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(Adnkronos) - La mozzarella di bufala campana Dop non è soltanto un’eccellenza gastronomica, ma anche un fenomeno digitale capace di generare conversazioni, emozioni e appartenenza. A dirlo è l’indagine realizzata da Arcadia, società specializzata in analisi dei dati e comunicazione strategica, che ha monitorato per 24 mesi l’ecosistema online legato al prodotto simbolo del Made in Italy. “La nostra ricerca – spiega Domenico Giordano, amministratore di Arcadia – ha interessato una finestra temporale di due anni, durante i quali abbiamo censito parole chiave specifiche come ‘Mozzarella di Bufala Campana Dop’ e altre più generiche come ‘mozzarella’. Questo ci ha consentito di recuperare tutto il parlato digitale, ossia le conversazioni che si sono sviluppate sulle principali piattaforme social – da TikTok a Instagram, da Facebook ai blog, fino alle testate giornalistiche e ai forum”. Un lavoro di monitoraggio che ha restituito una fotografia chiara: il sentiment complessivo attorno alla Mozzarella di Bufala Campana Dop è fortemente positivo. Gli utenti che interagiscono con questa parola chiave mostrano un atteggiamento di fiducia e apprezzamento, associando il prodotto a qualità, gusto autentico e tradizione. “La nostra analisi – aggiunge Giordano – dimostra che chi parla di mozzarella di bufala Campana Dop lo fa in termini favorevoli, generando un comportamento digitale a vantaggio sia del prodotto che del brand”. Un altro dato di rilievo è l’ampiezza dell’audience: nei 24 mesi analizzati, i contenuti legati alla Mozzarella di Bufala Campana Dop hanno raggiunto 37 milioni di utenti, confermando il ruolo del prodotto come simbolo di italianità e come marchio di valore anche nel linguaggio del web. Dal punto di vista demografico, la ricerca ha delineato l’identikit del consumatore digitale tipo: l’utente medio che parla della Dop campana ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, con una buona ripartizione tra uomini e donne, e interagisce prevalentemente su Instagram, la piattaforma che si conferma la più performante per la valorizzazione dei prodotti di eccellenza. Curioso anche l’effetto dell’età media in base alla precisione della parola chiave: “Più la ricerca è specifica – spiega Giordano – più aumenta l’età media degli utenti; al contrario, chi utilizza chiavi generiche come ‘mozzarella’ tende ad avere un’età più bassa”. Un dato che racconta come il pubblico più maturo e consapevole si riconosca nella denominazione completa e certificata del prodotto, mentre le nuove generazioni mostrano interesse crescente verso il mondo della mozzarella, anche se con un approccio più istintivo e visivo, soprattutto su TikTok. La ricerca di Arcadia si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla reputazione digitale dei marchi Dop, un fronte strategico per la promozione delle filiere agroalimentari. La Mozzarella di Bufala Campana Dop si conferma così non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche un brand conversazionale capace di connettere tradizione e innovazione, gusto e identità, territorio e comunità online.
(Adnkronos) - “Un coordinamento stabile per affrontare, con una sola voce, le tematiche di interesse comune dei professionisti. Un’unione di forze che mira a rafforzare le sinergie e portare avanti proposte che vadano incontro alle esigenze delle nuove generazioni, promuovendo un ruolo moderno della consulenza professionale, capace di sostenere l’innovazione nei mercati e di tutelare dignità, diritti e sostenibilità delle carriere”. Lo hanno affermato Francesco Cataldi, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), Vincenzo Carbonelli, presidente Associazione italiana giovani notai (Asign), e Carlo Foglieni, presidente Associazione italiana giovani avvocati (Aiga), firmando al Cnel il 'Protocollo Giovani Professionisti', con cui le rappresentanze dei giovani avvocati, dottori commercialisti e notai avviano un percorso condiviso. “L’obiettivo è mettere insieme le nostre competenze, un lavoro congiunto che si concentrerà su diversi ambiti: la Valutazione dell’impatto generazionale (Vig), quale approccio innovativo per misurare gli effetti delle riforme sulle nuove generazioni di professionisti. inoltre, intendiamo dare continuità al presidio sull’equo compenso, monitorando le novità normative e le criticità applicative, specie nei rapporti con la pubblica amministrazione e i grandi committenti privati. Riteniamo anche fondamentale un’integrazione responsabile dell’intelligenza artificiale nei processi professionali, cogliendone le opportunità e governandone i rischi attraverso una regolamentazione sostenibile. Focus anche sull’asse welfare-previdenza, che necessita di strumenti più efficaci di tutela lungo tutto l’arco della vita lavorativa, con particolare attenzione alle fasi di fragilità e discontinuità. Infine, la formazione continua: un fattore strategico per competenze, innovazione e adattamento alle trasformazioni normative e del mercato del lavoro”. Marta Schifone, deputata Fdi, ha evidenziato: “Le professioni rappresentano il 'tertium genus', quella parte di “mezzo” tra il lavoro subordinato e il datoriale che si contraddistingue per l’alto apporto che dà alla nostra nazione. I professionisti sono i difensori degli italiani e proprio per questo il governo Meloni ritiene fondamentale tutelare questi mondi, perché difendere i professionisti significa in primo luogo difendere la nazione ed i cittadini. In questo senso, l’intesa tra le associazioni dei Giovani può rappresentare un’ulteriore spinta per dare ai professionisti maggiore rappresentanza a tutti i livelli e superare quei divari generazionali, territoriali e di genere da cui proprio giovano professionisti sono colpiti”. Per Maria Elena Boschi, deputata Italia Viva, “mettersi insieme è un valore aggiunto per guardare al futuro con una prospettiva di lungo periodo. Da avvocato dico che oggi diventa obbligatorio trasformare la professione a partire dai nostri studi, non nascondendo le problematiche: credo ad esempio che l’intelligenza artificiale porterà nella direzione di una riduzione del lavoro, è un dato di fatto e un tema da affrontare. Il punto centrale è come tutelare le competenze e le specializzazioni dei professionisti, trasformando anche il modo di interpretare la professione. È una straordinaria sfida”. Valentina D’Orso, deputata del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato: “Sono entusiasta di un’iniziativa che vede tre associazioni professionali scegliere di camminare insieme verso obiettivi condivisi. Parliamo di ambiti diversi ma complementari, che possono generare più valore quando si integrano. Il futuro delle professioni e dei servizi ai cittadini passa da studi e pratiche realmente multidisciplinari, capaci di mettere a sistema competenze e responsabilità”. Secondo Andrea Mandelli, responsabile nazionale Dipartimento Professioni di FI, “il tema è di grande rilevanza. Bene che ci sia una capacità di fare sinergia per affrontare problematiche che riguardano il presente e il futuro delle professioni”. Stefania Bonaldi, responsabile per la pubblica amministrazione, le professioni e l’innovazione del Partito Democratico, ha sottolineato: “Affrontare insieme le tematiche che riguardano le giovani e i giovani professionisti è un’occasione importante perché consente di ascoltare i bisogni, costruire strumenti comuni e accrescere l’efficacia delle politiche”. A fare gli onori di casa Francesco Titotto, capo segreteria tecnica del presidente del Cnel: “Il nostro organismo guarda con particolare interesse a questo Protocollo d’intesa, avendo di recente pianificato un piano giovani per dare sempre più voce alle nuove generazioni nei processi decisionali”.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.