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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove restrizioni alle esportazioni che mirano a colpire la capacità della Cina di produrre semiconduttori avanzati, con una misura che Pechino ha subito definito un 'abuso di controllo' che minaccia gli scambi tra le due superpotenze. La mossa di Washington conferma la volontà di tagliare le esportazioni di chip all'avanguardia verso la Cina, con l'obiettivo di ostacolare la capacità del Paese di produrre chip che possono essere utilizzati in sistemi di armi avanzati e nell'intelligenza artificiale. "Gli Stati Uniti hanno adottato misure significative per proteggere la nostra tecnologia dall'uso da parte dei nostri avversari in modi che minacciano la nostra sicurezza nazionale", ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un comunicato, aggiungendo che Washington continuerà a lavorare con alleati e partner “per salvaguardare in modo proattivo e aggressivo le nostre tecnologie e il nostro know-how, leader a livello mondiale, in modo che non vengano utilizzate per minare la nostra sicurezza nazionale”. Un portavoce del ministero del Commercio cinese ha replicato che gli Stati Uniti “abusano delle misure di controllo delle esportazioni” e hanno “ostacolato i normali scambi economici e commerciali”. Le ultime misure statunitensi includono una restrizione delle esportazioni a 140 aziende, tra cui le aziende cinesi di chip Piotech e SiCarrier Technology. Secondo il Dipartimento del Commercio, le restrizioni riguardano anche Naura Technology Group, che produce apparecchiature per la produzione di chip.
(Adnkronos) - L’Arena di Verona e il ponte di Castelvecchio avranno presto la loro dimensione tridimensionale grazie alla categoria dei geometri italiani e all’IA. La realizzazione di una nuvola di punti, ottenuta con l’impiego della ultimissima versione di tecnologie di rilievo come il laser scanner 3D e il drone, sarà realizzata al più presto per due dei più celebri monumenti italiani a livello mondiale. Alla base della sinergia no profit fra la pubblica amministrazione della cittadina scaligera e il Collegio geometri di Verona, questi ultimi in rappresentanza della categoria dei geometri italiani, uno scopo sociale: contrastare la dispersione scolastica e il fenomeno dei Neet (la fascia di popolazione fra i 15 e i 29 anni che non studia e né risulta inserita in un percorso di formazione). Questa la finalità del progetto didattico 'Georientiamoci' di Fondazione geometri italiani dedicato alle classi seconde e terze della scuola di primo grado, presentato in occasione di Job Orienta, il salone dell’orientamento scolastico, in corso in questi giorni a Verona. Si vuole consentire così, ai giovani e alle proprie famiglie, una scelta più consapevole sul futuro percorso di studi da intraprendere affermando, al tempo stesso, la validità dell’insegnamento degli istituti tecnici, settore tecnologico, indirizzo costruzioni, ambiente e territorio. Alla rilevazione 3D parteciperanno 120 studenti dell’istituto Cat Cangrande di Verona, che avranno l’opportunità di sperimentare il proprio futuro professionale 'sul campo'. I rilievi permettono di creare una copia digitale in 3D dei monumenti, preservandone la memoria storica e facilitando interventi di conservazione e restauro nel tempo. I modelli tridimensionali dell’Arena di Verona e del Ponte di Castelvecchio, realizzati nell’ambito di questo progetto formativo, saranno donati al Comune di Verona e messi a disposizione come materiale didattico per tutti gli istituti Cat d’Italia. “Con questo progetto innovativo - spiega Diego Buono, presidente di Fondazione geometri italiani e Cassa geometri - uniamo tecnologia e formazione, valorizzando il patrimonio culturale e investendo sui giovani. La creazione della copia digitale in 3D dell’Arena di Verona e del Ponte di Castelvecchio permetterà non solo di preservare questi monumenti, ma anche di offrire agli studenti dell’istituto Cat di tutta Italia l’opportunità di scoprire concretamente le potenzialità della professione di geometra. Il nostro obiettivo è formare professionisti preparati a rispondere alle sfide del futuro, dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, garantendo al tempo stesso un contributo concreto alla tutela del nostro territorio e del nostro patrimonio storico". "Siamo entusiasti - commenta Barbara Bissoli, vicesindaca e assessora ai Beni culturali e Paesaggio - della collaborazione con il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Verona che mette al centro di questo straordinario laboratorio didattico i monumenti identitari di Verona, l'Arena e il Ponte di Castelvecchio sono convinta che sarà un'esperienza formativa importante per la crescita personale delle ragazze e dei ragazzi che vi parteciperanno e che prendere parte alle attività volte alla definizione dell'identità digitale di questi straordinari beni monumentali potrà accendere desideri per il loro futuro professionale". “Il rilievo in 3D del nostro patrimonio architettonico più prezioso - afferma Romano Turri, presidente Collegio geometri e geometri laureati della Provincia di Verona - rappresenta un progresso fondamentale per la conservazione e lo studio dei monumenti il Collegio geometri, coinvolgendo direttamente gli studenti degli istituto Cat, mostra come la professione del geometra stia evolvendo grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e fa toccare con mano quali sono le sfide, intellettuali e professionali, con cui i ragazzi saranno chiamati a confrontarsi”. I rilievi saranno effettuati con l’utilizzo della tecnologia XVS e SLAM (localizzazione e mappatura visiva simultanea), con il laser scanner 3D e con il drone si effettuerà il rilievo e la restituzione tridimensionale del Ponte di Castelvecchio e degli spazi esterni dell’Arena di Verona. Il tutto, ovviamente, senza entrare in contatto diretto con i monumenti, e quindi senza incorrere nel rischio di intaccare, il patrimonio storico del quale si sta realizzando il rilievo. I modelli tridimensionali dell’Arena di Verona e del Ponte di Castelvecchio, realizzati nell’ambito di questo progetto formativo, saranno donati da Stonex al Comune di Verona e messi a disposizione come materiale didattico per tutti gli istituti Cat d’Italia.
(Adnkronos) - “L'agricoltura rigenerativa è occuparsi, prendersi cura e rigenerare, arricchire il terreno in simbiosi con le forme di vita che lo popolano, quelle vegetali, animali, i funghi e anche la nostra comunità”. Lo ha detto Filippo Laguzzi, uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award' promosso da Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile. L’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri, nasce nel 2017 per l’interesse di Filippo nella produzione della birra. Oggi è un’azienda agricola guidata da sette soci e si estende su una superficie di 20 ettari, coltivando i campi secondo i principi dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’economia circolare. Oltre a operare nella produzione agricola, Ram - Radici a Moncalieri è un agriturismo, una fattoria sociale e didattica e dal 2018 è anche accreditata come centro di istruzione certificato che offre iniziative per tutte le età, con l’obiettivo di fare sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e sul consumo consapevole per sviluppare una vera coscienza ecologica. “È stata una scelta del cuore perché sono cresciuto in questo spazio, in questo ambiente e voglio prendermene cura e sento di dare un contributo importante”, ha concluso.