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(Adnkronos) - Replica alle opposizioni, che l'avevano tacciata di incoerenza per le parole dette in passato su Mohammed bin Salman, il principe ereditario saudita da cui è stata ricevuta ieri, nel campo tendato di Al-Ula; sui dazi Usa assicura che lavorerà a una mediazione e traccia un bilancio della sua missione in Arabia, dove l'Italia ha sottoscritto un accordo di partenariato strategico e una serie di intese dal valore di circa 10 miliardi di dollari, in settori che vanno dall'energia alla difesa, passando per la tutela del patrimonio archeologico. In un resort situato nel cuore del paesaggio 'marziano' della valle di Ashar, Giorgia Meloni incontra la stampa per fare il punto del suo viaggio istituzionale che l'ha vista prima a Gedda e poi nel sito Unesco di Al-Ula. Si dichiara soddisfatta, la presidente del Consiglio, sottolineando come quella in casa dei sauditi non sia stata una "visita di cortesia" ma un'occasione che ha consentito di portare a casa "risultati concreti per l'Italia". Nelle ultime ore il centrosinistra - Pd, Avs ma anche Matteo Renzi - ha rispolverato le dure dichiarazioni che la leader di Fratelli d'Italia faceva sul regime saudita di bin Salman. Oggi Meloni respinge al mittente le accuse: "L'opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa, ma non c'è contraddizione tra quello che io dicevo ieri e quello che faccio oggi", si difende la presidente del Consiglio, che osserva: "Italia e Arabia Saudita sono due Nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l'energia, il rapporto con l'Africa, la difesa, gli investimenti. Altro tema che io ho posto in passato - puntualizza l'inquilina di Palazzo Chigi - è la questione di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. E su questo io non ho cambiato idea". Sul fronte geopolitico, Meloni evidenzia il "ruolo chiave" giocato dall'Arabia Saudita in diversi scenari internazionali, dal Medio Oriente - dove una "normalizzazione" dei rapporti tra sauditi e Israele potrebbe, secondo la premier, "facilitare il percorso" verso la soluzione dei due Stati - all'Africa e al Mediterraneo allargato, dove le nazioni del Golfo "assumono una centralità strategica". La situazione a Gaza è stato uno dei temi toccati nel bilaterale con bin Salman. Interpellata dai giornalisti sulla proposta di Donald Trump di spostare i profughi palestinesi in Giordania ed Egitto, Meloni fa notare come il presidente americano dica "una cosa molto giusta quando sostiene che la ricostruzione di Gaza è una delle sfide principali che abbiamo di fronte e che per riuscire serve un grande coinvolgimento della comunità internazionale", ma per quanto riguarda i rifugiati, osserva, "non siamo di fronte a un piano definito". Venendo al conflitto russo-ucraino, anche in questo caso Meloni apre all'idea di Trump di utilizzare il petrolio come strumento "di pressione" nei confronti di Mosca per trattare la pace: "Tutto quello che può spingere la Russia a sedersi al tavolo è interessante". Invece, sulla minaccia di dazi nei confronti dell'Europa agitata dal capo della Casa Bianca, Meloni dice che "uno scontro non serve a nessuno": pur comprendendo le doglianze degli Usa circa lo squilibrio della bilancia commerciale con l'Ue, secondo la premier "il dialogo" è l'unico modo per affrontare la questione". "Farò tutto quello che posso" per "trovare delle soluzioni insieme all'amministrazione americana", promette. Mentre termina la missione di Meloni in Arabia Saudita, inizia quella del ministro del Turismo Daniela Santanchè, oggi a Gedda per la visita al veliero Amerigo Vespucci insieme al ministro della Difesa Guido Crosetto. Travolta dalle polemiche per il rinvio a giudizio nell'inchiesta sui conti di Visibilia, Santanchè tira dritto: "Non mi dimetto, sono in un partito garantista". E sulle dichiarazioni di Meloni - che proprio a Gedda aveva invitato il suo ministro a fare una "valutazione" - aggiunge che le parole della leader di Fdi "non vanno interpretate ma ascoltate". Meloni vedrà Santanchè a Roma nei prossimi giorni per provare a sciogliere un nodo ingarbugliato per il governo. Intanto l'opposizione incalza il ministro, e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte chiede l'immediata calendarizzazione della mozione di sfiducia nei suoi confronti. Prima del rientro nella Capitale, la premier fa tappa a Manama, capitale del Bahrein, 'esordio' di un presidente del Consiglio italiano nel Paese. Meloni incontra il Principe ereditario e primo ministro, Salman bin Hamad Al Khalifa e il Re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa. Nell'agenda bilaterale, la collaborazione in ambito commerciale e difesa, il dialogo interreligioso (in Bahrein si è recato in visita anche Papa Francesco nel 2022) e la situazione in Medio Oriente, considerato anche il ruolo della Nazione del Golfo come presidente di turno della Lega Araba. (dall'inviato Antonio Atte)
(Adnkronos) - "La crescita sostenibile e scalabile delle imprese è una delle sfide principali dell’economia contemporanea. Investire nel welfare aziendale è un pilastro fondamentale per la crescita scalabile e sostenibile di ogni impresa". A dirlo all’Adnkronos/Labitalia è Massimo Martinini, consulente imprenditoriale e fondatore di Pillole di business, piattaforma che offre formazione e strategie per lo sviluppo aziendale. "La sostenibilità e la scalabilità - sostiene - non sono solo parole chiave: rappresentano un cambio di paradigma che consente alle imprese di crescere, adattarsi e prosperare in un mondo in continua evoluzione". Secondo il Global sustainability study 2023 di Simon-Kucher & Partners, il 71% dei consumatori è disposto a pagare un prezzo premium per prodotti e servizi sostenibili, sottolineando come le aziende orientate alla sostenibilità godano di un vantaggio competitivo rilevante. Questo interesse verso la sostenibilità si riflette in una spinta economica reale: secondo il report 'Scaling sustainable business models' del World economic forum, le aziende che investono in strategie scalabili e sostenibili registrano un incremento del 10-20% in resilienza finanziaria, dimostrando la centralità di una visione a lungo termine nell’attuale economia globale. Secondo Martinini, una crescita realmente sostenibile è quella che consente alle imprese di espandersi senza compromettere le risorse interne o la stabilità finanziaria. "Crescere - spiega - non significa semplicemente ingrandirsi. Significa costruire una base solida che permetta all’azienda di scalare nel tempo, mantenendo una gestione efficiente delle risorse e investendo continuamente nell’innovazione". "Non si tratta - avverte - solo di creare nuovi prodotti o servizi, ma di ottimizzare i processi e i modelli di business per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Un’azienda capace di utilizzare al meglio il proprio capitale umano e finanziario può garantire uno sviluppo sostenibile nel lungo termine". Un altro pilastro fondamentale della crescita scalabile è la formazione continua. Secondo il Welfare index pmi di Generali 2024, le imprese che investono in welfare aziendale registrano performance economiche superiori, con un incremento del 46,5% del fatturato per quelle con programmi di welfare più avanzati. "Il welfare aziendale - aggiunge Martinini - è un elemento imprescindibile. Offre alle imprese gli strumenti per migliorare la produttività, attrarre e trattenere talenti, e affrontare le sfide future con una visione strategica". "Investire nel proprio aggiornamento e in quello dei team aziendali - sottolinea - non è solo un’opzione, ma una necessità. Solo le imprese che sapranno integrare innovazione, sostenibilità e formazione continueranno a essere competitive, pronte a scalare senza compromettere i propri valori fondamentali".
(Adnkronos) - "Con il primo impianto europeo dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per il trasporto aereo) nella bioraffineria di Gela, lanciamo la sostenibilità nel settore dell'aviazione. Questo è il primo impianto in Italia e siamo molto orgogliosi perché il sito di Gela è un sito storico e al momento diventerà la nostra bioraffineria più avanzata, quindi con alta capacità di lavorazione e con possibilità di produrre il Biojet, il carburante sostenibile per l'aviazione". Così all’Adnkronos Raffaella Lucarno, Responsabile Bioraffinazione e Supply Enilive in occasione dell’evento organizzato da Enilive - presso la Sala Mattei Ecu della Bioraffineria Eni di Gela - per l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di Saf nella bioraffineria di Gela. Lucarno, ha poi parlato delle future strategie aziendali. "Nei prossimi 3-5 anni, visto che il mercato dei biocarburanti da qui al 2028 è visto in aumento del 65% - ha detto Lucarno - la nostra strategia è continuare in questo solco, continuare a convertire altri siti, in Italia e all'estero, fare progetti nuovi proprio per seguire questo trend e dare la possibilità a tutti di decarbonizzare, anche a chi usa il diesel, e poi magari passerà all'elettrico e, soprattutto, dare la possibilità all'aviazione che non ha molte altre opportunità di decarbonizzare, sempre più materiale, non a caso da qui al 2030 pensiamo di essere in grado di produrre fino a 2 milioni di tonnellate di Biojet". "In Europa" per la produzione di biocarburante "siamo i secondi e i quarti nel mondo. Tuttavia, siamo stati i primi a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria". E sulle compagnie aeree che hanno già aderito a questo progetto, Lucarno tiene a precisare: "Noi abbiamo fatto molti accordi preliminari che si concretizzeranno poi nel corso degli anni, principalmente con Ita, quindi con Ryanair, Easyjet, e anche con compagnie che fanno trasporto aereo di merci come può essere Dhl e con altre che intendono nel futuro decarbonizzare", perché "anche le compagnie aeree hanno un obbligo di ridurre l'emissione di gas serra e questa è una possibilità già presente e attuabile" conclude.