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(Adnkronos) - Serata finale della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e al Lido vengono assegnati i premi. Lungo applauso della platea, con standing ovation, per Giorgio Armani. Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile ne 'La Grazia' di Sorrentino. A Gianfranco Rosi il Premio Speciale della Giuria per 'Sotto le nuvole'. A trionfare è Jim Jarmusch, Leone d'Oro per ‘Mother Father Sister Brother’, Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria al film 'The Voice of Hind Rajab' della regista tunisina Kaouther Ben Hania. Si parte dalla sezione Orizzonti. La giuria presieduta da Julia Ducournau e composta da Yuri Ancarani, Fernando Enrique Juan Lima, Shannon Murphy e RaMell Ross ha assegnato a Giacomo Covi, protagonista del film 'Un anno di scuola' di Laura Samani, il premio per la migliore interpretazione maschile e a Benedetta Porcaroli, protagonista del film 'Il rapimento di Arabella' di Carolina Cavalli, il premio per la miglior interpretazione femminile. Nel ritirare il premio l'attrice ha voluto "dedicare questo premio con i miei colleghi che sono sulla Global Sumud Flotilla che ci ricordano che non è tutto finito e che c'è un motivo valido per alzarsi la mattina che si chiama umanità". "Vogliamo ricordare con grande affetto Giorgio Armani". Così Emanuela Fanelli, conduttrice della 82esima mostra del Cinema prima della consegna del premio degli spettatori 'Armani Beauty' che è stato assegnato a 'Calle Màlaga' di Maryam Touzani. Il pubblico ha dedicato allo stilista italiano una calorosa standing ovation. "Giorgio Armani è orgoglio italiano nel mondo, visione inconfondibile di eleganza e stile ma soprattutto era una persona gentile che ha capito subito l'importante connubio tra moda e cinema e da sempre vicino alla Mostra di Venezia", conclude Fanelli (VIDEO). Il Premio Marcello Mastroianni della 82ma Mostra di Venezia, dedicato a un giovane attore emergente, è stato assegnato a Luna Wedler, l'attrice svizzera 25enne, protagonista del film 'Silent Friend' della regista ungherese Ildikó Enyedi. Toni Servillo, protagonista del film 'La Grazia' di Paolo Sorrentino, si aggiudica la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile di Venezia 82. Lo ha deciso la giuria del concorso principale della Mostra di Venezia, presieduta da Alexander Payne e composta da Stéphane Brizé, Maura Delpero, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Fernanda Torres e Zhao Tao. "A nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova in questo momento, sento tutta la mia ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio e raggiungere la Palestina per portare un segno di umanità in una terra dove la dignità umana è vilipesa". Queste le parole dell'attore nell'accettare la Coppa Volpi (VIDEO). E' andata quindi all'attrice cinese Xin Zhilei, protagonista del film 'Ri Gua Zhong Tian' ('Il sole sorge per tutti') del regista cinese Cai Shangjun la Coppa Volpi femminile. "Sono stata presa in giro per il mio sogno. Ora l'ho realizzato. Sono contenta di essere qui in rappresentanza del cinema cinese". Queste le parole dell'attrice. "Quando si uccidono i bambini si uccide il futuro di tutti noi". Così Nino D'Angelo, ospite a sorpresa della cerimonia di premiazione, dopo aver cantato il brano 'Odio e lacrime'. Un brano dedicato alla pace dove il cantante recita: "A ricchezza che sta int'a 'na terra/è de chi llà c'è nato/ e se vence o se perde 'na guerra/ è na cosa sbagliata" (VIDEO). E' andato quindi alla regista e sceneggiatrice francese Valérie Donzelli e allo sceneggiatore Gilles Marchand per il film 'À Pied D’Œuvre'' diretto dalla stessa Donzelli il premio per la migliore sceneggiatura di Venezia 82. 'Sotto le nuvole' di Gianfranco Rosi si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria di Venezia 82. "È straordinario essere qui con il mondo del cinema. Io considero il documentario 'cinema', ed è una sfida che porto avanti da tanti anni. La presenza di ben quindici documentari in questa Mostra è la testimonianza di come il documentario debba essere un avamposto, una forma di resistenza. Il nostro compito è guardare, filmare, raccontare e documentare anche le atrocità di questo mondo", le parole del regista dopo la premiazione. Va quindi al regista statunitense Benny Safdie, per il film 'The Smashing Machine', il Leone d'Argento per la migliore regia. Al film 'The Voice of Hind Rajab' della regista tunisina Kaouther Ben Hania è andato il Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria di Venezia 82. Ed è standing ovation per il film. Il pubblico in Sala Grande si è alzato in piedi per celebrare la pellicola che racconta la storia di una bambina palestinese. "Vorrei dedicare questo premio alla Mezzaluna palestinese e a coloro i quali rischiano di tutto per salvare le vite a Gaza, loro sono i veri eroi e la voce di Gaza. Stanno cercando di ascoltare le grida di tutte le persone alle quali nessuno dà una risposta. La voce di Hind Rajab continuerà a risuonare fino a quando qualcuno non si assumerà di quello che sta succedendo". Queste le parole della regista tunisina Kaouther ben Hania nell'accettare il premio. "Crediamo tutti nel potere del cinema - prosegue ben Hania - ed è quello che ci ha portati qui alla Mostra del Cinema di Venezia ed è quello che ci dà coraggio per raccontare storie che altrimenti rimarrebbero sepolte. Il cinema non riporterà indietro Hind e non può neanche oscurare le atrocità che sono state commesse, ma il cinema può conservare la sua voce e la sua storia, che è tragicamente anche quella di un intero popolo, che sta subendo un genocidio inflitto dal regime israeliano che agisce con impunità" La madre e il fratellino di Hind "si trovano ancora a Gaza e le loro vite sono ancora in pericolo così come quelle di tante madri, padri e bambini che ogni giorno si svegliano sotto lo stesso cielo pieno di bombardamenti e paura. La loro sopravvivenza non è carità, ma una questione di giustizia e di umanità. E il mondo questo glielo deve. Chiedo che queste atrocità finiscano, ne abbiamo abbastanza", conclude. "Non me l'aspettavo". Così Jim Jarmusch, che con il film ‘Mother Father Sister Brother’ ha conquistato il Leone d'Oro alla 82esima Mostra del cinema di Venezia. E aggiunge: "L'arte non deve necessariamente parlare di politica per essere politica". E il regista riflette sulla necessità di una maggiore empatia e sulle emozioni, fondamentali "per risolvere i problemi che stiamo affrontando", conclude. Il regista e sceneggiatore è salito sul palco per ritirare il Leone d'oro indossando la spilla con la scritta 'Enough' contro il conflitto israelo-palestinese per 'gridare' "quando è troppo è troppo". Spilla indossata anche dall'intero cast di 'The Voice of Hind Rajab' nel giorno dell'anteprima del film. Un simbolo per ribadire 'basta guerra'. "Non voglio sostegno dal governo israeliano, non voglio venga mostrato da loro", ha poi detto il regista. Che aggiunge: "La popolazione di Israele è meravigliosa, amo le persone che non sono a favore di Netanyahu". Il regista ribadisce, dunque, la sua posizione: "Non mi pace il totalitarismo perché il primo passo è dividerci ed è così che ci prendono in giro. Se c'è denaro da parte del governo israeliano allora il mio film non verrà distribuito". "Il conformismo cerca sempre di strumentalizzare la tragedia e lo fa al punto di sporcare con l'empietà della chiacchiera il martirio degli innocenti. Ma questa fabbrica, questa Mostra, reale come la vita, attraverso la selezione accurata del direttore Alberto Barbera, ci ha mostrato lo spirito degli abissi, ma anche quella speranza e il rifugio. Il mio cuore è fermo a quel fotogramma, a quella sequenza, nel momento in cui in 'The Voice of Hind Rajab' la soccorritrice porge il rifugio della preghiera alla bambina, il rifugio che conduce più lontano dalla paura". Così il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco chiude l'82esima Mostra del Cinema di Venezia. "L'appuntamento con l'83esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è per il 2 settembre 2026". Questo l'annuncio del presidente. “Questa guerra deve finire quanto prima, lo sappiamo. Non ha più senso continuare. È tempo di fermare questa deriva”. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, in un messaggio trasmesso al termine della cerimonia di premiazione della Mostra del Cinema. Un intervento breve ma potentissimo sulla tragedia nella Striscia di Gaza, che ha portato sul palco del Lido il peso di una terra lacerata e un invito radicale: ritrovare, attraverso la cultura, un linguaggio che non uccida ma apra alla possibilità della pace. Nel cuore di una delle manifestazioni artistiche più importanti del mondo, è risuonato l’eco di un dolore che non ha bandiere, ma volti. “Stiamo vivendo - ha detto Pizzaballa - un momento drammatico, difficile, divisivo”. E il riferimento è chiaro: il conflitto israelo-palestinese, che nella quotidianità della cronaca si traduce in immagini di morte e distruzione, ma che nella riflessione del patriarca di Gerusalemme affonda le radici nella corrosione del linguaggio, nella disumanizzazione dell’altro. “Siamo talmente pieni di dolore che sembra non esserci spazio per il dolore dell’altro”, ha detto. Un passaggio centrale del messaggio, forse il più forte, è quello in cui il cardinale Pizzaballa ha denunciato la violenza come conseguenza diretta di una lunga stagione di parole avvelenate: “La violenza che vediamo è anche il risultato di anni di linguaggio violento e de-umanizzante. Se tu de-umanizzi l’altro con le parole, poi il passaggio alla violenza fisica è solo questione di tempo”. Ma accanto alla diagnosi, arriva anche la proposta. Un compito che Pizzaballa affida proprio al mondo della cultura e dell’arte, a chi oggi ha in mano la possibilità di cambiare narrazione, di non lasciare la parola agli estremismi: “Abbiamo bisogno di nuove prospettive, nuove strade, nuove idee. Abbiamo lasciato la narrativa ai radicali: dobbiamo avere il coraggio di un linguaggio diverso, che apra orizzonti”. Un appello che a Venezia trova un terreno fertile, perché il cinema è da sempre anche strumento di coscienza, di denuncia, ma soprattutto di immaginazione. E immaginare oggi, in un mondo segnato da muri e polarizzazioni, è già un atto politico, un gesto profetico. Il cardinale non nasconde il suo realismo: “Ma sappiamo che la fine della guerra che auspichiamo finisca presto, nonostante la cronaca ci parli di altro, non sarà la fine del conflitto, non segnerà la fine delle ostilità, del dolore che queste ostilità causeranno”. Infine Pizzaballa ha rilanciato, con determinazione, una speranza costruita su gesti concreti, parole responsabili, immagini che uniscano e non dividano. “Io ci credo. È possibile”. È con queste parole che si è chiuso il suo messaggio. Non una conclusione, ma un inizio: la sfida a credere ancora nella forza della cultura, anche da un palcoscenico come quello di Venezia.
(Adnkronos) - Wayla, la prima startup italiana a offrire un servizio di van pooling, annuncia il lancio della sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd a partire dal 4 settembre. Questa raccolta mira a raggiungere 1 milione di euro per potenziare ed estendere il servizio, ma è anche un appello a tutte le persone che condividono una visione più smart e sostenibile delle nostre città. Sostenere Wayla significa credere in una mobilità urbana più efficiente e accessibile, capace di cambiare radicalmente la vivibilità degli spazi urbani, riducendo traffico e frammentazione dei trasporti tradizionali, e restituendo alle città soluzioni innovative per i cittadini che vogliono muoversi con maggiore libertà, autonomia e convenienza. La campagna vedrà la partecipazione di Carrani Tours, storica azienda del travel globale basata a Roma e fondata nel 1925, tra i principali investitori. Attivo a Milano dal 31 ottobre 2024 e da giugno 2025 anche a Monza e Brianza, il servizio Wayla offre una soluzione di trasporto condiviso, sostenibile ed economico, operativo nelle ore serali e notturne. Con oltre 60.000 download dell'app in circa 8 mesi, Wayla si è rapidamente affermata come alternativa sicura, sostenibile e accessibile per gli spostamenti urbani durante le ore serali. Attraverso l’applicazione, gli utenti possono richiedere una corsa, visualizzare la tariffa in anticipo e pagare digitalmente, eliminando la necessità di contanti e garantendo un viaggio senza intoppi dall'inizio alla fine. Il modello offre chiari benefici ambientali massimizzando l'occupazione dei veicoli e riducendo il numero di auto sulla strada. La campagna di Wayla rappresenta un’opportunità per chi desidera investire in una startup innovativa che sta ridefinendo il concetto di mobilità urbana in Italia. I fondi raccolti attraverso il crowdfunding saranno destinati a sostenere alcune aree strategiche di sviluppo: dall’espansione del servizio in nuove città italiane all’ampliamento delle fasce orarie del servizio, passando per l’incremento della flotta di veicoli ecosostenibili e il potenziamento della tecnologia su cui si basa l’app, così da offrire agli utenti un’esperienza ancora più intuitiva e fluida e garantire una maggiore accessibilità e flessibilità negli spostamenti quotidiani. Inoltre, Wayla potenzierà il segmento B2B, con la fornitura di servizi di van-pooling per aziende e grandi eventi. L’obiettivo di Wayla è scalare il modello di van-pooling urbano, che sta già funzionando con successo in Europa e nel resto del mondo, in Italia. "Con questa campagna di equity crowdfunding vogliamo coinvolgere tutti coloro che credono in una mobilità più sostenibile, sicura ed efficiente. Wayla non vuole essere solo un altro mezzo di trasporto urbano, ma una soluzione per migliorare la qualità della vita urbana, riducendo traffico ed emissioni. L’obiettivo è costruire una comunità di persone che condividano la nostra visione”, dichiara Carlo Bettini, Ceo & Co-Founder di Wayla. “Avere al nostro fianco un partner come Carrani, con un secolo di esperienza nel travel, è per noi una conferma importante: significa che anche chi conosce a fondo il settore vede in Wayla una risposta concreta alle nuove esigenze della mobilità urbana. La loro partecipazione tra i principali investitori è un segnale di grande fiducia e rafforza la nostra visione, oltre a renderci ancora più solidi nel percorso di crescita e di espansione del modello su scala nazionale”, aggiunge Mario Ferretti, Co-Founder di Wayla. Wayla ha già dimostrato la validità del suo modello di business, ricevendo riconoscimenti come lo IoMobility Award e siglando importanti partnership strategiche con realtà come Assolombarda, InnovUp e operatori come FlixBus, Terravision e Movesion. A gennaio 2025, la startup ha chiuso un round Pre-Seed da 900.000 euro. Per partecipare alla campagna di crowdfunding e diventare parte della rivoluzione della mobilità urbana, è possibile visitare la pagina del progetto sul sito Mamacrowd.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.