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(Adnkronos) - Dichiarazioni "irresponsabili", dice la Cina. "La questione cinese è seria", afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale "oltre 150 cittadini cinesi sono stati coinvolti dalla Russia nel conflitto contro l'Ucraina". Il Cremlino dice che Zelensky "sbaglia" nel lasciar intendere che la Russia abbia trascinato la Cina nel conflitto in Ucraina. Nel mezzo della guerra dei dazi con gli Stati Uniti, la Repubblica Popolare è sotto i riflettori anche sul 'fronte ucraino'. L'Independent ragiona su tre possibili spiegazioni: si tratta semplicemente di uomini che fuggono dalla Cina o l'intelligence militare cinese usa i mercenari per raccogliere informazioni sul campo di battaglia, su tattiche e sistemi d'arma o la Repubblica Popolare prepara un intervento nel conflitto. La Cina cerca di presentarsi come parte neutrale, respinge ogni accusa di coinvolgimento nella guerra in Ucraina, ma di fatto dal febbraio di tre anni fa - quando è iniziata l'invasione russa su vasta scala - ha fornito sostegno a livello diplomatico ed economico alla Russia e ha rafforzato la cooperazione con Mosca. E' "senza limiti" la partnership dichiarata tra il leader cinese Xi Jinping e il russo Vladimir Putin. E il gigante asiatico, continua a sottolineare il New York Times, acquista grandi quantità di petrolio russo e a fornire alla Russia tecnologie che possono essere usate sul campo di battaglia, come i droni. Sul 'fronte ucraino' per la Cina tutto è iniziato con l'annuncio da Kiev della cattura di due cittadini cinesi. Pechino ha subito risposto parlando di notizie "infondate". Secondo le informazioni diffuse nelle scorse ore dal Presidente ucraino, Kiev ha "dati precisi su oltre 150 cittadini cinesi che sono stati coinvolti dalla Russia nella guerra in Ucraina" e "sappiamo che il numero reale è più alto". La Cnn ha riferito di aver preso visione di un documento delle agenzie di sicurezza ucraine che non ha potuto verificare, ma che conterrebbe l'elenco di oltre 150 cittadini cinesi che hanno prestato servizio nelle Forze armate russe, con la maggior parte dei contratti datati 2024. Si cercherebbe di capire se le reclute prendano ordini da Pechino. Per la Cina, come ha detto ieri il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, Kiev "dovrebbe valutare correttamente gli sforzi della Cina e il ruolo costruttivo nel cercare una soluzione politica per la crisi ucraina". In oltre tre anni di conflitto, sia la Russia che l'Ucraina hanno 'schierato' combattenti stranieri, per lo più volontari o mercenari. La Russia in particolare avrebbe fatto affidamento, e continuerebbe a farlo, su migliaia di soldati nordcoreani. Secondo Le Monde molti mercenari entrerebbero in Russia, di propria iniziativa, come turisti per poi presentarsi presso uffici di reclutamento e firmare contratti di un anno, rinnovabili. Da una ricerca su Douyin, versione cinese di TikTok, 'spuntavano' - secondo notizie di marzo del giornale francese - una quarantina di account di cinesi che sostengono di essersi uniti alle forze russe. Per Zelensky, "il coinvolgimento di cittadini cinesi in questa guerra sta certamente alimentando un problema più grande".
(Adnkronos) - "Non sono solo le notizie di questi giorni, sono ormai anni che viviamo con grande turbolenza. Noi operiamo nel settore dell'energia, e il 2022 è già stato un anno particolarmente complesso, dove forse abbiamo iniziato a vedere per la prima volta, nei tempi più recenti, una grande crisi ed è stato necessario reagire in maniera rapida, far fronte alla mancanza o la sensazione di mancanza del vettore energetico a un prezzo assolutamente fuori controllo. Ancora oggi c'è una grande volatilità. Come mi sento? Mi sento ottimista, perché senza l'ottimismo sei finito, non puoi certo pensare di guidare un'azienda di guidare i tuoi collaboratori verso un obiettivo e soprattutto la nave a superare una tempesta, quindi l'ottimismo ci deve essere sempre, che non vuol dire incoscienza, ma al contrario essere ben consci di quelli che sono i rischi e le problematiche ma avere anche quella visione che le cose si possono superare, cioè si può fare e si può in qualche modo andare oltre". Così Emanuela Trentin, ceo di Siram Veolia, intervenendo a Roma all'evento per gli 80 anni di Manageritalia.
(Adnkronos) - Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, rinnova il suo duraturo impegno e collaborazione con il mondo dell’arte sostenendo Lakapoliesis, la nuova mostra dell’artista internazionale Matteo Cibic in programma dal 26 marzo al 13 aprile 2025 presso la Fondazione Luigi Rovati, nell’ambito di Art Week e Design Week di Milano. (VIDEO) Le due opere monumentali in alluminio riciclato, Lakapoliesis Renovata e Lakapoliesis Vitalis, realizzate con il supporto di Cial, incarnano l’immortalità di questo materiale e la sua capacità di rinascita infinita. Sculture, queste, che introducono una narrazione mitologica futura, in cui il mondo vegetale assume un ruolo attivo e indipendente dall’uomo, ribaltando l’approccio antropocentrico che ha dominato la relazione tra esseri umani e natura. Da sempre impegnato nella promozione della cultura del riciclo, Cial considera l’arte un veicolo privilegiato per sensibilizzare il pubblico sull’economia circolare e sul valore dell’alluminio riciclato. Nel corso degli anni, il Consorzio ha sostenuto numerosi progetti artistici e culturali, dimostrando come la sostenibilità possa trasformarsi in espressione creativa e ispirazione per nuove narrazioni. Tra le iniziative più significative, Cial ha collaborato con Città dell’Arte Biella, per la realizzazione in più eventi dell’opera Il Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Pistoletto, e sempre con il Maestro Pistoletto, ha supportato diverse pubblicazioni d’arte focalizzate sul recupero e il riciclo dei materiali. Da segnalare anche la ventennale collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo di Rivoli (Torino), ente con il quale Cial organizza e realizza ogni anno diversi laboratori d’arte per ragazzi e famiglie. "Per Cial, supportare l’arte significa promuovere un messaggio chiaro: l’alluminio non è solo un materiale strategico per l’economia circolare, ma anche un incredibile strumento espressivo. Con Lakapoliesis, l’alluminio riciclato diventa protagonista di un racconto artistico innovativo, dimostrando che sostenibilità e creatività possono convivere in perfetta armonia", dichiara Stefano Stellini, direttore generale di Cial. "'Lakapoliesis Renovata' e 'Vitalis' introducono una narrazione mitologica futura. Rappresentano figure che incarnano l'immortalità e la capacità di rinascita dell’alluminio - commenta l’artista Matteo Cibic - l’alluminio è un materiale magico, si plasma facilmente, è leggero e molto resistente, i riflessi cangianti e le sue infinite vite ci accompagnano in memorie del passato e sogni del futuro”. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente presso il Padiglione d’arte e il giardino della Fondazione Luigi Rovati, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, natura e sostenibilità.