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(Adnkronos) - "La figura che ricopro in questo caso è una figura di grande responsabilità che può sollecitare in alcuni casi, può aiutare in altri, può suggerire in altri ancora a tutte le persone che hanno determinate patologie, come la depressione, che non c'è nulla di male nell'averle". Così all'Adnkronos Salute l'ex numero 1 e capitano della Juventus e campione ai Mondiali di calcio di Berlino 2006, Gianluigi Buffon, spiega il suo ruolo di 'supporter' nella campagna di sensibilizzazione contro la depressione 'Out of the maze - Oltre il labirinto della depressione', promossa da Johnson & Johnson, con il patrocinio di Fondazione Progetto Itaca Ets e di Cittadinanzattiva Aps, e presentata oggi a Milano nella sede di J&J Innovative Medicine che, per l'occasione, ha organizzato l'evento 'Nel labirinto della depressione è ora di fare chiarezza'. "Bisogna in tutta serenità e in tutta semplicità poterne parlare per trovare immediatamente degli aiuti giusti che possano soccorrerti e accompagnarti nel percorso di guarigione", conclude.
(Adnkronos) - Si è conclusa oggi la prima giornata della XVI edizione del Forum Risorse Umane, che ha visto una straordinaria partecipazione di professionisti, leader aziendali e innovatori nel settore delle risorse umane. Un’agenda ricca e diversificata ha offerto spunti di riflessione, soluzioni pratiche e momenti di confronto su temi centrali per il futuro del lavoro. La plenaria della mattinata, intitolata 'Il futuro della Talent Attraction: perché l’innovazione nel recruiting è possibile e necessaria', è stata moderata da Federico Luperi, News Intelligence Director di Volocom, che ha guidato un confronto tra speaker di primo piano, come: Ilaria Caccamo, Managing Director Italia & Iberia di Indeed; Maurizio Caponi, direttore Risorse Umane di Impresa Pizzarotti & C.; Gianluca Di Gioia, Hr Director di Birra Peroni:; Roberta Perricone, Head of Business Transformation and Organization & Talent Development di Vodafone; Massimo Tremante, direttore Risorse Umane di Volkswagen Group Italia; e Flavio Molinari, Cso & co-founder di Gility. Quest'ultimo afferma: “Il cambiamento non può essere solo tecnologico, ma deve includere un’evoluzione nel modo di pensare e ripensare le aziende, con la formazione come leva centrale per promuovere competenze, innovazione e sostenibilità”. Per quanto riguarda Indeed, invece, sul tema sottolinea: “L’intelligenza artificiale sta rimodellando il futuro del lavoro, non sostituendo il potenziale umano, ma potenziandolo. In Indeed, ci concentriamo sull’uso dell’IA per dare potere alle persone, migliorare l’accesso al lavoro e connettere i talenti con le opportunità. Il futuro del lavoro sta ridefinendo le priorità delle risorse umane, dalla attrazione dei talenti all’innovazione organizzativa e al benessere dei dipendenti. Strategie audaci sono fondamentali per soddisfare le aspettative in evoluzione della forza lavoro, e siamo orgogliosi di partecipare al 16° Forum delle Risorse Umane per condividere spunti e collaborare con i leader del settore". Oltre 50 speaker si sono alternati durante la giornata, affrontando temi come Learning & Development, Employer Branding, sostenibilità aziendale e trasformazione digitale. Questi momenti di confronto hanno favorito lo scambio di idee e best practice, arricchendo i partecipanti con strumenti concreti per affrontare le sfide del settore. La prima giornata del Forum Risorse Umane 2024 ha rappresentato un’importante piattaforma di dialogo e innovazione, confermando il suo ruolo centrale nel delineare il futuro delle risorse umane. Le discussioni di oggi hanno posto le basi per continuare a esplorare soluzioni e strategie concrete nelle giornate a venire. Domani, 21 novembre, il Forum proseguirà con una nuova agenda ricca di appuntamenti, tra cui il talk di apertura dedicato a 'Welfare & Sustainability: nuove frontiere per il benessere organizzativo'. La giornata sarà arricchita da ulteriori workshop, tavoli tematici e momenti di networking che approfondiranno le sfide e opportunità nel panorama HR. La giornata di domani inizierà con il Talk Show di Apertura | HR & Corporate Culture, intitolato 'Verso una nuova cultura del lavoro: dal benessere all’employee experience, come sarà la People Strategy del futuro', moderato da Federico Luperi, News Intelligence Director di Volocom, e parteciperanno: Danila De Stefano, Ceo & founder di Unobravo; Irene Maccabruni, People & Development Director di Arcaplanet; Anna Maria Mazzini, Chief Growth Officer di Pluxee Italia; Matteo Melchiorri, Chief Human Capital Officer di Fastweb; Andrea Piccinelli, Head of Sap Concur Italy di Sap Concur; Angela Purpura, HR Manager di B2You Altroconsumo; Marco Spadafora, Chief Commercial Officer di Carol. Secondo e importante momento della giornata, l'indirizzo di apertura a cura del Main Partner Pluxee Italia, dal titolo 'Benessere, digitale e personalizzazione: presente e futuro del Welfare aziendale', che sarà tenuto da Tommaso Palermo e Anna Maria Mazzini, rispettivamente Managing Director e Cgo di Pluxee Italia. A seguire, il Main Keynote Speech a cura di Stefano Colasanti, Head of WellMakers di Bnp Paribas: “Per sbloccare il potenziale umano WellMakers ha sviluppato una nuova piattaforma che si concentra su tutte le aree del benessere da quello finanziario a quello emotivo con un approccio olistico per attrarre e trattenere i talenti”. I dibattiti e gli interventi offriranno un quadro completo delle strategie e delle innovazioni che guideranno le risorse umane nei prossimi anni. Il Forum continuerà a rappresentare una piattaforma per esplorare le tendenze emergenti e sviluppare soluzioni concrete per il mondo del lavoro del futuro.
(Adnkronos) - “L’Italia, Paese leader del riciclo in Europa, vive un paradosso proprio sul materiale riciclabile al 100 per cento e infinite volte, l’alluminio. Non sono infatti disponibili quantità sufficienti di rottami. Abbiamo, cioè, una capacità di riciclo sottoutilizzata”. Lo hanno affermato il presidente di Assomet-Centroal, Danilo Amigoni, e il direttore generale di Cial, Stefano Stellini, in una conferenza stampa alla Camera. (VIDEO) “La ragione - ha spiegato Amigoni - è che in quantità crescente (a livello Ue 1,4 mln t nel 2023, +13% su base annua) i rottami di alluminio vengono accaparrati sul mercato da Paesi del Far East, dove vengono lavorati con bassi standard ambientali e tramite sussidi che danneggiano l’Europa e, al suo interno, in modo particolarmente grave, l’Italia. Chiediamo alla politica italiana, che nei mesi scorsi ha offerto un primo segnale inserendo i rottami di alluminio e di altri metalli non ferrosi nel sistema di monitoraggio nazionale sull’export delle materie prime critiche, di spingere per l’introduzione in Europa di norme che consentano la fuoriuscita di rottame solo verso Paesi terzi in grado di certificare i medesimi standard ambientali della Ue, e dunque i medesimi oneri a carico delle imprese. Chiediamo inoltre una posizione a favore di modifiche al Cbam, il meccanismo che tassa l’importazione in Ue di materiali ad elevate emissioni, ma non i prodotti finiti che al loro interno contengono proprio quei materiali. Il che è un ulteriore elemento di penalizzazione per le attività di riciclo e per il mercato all’interno della Ue”. Le performance dell’alluminio nel riciclo sono molto evidenti nel comparto degli imballaggi, di cui si occupa Cial. Stellini ha evidenziato: “Con un tasso di riciclo medio, negli ultimi cinque anni, del 70% di imballaggi in alluminio, il nostro Paese non solo ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2030, ma si colloca al primo posto in Europa con ben 10 punti percentuali sopra la media (59%) degli altri paesi. L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 93,8% per il 2023. Un risultato da record, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e abbondantemente superiore al tasso medio di riciclo europeo del 76%”. Ma l’Italia è capofila anche sulla prevenzione. "Uno studio realizzato da Cial per tracciare la tendenza evolutiva del packaging in alluminio a partire dal 2000 dimostra come le imprese della filiera siano riuscite a risparmiare in media ogni anno circa 5.350 tonnellate di materiale (l’equivalente di 51.000 carrozzerie per auto) per un totale di 107.000 tonnellate pari ad una riduzione complessiva di 936.000 tonnellate di CO2. Ciò grazie a miglioramenti dei processi produttivi e a una progettazione dell’imballo finalizzata a massimizzare il riciclo”, ha aggiunto Stellini. “In Italia - hanno ricordato Amigoni e Stellini - viene prodotto solo alluminio da riciclo che garantisce sostenibilità ambientale, decarbonizzazione ed efficienza energetica. Il riciclo necessita di solo il 5% dell’energia richiesta per la produzione di alluminio primario. A livello europeo il riciclo dell'alluminio potrebbe comportare una riduzione delle emissioni di CO2 del 46% all’anno al 2050”.