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(Adnkronos) - “Abbiamo voluto fortemente istituire questo Infopoint proprio nella stazione Cadorna, nel cuore di Ferrovienord, per offrire un contatto diretto con gli utenti. Ferrovienord è infatti molto impegnata in numerosi cantieri, anche di grande importanza, ed è quindi fondamentale fornire un punto di riferimento dove i cittadini possano rivolgersi, sia per segnalazioni, sia semplicemente per informazioni sulla durata o sull’entità dei lavori”. Così il presidente di Ferrovienord, Pier Antonio Rossetti, all’inaugurazione, oggi alla stazione di Milano Cadorna, dell’Info point Cantieri della società del Gruppo Fnm. Un ufficio pensato per offrire al pubblico informazioni sulle attività di manutenzione e sviluppo della rete lombarda. A proposito di interventi, Rossetti fa sapere che “Regione Lombardia ha investito circa 11 milioni di euro in 29 stazioni: molte di esse sono già quasi concluse, mentre altre sono in fase di avvio. A questo si aggiunge tutta la manutenzione straordinaria del cantiere di Seveso - approfondisce - Tra i principali interventi ci sono quelli di Bovisa, Busto Arsizio e naturalmente la linea Brescia-Iseo-Edolo, la cui riqualificazione è stata completata la scorsa estate e che dal 2026 sarà trasformata in linea a idrogeno, con la sostituzione completa della flotta attuale di 14 treni a diesel”. Le dichiarazioni del presidente di Ferrovienord giungono a un anno dall’inizio del suo mandato. "Un anno in cui sono stati aperti molti cantieri, ne sono stati chiusi altri e numerosi lavori sono già iniziati. Grazie anche a tutto il personale di Ferrovie Nord: uomini e donne che lavorano realmente giorno e notte per garantire che il servizio sia sempre reso al meglio”, conclude Rossetti.
(Adnkronos) - Ha appena compiuto 15 anni Berberè, riconosciuta come la 'settima miglior pizzeria artigianale al mondo' da 50 Top Pizza. Fondata a Bologna nel 2010 dai fratelli calabresi Matteo e Salvatore Aloe, oggi conta 21 locali in Italia, in città come Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino e Verona, e ben 5 locali a Londra. Proprio con una nuova apertura nella capitale inglese, a Westfield Stratford City, si appresta a chiudere questo 2025. E a inaugurare l'inverno è una nuova specialità, la Pizza Concia d’Inverno, disponibile in tutte le pizzerie Berberè, ideata dal team dei fratelli Aloe insieme ai fondatori della post-trattoria romana Mazzo. La collaborazione tra Berberè e Mazzo nasce a San Lorenzo, quartiere romano dove i fratelli Aloe hanno inaugurato lo scorso maggio una nuova pizzeria. Proprio qui lavorano Francesca Barreca e Marco Baccanelli, anima e corpo di Mazzo, avanguardisti di un nuovo modo di concepire la trattoria, luogo dove il gusto si mescola con arte, musica e design. Questo approccio, caro anche a Berberè, ha dato luogo ad un sodalizio creativo dal quale è nata la Pizza Concia d’Inverno, espressione di romanità, ma anche di italianità nel mondo. “Siamo una pizzeria di quartiere e ci piace creare relazioni con chi ci abita e lavora accanto. Mazzo è a pochi passi da noi ed è stupendo poter avere un posto del cuore così vicino. Francesca e Marco hanno creato un luogo speciale, dove non solo si mangia benissimo, ma è un piacere fermarsi, ogni volta che se ne ha l’occasione. Se volessimo descriverlo con un’immagine sinestetica, da Mazzo il cibo, la musica, il servizio hanno il colore del calore: quello dei fornelli accesi e degli abbracci sinceri", racconta Matteo Aloe, founder di Berberè. La sinergia tra Mazzo e Berberè prende forma in questa pizza speciale, la 'concia d’inverno': si tratta di una base bianca di fiordilatte con guanciale in cottura, arricchita da una concia di cavolo romanesco e pecorino maremmano semi-stagionato. Come tutte le pizze Berberè, è preparata con impasto da lievito madre vivo, farine biologiche di tipo 1 e e ispirata alle ricette della cultura gastronomica. Nella guarnitura a farla da padrone è la concia di cavolo romanesco. Come dicono Francesca e Marco, “per noi è legata ai ricordi d’infanzia, è una ricetta del cuore e della romanità, che ci permette di evidenziare la componente vegetale, da sempre fondamentale nella nostra cucina: un piatto povero che diventa comfort food per eccellenza, mangiato da solo con il pane o, come nel nostro caso, sulla pizza insieme al guanciale". Preparata con aceto di mele e menta, così come si faceva nelle case romane, si combina perfettamente con il resto degli ingredienti, per un gusto della pizza deciso e adatto alla stagione invernale. Come spiega Matteo Aloe, co-founder di Berberè, “l’acetico della concia sposa perfettamente il grasso dei formaggi e la sapidità del guanciale, creando un equilibrio molto piacevole". Quanto alla nuova apertura di Londra, segna il quinto locale del brand nella città, aggiungendosi alla più recente pizzeria, Marylebone, inaugurata ad agosto, e a Clapham, Kentish Town e Tottenham Court Road. Il nuovo locale, che può ospitare fino a 88 coperti e dispone di una terrazza con 16 posti a sedere, si unirà a Wahaca e Tanjia nel progetto 'The Street' del centro commerciale. Gli interni sono stati curati in collaborazione con Atelier Ochre. Il locale si ispira a laboratori e spazi industriali riconvertiti. La facciata ad arco di 7,5 metri, che richiama la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, dà il tono al locale e si riflette in un pergolato aperto, mentre all'interno l'attenzione si sposta naturalmente dal forno per la pizza al bar, celebrando l'arte e l'energia della preparazione della pizza. I motivi e le texture evocano i classici ambienti italiani e si ritrovano nei pavimenti in marmo rosso a forma di girandola, nelle piastrelle della cucina e nella griglia del soffitto in legno. Una palette di bianchi sbiaditi dal sole, verdi pistacchio e rossi polverosi è esaltata da dettagli in acciaio inossidabile e illuminazione di recupero, che conferiscono un aspetto vissuto ma raffinato al locale. Berberè è diventata rapidamente rinomata nella capitale per il suo caratteristico impasto con lievito madre vivo, con una fermentazione di 24 ore, e per l’uso di ingredienti stagionali. Il loro impasto è il risultato di molti anni di ricerca e viene preparato quotidianamente con farina biologica di tipo 1. La pizza viene lasciata lievitare per 24 ore in un ambiente a temperatura controllata per assicurare la stessa esperienza gustativa in ogni pizzeria, garantendo una pizza morbida all’interno e croccante all’esterno. Uno dei piatti più apprezzati del menù è la Montanarina, una pallina di pasta fritta molto leggera e croccante. Il menù delle pizze, invece, comprende una selezione dei tanto amati e riconoscibili classici e una serie di creazioni uniche firmate Berberè, come la popolare 4 formaggi con funghi e tartufo (gorgonzola, mozzarella fiordilatte di Napoli, parmigiano reggiano stagionato 24 mesi, provola, funghi misti e olio al tartufo); la diavola piccante (salame piccante, ‘nduja, pomodoro biologico e mozzarella fiordilatte); e l’ultima aggiunta al menù, Peppe’s (carne di agnello macinata, pomodoro biologico, aglio, cipolla rossa, pecorino sardo, olio piccante e menta). Berberè è molto orgoglioso di sostenere sia i produttori locali londinesi che i fornitori italiani selezionati con cura. Continua a collaborare con: Passione Vino, su una selezione di vini naturali italiani, con Kofee di Marco Arrigo, fondatore del Bar Termini, incorporandolo magistralmente nel loro tiramisù fatto in casa, e con la signature brew di Walthamstow. Matteo e Salvatore Aloe, fondatori di Berberè commentano: “Siamo entusiasti di collaborare con un brand così stimato a livello globale come parte della nostra strategia di espansione continua. Negli ultimi dodici mesi abbiamo più che raddoppiato il nostro portafoglio di pizzerie a Londra e non vediamo l’ora di portare la nostra pizza artigianale in un polo culturale come Stratford, accogliendo da Berberè sia una nuova clientela che residenti locali". Chris Betts, General Manager di Westfield Stratford City, dichiara: “L’arrivo di Berberè a The Street rafforza la reputazione di Westfield Stratford City come destinazione per una cucina autentica, informale e di alta qualità. Il loro focus sulla pizza artigianale e un design curato offre un’esperienza distintiva e non vediamo l’ora che i visitatori possano godere di ciò che hanno da offrire".
(Adnkronos) - È stato presentato oggi, presso la centrale di cogenerazione di Borgo Trento (Verona), il revamping dell’impianto che dal 1994 produce energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento cittadino. L’intervento di efficientamento ha riguardato il cuore dell’impianto, la sezione cogenerativa, con l’installazione di due nuovi motori a combustione interna dotati di generatori per la produzione di energia elettrica. Questa tecnologia all’avanguardia - spiega l'azienda in una nota - sostituisce il precedente ciclo combinato a turbina a gas e turbina a vapore, garantendo maggiori prestazioni in termini di efficienza energetica, ottimizzazione delle perdite di rete ed elevata affidabilità operativa. Grazie al nuovo assetto impiantistico, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera vengono ridotte di quasi il 10%, passando da 81mila tonnellate/anno a 73mila tonnellate/anno. I lavori hanno permesso di dotare la centrale di quattro serbatoi di accumulo, ognuno da 200 metri cubi, per una gestione più efficiente dell’energia termica recuperata. Il revamping ha consentito, inoltre, di estendere la capacità produttiva dell’impianto alla rete di teleriscaldamento servita dalla centrale di Forte Procolo. L’impianto si distingue a livello nazionale per la presenza del più grande impianto solare termico mai realizzato a supporto di un impianto di teleriscaldamento, composto da 244 pannelli termici e sviluppato su una superficie di oltre 2.000 mq. L’investimento complessivo dei lavori è stato di 31 milioni di euro. “L’adozione di nuove tecnologie per efficientare un sistema già virtuoso come quello del teleriscaldamento va nella direzione tracciata dal nostro Piano Industriale, che punta a una transizione energetica sostenibile sotto ogni profilo - ha dichiarato Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim - Il revamping della centrale di Borgo Trento prepara il terreno alla sfida più grande che ci siamo posti con il Progetto Geotermia, una sfida che riguarda l’ambiente, le imprese e le famiglie delle nostre città e che intendiamo realizzare entro il 2030, per rilanciare il teleriscaldamento di Verona e Vicenza come modello di sviluppo sostenibile”. “Il revamping della centrale è un intervento ad alto valore tecnologico che consentirà di migliorare significativamente le performance dell’impianto - ha affermato Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim - Si tratta del primo passo di un progetto più ampio, dove il protagonista è proprio il teleriscaldamento, che mira a ridurre di oltre il 40% l’utilizzo di gas e le relative emissioni di anidride carbonica, in un percorso verso la carbon neutrality”. Situata nella zona nord-ovest di Verona, in viale Caduti del Lavoro, la centrale è operativa dal 1994. Con circa 88 chilometri di tubazioni, serve i quartieri di Borgo Trento e Navigatori e soddisfa il fabbisogno di energia elettrica di circa 34mila famiglie. L’impianto fornisce sia energia elettrica sia energia termica per riscaldamento e acqua sanitaria. La centrale è composta da due sezioni: Sezione Cogenerativa, oggi rinnovata con l’installazione dei due nuovi motori a combustione interna, che sostituiscono la precedente tecnologia a ciclo combinato; Sezione Termica, dedicata alla circolazione e integrazione del calore nella rete di teleriscaldamento, con cinque caldaie ausiliarie (70 MWt complessivi) e quattro serbatoi di accumulo da 200mc ciascuno, per una gestione efficiente dell’energia recuperata. All’esterno della centrale è stato realizzato un campo solare da 244 pannelli termici, con una potenza termica nominale di circa 1.200 kWt, che preriscalda l’acqua di ritorno dalla rete cittadina.