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(Adnkronos) - “La balbuzie non è soltanto un problema di linguaggio, è spesso anche un problema emotivo e sociale che coinvolge tanti ragazzi. Annunciamo la volontà di presentare la prima proposta di legge regionale sulle balbuzie: la Regione Lazio sarà la prima in Italia a voler affrontare questo problema con chi lo vive personalmente, insieme alle tante realtà che hanno costruito una rete attiva di comunicazione e supporto. Il provvedimento coinvolgerà personale sanitario, scuole e associazioni del settore”. Così il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, intervenendo al convegno promosso dall’Associazione Lea-Libera l’espressione autentica in collaborazione con Psicodizione Onlus, nella giornata internazionale della consapevolezza sul disturbo del linguaggio. Il convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, medici, psicologi, insegnanti e di figure del mondo dello spettacolo come Paolo Bonolis che per primo ha convissuto con la balbuzie. “Grazie all’associazione Lea che ha organizzato questo importante convegno - riprende Aurigemma - la Regione Lazio vuole far comprendere ai tanti adolescenti che convivono con questo disturbo del linguaggio che personaggi importanti del mondo dello spettacolo, nonostante la balbuzie, sono riusciti a far emergere il proprio talento e la propria professionalità”, conclude.
(Adnkronos) - “La manovra, che deve ancora essere approvata dal Parlamento, ci vede abbastanza soddisfatti per alcune misure che abbiamo caldeggiato e almeno questa volta non penalizzano chi ha retribuzioni medio-alte e supportano i cambiamenti della società, ma mancano idee e investimenti concreti per la crescita”. Questo il primo giudizio a caldo del presidente di Manageritalia Marco Ballarè, che ha recentemente incontrato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. “Certo, sappiamo dei vincoli di bilancio europei, ma questo – continua Ballarè – è solo una minima parte di quanto chiede da tempo chi, come noi 'soliti noti', sostiene con le proprie tasse il Paese. Infatti, questa stessa manovra è sostenuta con oltre 6 miliardi di mancata restituzione del fiscal drag di chi paga già tutto e per tutti”. Restano, a giudizio di Manageritalia, gli aspetti negativi legati all’ennesima rottamazione delle cartelle esattoriali, continuando a premiare chi evade. Mentre mancano del tutto investimenti per la crescita. “Pur consci dei vincoli di bilancio europei, non possiamo poi accettare – continua Ballarè – che non si guardi al futuro, che non si investa seriamente in formazione, digitalizzazione, competitività e, maggiormente, nel welfare contrattuale. Serve una visione, serve una politica economica che metta al centro il lavoro qualificato, la managerialità, la capacità di generare valore di persone e imprese”. Manageritalia, conclude la nota, "continuerà a fare la sua parte a livello nazionale e territoriale. Continuerà a dialogare con le istituzioni, a proporre soluzioni, a difendere i diritti degli associati e a pretendere una visione e misure per costruire il futuro di tutti gli italiani, soprattutto di chi oggi ha più difficoltà, e del Paese".
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.