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(Adnkronos) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, universalmente noto come Abu Mazen. Nel corso del colloquio, si legge in una nota, Meloni "ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese". La premier "ha inoltre valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile -attraverso l’iniziativa 'Food for Gaza', le evacuazioni mediche e il 'corridoio universitario'- sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese". In conclusione d'incontro, conclude la nota, ''nel reiterare la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, è stato confermato che il governo italiano, anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare". Mahmoud Abbas ha incontrato oggi anche il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Occorre procedere con grande concretezza per gli aiuti umanitari e la ricostruzione di Gaza e verso la creazione di due Stati nella regione" ha detto Mattarella all'incontro in cui era presente il sottosegretario di Stato agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale, Giorgio Silli. "Questi obiettivi passano attraverso il disarmo di Hamas e il forte coinvolgimento dei Paesi arabi". "Bisogna fare presto - ha aggiunto - per evitare che chi non vuole la pace, in entrambi gli schieramenti, possa riorganizzarsi. È indispensabile assecondare il piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti". L'Autorità nazionale palestinese è impegnata per la pace, la fine delle violenze e la convivenza pacifica con Israele, ha ribadito dal canto suo Abbas durante l'incontro.
(Adnkronos) - "Il titolo che avete scelto per questa giornata, 'Traiettorie sul territorio', rappresenta in modo efficace il senso del percorso che stiamo compiendo". Così il senatore Roberto Rosso intervenuto oggi nell’ambito del convegno di Modena 'Traiettorie urbane e territoriali-rigenerazione urbana', organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri su iniziativa di Irene Sassetti (consigliera tesoriere del Consiglio nazionale degli ingegneri con delega all’urbanistica) e coorganizzato dall'Ordine degli ingegneri di Modena. Al centro della giornata il dibattito sul ddl rigenerazione urbana di cui Rosso è relatore. "Occorre costruire traiettorie comuni - ha proseguito Rosso - per la rigenerazione urbana, tracciate insieme da istituzioni, professionisti e comunità locali. In questo cammino il ruolo degli ingegneri è centrale. La loro capacità di leggere la complessità dei territori e di trasformare le idee in soluzioni concrete è ciò che consente di passare dai principi ai fatti. La rigenerazione urbana nasce dall'incontro tra visione e competenza tecnica e il contributo degli ingegneri è essenziale per tradurre gli obiettivi in risultati tangibili". "Il nuovo disegno di legge quadro sulla rigenerazione urbana - ha spiegato - rappresenta un passaggio decisivo nella definizione delle politiche nazionali per la trasformazione delle città italiane. E' un testo che nasce dall'unificazione di otto disegni di legge, di maggioranza e di opposizione, e che segna il superamento degli interventi frammentati a favore di una riforma organica della pianificazione urbana. Una riforma che guarda alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza sismica, alla qualità dell'abitare e alla riduzione del consumo del suolo, obiettivo che per noi è irrinunciabile in una politica moderna e responsabile. Fermare il consumo di suolo non significa bloccare lo sviluppo, ma orientarlo in modo intelligente, privilegiando la riqualificazione dell'esistente, il riuso delle aree dismesse e la rigenerazione dei quartieri in difficoltà. Insomma, rigenerare vuol dire restituire vita a ciò che abbiamo già costruito, rendendo tutto più sicuro, efficiente e sostenibile". “E la sfida di una crescita - ha puntualizzato il senatore Rosso - che non consuma territorio, ma invece lo valorizza, migliorando al tempo stesso la sicurezza e la vivibilità delle nostre città, comprese le zone più periferiche, che, come sappiamo, spesso sono esposte al degrado e ai problemi di ordine pubblico. Rigenerare quindi significa anche ricucire il tessuto urbano e sociale, rendendo le comunità più coese e i quartieri più sicuri". "Un altro pilastro del provvedimento - ha aggiunto - è la semplificazione. Abbiamo lavorato per costruire un impianto normativo solido e concreto, ma anche chiaro e di immediata applicazione. Una legge è efficace solo se chi la utilizza può comprendere e applicarla senza incertezze. Semplificare significa ridurre le sovrapposizioni, eliminare le interpretazioni contrastanti e unificare procedure oggi frammentate tra i diversi livelli amministrativi. “L'obiettivo - ha chiarito - è offrire ai comuni, professionisti e imprese un quadro normativo certo, trasparente e in grado di accelerare gli interventi e liberare le energie. La rigenerazione deve diventare una prassi ordinaria, non un'eccezione, un processo lineare, accessibile e veloce per tutti i territori. Il lavoro che stiamo facendo nel Senato si è fondato sull'ascolto e sul confronto costante con le categorie professionali". "Tra queste - ha ricordato - il contributo degli ingegneri è stato decisivo per rendere il testo più aderente alle esigenze reali del Paese e più vicino al linguaggio operativo di chi ogni giorno trasforma le norme in progetti e opere concrete. Tra i punti cardini della riforma figurano premialità per la demoricostruzione, incentivi fiscali, delocalizzazioni per edifici situati in area a rischio idrogeologico e l'istituzione di un fondo nazionale da 3,4 miliardi di euro in dieci anni per sostenere gli interventi di rigenerazione urbana. Un'altra innovazione importante riguarda la governance multilivello, perché rigenerare una grande città o un piccolo borgo non può significare la stessa cosa". "Una visione - ha affermato - che non riguarda soltanto l'edilizia o l'urbanistica ma la dimensione sociale delle città. Un modello che accorcia le distanze umane, restituisce tempo alle famiglie, offre sicurezza agli anziani e opportunità ai giovani. Una città che non divide ma unisce, dove la prossimità diventa valore e la rigenerazione si traduce in coesione, bellezza e benessere diffuso". "Sono convinto - ha ribadito - che questa legge possa aprire una stagione nuova fondata su collaborazione, responsabilità e concretezza e che incontri come quelli di oggi, che mettono a confronto istituzioni, tecnici e amministratori, testimonino la volontà comune di costruire insieme una visione condivisa del futuro urbano".
(Adnkronos) - La quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, a Ecomondo 2025, si è focalizzata sulle iniziative per l’energia pulita e sostenibile nel continente africano nell’ambito del Piano Mattei e dal programma 'Mission 300'. Dopo i saluti iniziali di Fabio Fava, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, e con la moderazione di Silvia D’Ovidio di Res4Africa, il Forum ha visto gli interventi di Fabio Massimo Ballerini, direttore Struttura di Missione per l'attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Fabrizio Lobasso (Maeci) e di Giulia Pinna (Mase). Subito dopo, Robin Hendrix del Gruppo della Banca Mondiale e Davinah Milenge Uwella della Banca Africana di Sviluppo hanno fornito una panoramica sull’impatto del Piano Mattei e della 'Mission 300'. Nella successiva tavola rotonda, esponenti di Confindustria Assafrica Mediterraneo, Res4Africa, Cdp, Sace, Simest e Banca Europea degli investimenti hanno dialogato sulle opportunità per promuovere partnership e investimenti verdi in Africa. Ha chiuso l’evento un’ultima sessione, moderata da Angela Giordano di Confindustria Assafrica Mediterraneo, che ha messo in risalto le best practices delle imprese che operano in Africa nel campo 'green and technology'.