiche ecologiche, ma di costruire una cultura aziendale che valorizzi il bene comune. Secondo i dati, già nel 2021, le aziende in Italia hanno destinato circa 2,16 miliardi di euro a progetti legati alla responsabilità sociale d'impres e alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance, segnando un aumento del 22% rispetto al 2019. Le imprese devono impegnarsi a migliorare la qualità della vita, promuovere l’inclusività e contribuire al benessere globale”. Lartotecnica ha adottato iniziative significative che riflettono questo approccio, tra cui progetti umanitari in Venezuela e Ucraina, dove ha donato ausili sanitari e sostenuto il dialogo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Un’impresa non vive in una bolla; ogni nostro successo è il risultato di un sistema di relazioni, e per questo abbiamo il dovere di restituire alla comunità, contribuendo a risolvere problemi reali. Un’azienda deve creare valore, non solo per i propri clienti, ma anche per la comunità in cui opera. Ogni progetto che realizziamo, ogni scelta che prendiamo, deve riflettere il nostro impegno verso un futuro migliore”, aggiunge De Fusto. La crescita di Lartotecnica è stata in linea con questi valori, con un fatturato previsto di 5 milioni di euro per il 2024, rispetto ai 2,8 milioni del 2019. “Unire innovazione, etica e sostenibilità è la sfida più grande, ma è ciò che permetterà alle aziende italiane di essere leader non solo di mercato, ma anche di cambiamento. E' necessario nel 2025 far coesistere innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e impegno sociale”, conclude De Fusto. Il supporto pubblico attraverso incentivi come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo e i fondi europei per la transizione ecologica sta favorendo sempre più le imprese che investono in Csr e sostenibilità, dimostrando che il futuro imprenditoriale italiano è legato alla responsabilità sociale e alla protezione dell’ambiente.
(Adnkronos) - Lavorare sulla transizione dagli ioni di litio a quelli di sodio per risparmiare e ridurre la dipendenza dai paesi in cui si estraggono e vengono lavorate le terre rare. È questa la sfida in cui si sono cimentati gli esperti del Canepa Lab e quelli del CNRS, in Francia, ottenendo buoni risultati. In tal senso, giocherebbero un ruolo chiave il fosfato di sodio e vanadio, che nei test di laboratorio hanno fatto registrare delle performance molto interessanti. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su “Nature Materials”.