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(Adnkronos) - "Non c’è nessun segreto su di me che Lovati sa e che potrebbe rivelare". Ad affermarlo è Andrea Sempio in un'intervista che è andata in onda nel corso della puntata di 'Quarto Grado' su Retequattro dove aggiunge: "Alle apparizioni che ho visto dell’avvocato Lovati, lui comunque continua a difendermi, continua a riportare che secondo lui io non solo non sono stato, ma sono totalmente estraneo alla vicenda. Per l’avvocato Lovati ho sempre rispetto, stima e affetto, perché sono almeno dieci anni che andiamo avanti insieme. La cosa che mi è pesata di più, come ho detto, non è la parte legale del procedimento in corso, ma tutta la parte mediatica. Quello che ti fa andare fuori di testa, sono tutte le balle che vengono fuori e su cui sei costretto a difenderti. Ma se ti difendi, entri nel gioco; se non ti difendi perché non ti difendi. È quella la parte pesante". Sempio, indagato per il delitto Garlasco, in merito al testimone che avrebbe dichiarato di sapere per certo che lo scontrino non era suo, ha spiegato: "Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa. Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria". Il fatto che ci siano due scontrini. Tu il 14 agosto torni, dopo la morte della sorella del tuo miglior amico, in quella piazza perché volevi fare quella commissione. Strano…: "Io ero andato il giorno prima in libreria, ma l’avevo trovata chiusa. Siamo tornati il giorno dopo. Io questa cosa non me la ricordavo. Infatti, quando mi è stata chiesta anche da altri giornalisti, non la ricordavo. Sarebbe stato molto meglio ricordarsela e annunciarla prima del ritrovamento di quest’altro scontrino. Però ho visto che è uscito un mio audio, sempre del 2017, in cui io sono in macchina e, parlo da solo, e sto ripercorrendo la giornata del 13. E io ai tempi ho detto ‘Io ero andato il 13, ed ero andato anche il 14’. E questa cosa è uscita adesso, non prevista. Credo sia una riprova che non può essere qualcosa fatto apposta. Perché cosa ne sapevo io, nel 2017, che quell’audio sarebbe ritornato a confermare una cosa detta nel 2025?". A meno che il 14 tu non sia andato a prenderti lo scontrino del 13 e del 14, sapendo di aver ucciso Chiara Poggi. L’avresti dovuto chiedere a qualcun altro: "Cosa fai? Immaginando pure di essere andato a prenderlo apposta, cosa fai? Vai là in piazza, inizi a girare, a cercare per terra uno scontrino che cade in un orario particolare? È una roba tirata. Capisco che faccia scena sui giornali, ma è roba tirata per i capelli e basta". Lovati sa delle cose che tu gli hai confessato e che ora sta facendo tuonare? Come lo scontrino è falso, lo scontrino l’ha preso lui? "No, non c’è Lovati dietro tutto questo. L’avvocato Lovati, secondo me, non si presterebbe a questo tipo di gioco". "Sul discorso soldi e trasmissioni - sottolinea Sempio - non c'è mai stato nessun pagamento da parte di nessuna trasmissione in cui sono stato e francamente penso che quello sia anche abbastanza facile da verificare. Quello mi sembra proprio l'argomento più semplice. Il discorso della corruzione del magistrato non ha senso, non tornano le cifre, anche perché non avrebbe avuto senso corrompere il magistrato perché comunque non era lui che poteva decidere tra un'archiviazione o meno. Non torna, non tornano le cifre, non tornano le persone, non torna come storia". Hai parlato con tuo papà Giuseppe del fatto che nel verbale ha detto che era una previsione di spesa quei 20-30, e poi in televisione ha detto invece che erano 20 e 30 euro per le marche da bollo? "Io lì credo si sia semplicemente confuso. È come quando escono fuori le mie intercettazioni, esce fuori un pezzettino dove dicono ‘Tu hai detto domani vado lì. Dove intendevi?’. E cosa ne so io dopo dieci anni? Non è così facile. Poi magari ti hanno svegliato alle sei di mattina, ti hanno ribaltato casa, ti chiamano fuori, ti interrogano. Non è così facile ricordarsi tutto perfettamente. Secondo me lì semplicemente si è un attimo confuso, più che altro perché - cosa che non è stata detta - quando hanno fatto l'ultima perquisizione hanno trovato anche un foglietto dove mio padre ha annotato tutte le cifre che sono state date agli avvocati in quel periodo. In quel foglio, mio padre si è segnato le spese e se le è segnate in migliaia. Ci sono tutti i vari prelievi: 1000, 2000, 1500. Quindi, quando mio padre vuole scrivere in migliaia, scrive in migliaia; quando scrive 20-30, è per dire 20-30 euro". Una delle consulenze, ancora sotto segreto, della difesa Stasi, chiede il giornalista a Sempio, proporrebbe un'impronta 44, che è il tuo numero di scarpa, all'interno della villetta di Via Pascoli, dove è stata uccisa Chiara: "Mi sembra strano che in 8 anni di processi se quell'impronta fosse stata una 44 non avessero mai cavalcato la cosa prima dicendo ‘Non Alberto Stasi aveva o non aveva quella marca di scarpe, ma è una 44, lui ha il 42’. Perché questa cosa non è mai uscita prima ed esce adesso? Questa è la cosa che non mi torna. Come non mi torna appunto il discorso Dna, tutti d'accordo che non sia leggibile, adesso è leggibile". Sempio sottolinea infine: "Io non c'entro niente con questa storia. Non lo so, il procedimento che c'è adesso è inevitabile. Mi arriva addosso e devo solo aspettare che passi".
(Adnkronos) - "I provvedimenti sono alle Camere, cammineranno paralleli e sono confidente che andremo abbastanza veloci e faranno un percorso snello perchè c'è una forte impegno politico al riguardo. A memoria non ricordo nella storia repubblicana un approccio normativo così imponente che riguardasse tutte le professioni come quanto avvenuto con questo governo. Si è voluto dare una chiara indicazione di valore politico: abbiamo voluto rimettere al centro le professioni, che per noi sono la pietra angolare nel mondo del lavoro. Per noi i professionisti sono i difensori degli italiani e quindi per noi difendere i professionisti vuol dire difendere gli italiani. I provvedimenti messi a punto vanno nella direzione di colmare gap generazionali e territoriali, con attenzione ad accesso a professione e supporto a giovani e donne". Così la deputata Marta Schifone, responsabile professioni di Fdi, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione dei 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti, interviene sull'iter in Parlamento dei disegni di legge sugli ordinamenti professionali.
(Adnkronos) - Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy di Bva Doxa per Subito, la compravendita di usato si è posizionata al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più praticati dagli italiani, nello specifico da 27,2 milioni di persone solo nel 2024. Anche quest’anno Subito - piattaforma di re-commerce in Italia, con 26 milioni di utenti attivi al mese - ha voluto misurare l’effettivo impatto ambientale dell’attività di compravendita in piattaforma, attraverso lo studio Second Hand Effect, condotto in collaborazione con Vaayu, la piattaforma di climate tech che supporta le aziende nel monitoraggio, misurazione e riduzione dell’impatto ambientale. L’analisi - che riguarda le compravendite tra privati avvenute nella quasi totalità delle categorie Market ed esclude invece Immobili, Motori e Lavoro - permette di quantificare le emissioni potenzialmente evitate grazie all’acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica. L’approccio di Vaayu rende il calcolo delle emissioni accurato e trasparente, affiancando al metodo Lca una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey integrativa sottoposta a un campione di oltre 1.400 utenti Subito per indagare i loro comportamenti in termini di trasporto e imballaggio. Grazie ai quasi 11,5 milioni di oggetti venduti su Subito nelle categorie oggetto di analisi, nel 2024 sono state potenzialmente risparmiate circa 450mila tonnellate di CO2. Un impatto molto significativo, i cui benefici sono rappresentati in modo ancor più concreto da alcune equivalenze: è come se si fossero evitate le emissioni di 4,5 milioni di passeggeri che volano da Milano a Roma o 3,7 milioni di auto che viaggiano tra Milano e Roma. Nel 2024 ogni compravendita su Subito ha consentito un risparmio potenziale medio di 39 kg di CO2 non immessi nell’atmosfera in crescita del 40% rispetto al 2023. Un dato positivo che dipende anche da un altro aspetto ovvero l’incremento delle vendite di oggetti con un impatto maggiore sull’ambiente, come ad esempio biciclette (240 kg di CO2 risparmiata in media), Pc fissi e console (210 kg), Tv (135 kg) e notebook/tablet (95 kg). Quella delle biciclette (38%) si attesta al primo posto nella classifica delle categorie che hanno contribuito maggiormente al risparmio totale di CO2. Sul secondo e sul terzo gradino del podio troviamo, quasi a parimerito, due categorie molto diverse tra loro ma molto apprezzate e presidiate quando si parla di mercato second hand: arredamento e casalinghi (20%) e informatica (19%). “I risultati dell’analisi Second Hand Effect 2024 dimostrano come la compravendita di oggetti usati non sia solo una scelta consapevole e smart, ma anche un gesto concreto con un impatto ambientale misurabile - racconta Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito - È soddisfacente e stupefacente osservare come quelli che ci sembrano piccoli gesti quotidiani siano in realtà grandi cambiamenti a favore del nostro futuro. L’anno scorso, 11,5 milioni di compravendite su Subito hanno potenzialmente evitato le emissioni equivalenti all’impronta ambientale di 78mila italiani, praticamente l’intera città di Varese”. Dalla survey integrativa realizzata da Vaayu sul campione rappresentativo degli utenti Subito, emerge inoltre che in 6 casi su 10 (59,5%) l’usato evita effettivamente l'acquisto di un prodotto nuovo, con picchi del 66% in categorie chiave come arredamento, elettrodomestici ed elettronica. Questo comporta l’ulteriore abbattimento dei costi e delle emissioni correlate alla produzione di beni nuovi (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Un dato significativo se si considera che - secondo quanto dichiarato dai rispondenti alla survey - il 71,5% degli oggetti pubblicati su Subito trova effettivamente un acquirente, portando a compimento il circolo virtuoso del riuso. A suggellare le buone pratiche che i consumatori possono mettere in atto nell’ambito degli acquisti second hand, una menzione particolare riguarda anche la scelta delle modalità di consegna e spedizione. Secondo le analisi di Vaayu, cresce infatti il numero di utenti che sceglie la consegna in un punto di ritiro, più sostenibile perché solitamente ottimizza il tragitto dei mezzi di trasporto, a discapito della consegna a casa, utilizzata sempre con minor frequenza (18%). Ultimo, ma non per importanza, l’imballaggio: l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre chi preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona nel 63% dei casi dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio.