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(Adnkronos) - Due film diversi, con trame simili, un attore in comune e una conclusione forse identica. Dopo aver sfiorato il Milan in estate, Joshua Zirkzee è finito nel mirino della Juve, che studia il colpo in attacco in vista delle prossime sessioni di mercato. La sua storia ricorda da vicino quella di Carlos Tevez, finito ai bianconeri oltre un decennio fa dopo il mancato passaggio in rossonero. Il filo che lega i due affari? Kia Joorabchian. L’agente dell’olandese, lo stesso dell’Apache. Il contesto è noto in casa Juve: il club cerca un attaccante in grado di dare il cambio a Vlahovic, per dividere il peso di un reparto che vede in Milik l’unica alternativa. Zirkzee è un giocatore che piace per caratteristiche da regista d’attacco, da “nove e mezzo” bravo a esaltare le doti di compagni di squadra come Yildiz, Gonzalez e Conceicao, frecce di fascia abili negli inserimenti. Inoltre, dopo essere stato vicinissimo al Milan in estate (l'affare è saltato per una richiesta eccessiva sulle commissioni), l'olandese non sta vivendo un periodo positivo al Manchester United (4 gol in 27 presenze) e tornerebbe volentieri in Italia. A maggior ragione per lavorare con un tecnico che conosce e stima come Thiago Motta, con cui si è trovato molto bene al Bologna. Dovesse concretizzarsi la pista torinese (e molto dipende da un’apertura al prestito del Manchester United), il film non sarebbe nuovo. C’è già un precedente simile, ricordato bene dai tifosi del Milan e della Juve. Salto indietro al gennaio 2012, con Carlos Tevez protagonista dell’intreccio. L’argentino in quel momento gioca nel City ed è seguito dal Milan, a un passo dal colpaccio come testimoniato dalla celebre foto dell’attaccante con il suo procuratore Kia Joorabchian e Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan. Tutti insieme, a pranzo, in un ristorante di Rio de Janeiro. Il contesto vede il Milan lavorare in contemporanea alla cessione di Pato al Psg, ma alla fine il presidente Silvio Berlusconi dice “No” e salta anche la trattativa parallela tra Milan e City per Tevez. Affare sfumato, a un centimetro dal traguardo. Galliani ci riprova così un anno dopo, ma è tardi: Tevez ha già trovato l’accordo con la Juve e si prepara all’avventura in bianconero. La stessa che potrebbe vivere Zirkzee, Red Devils permettendo.
(Adnkronos) - "Il numero delle celebrazioni è in lieve calo, ma la nostra realtà racconta una storia diversa. Nel B2C, presso Atelier Signore abbiamo osservato un andamento stabile per numero di vendite, ma con un aumento dello scontrino medio. Il fenomeno è legato a un cambiamento nelle abitudini delle spose, che oggi scelgono più di un abito per i diversi momenti del matrimonio, puntando su look distintivi e personalizzati. L’aumento di spesa è dovuto anche al fatto che si investe, oltre che sulla scelta di più di un look, sulla qualità dei tessuti e della manifattura". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Gino Signore, ceo di Maison Signore e Atelier Signore, gruppo che opera da 40 anni con grande successo nel settore del wedding e della moda sposa made in Italy. “Per quanto riguarda il B2B - precisa Signore - la leggera flessione registrata nel 2023 è stata motivata probabilmente dall’esigenza dei nostri buyer di smaltire i magazzini accumulati durante gli anni di pandemia, quando i matrimoni erano stati sospesi. Già i primi mesi del 2024, tuttavia, hanno segnato una decisa ripresa, con una crescita significativa delle vendite sia per il nostro brand che per i rivenditori. Questo trend positivo evidenzia la rinnovata fiducia dei buyer e l’interesse verso le nostre collezioni, che continuano a distinguersi per qualità ed originalità”. Maison Signore guarda dunque al futuro con ottimismo, continuando a innovare per rispondere alle nuove esigenze delle spose e dei mercati internazionali. "Malgrado la generale diminuzione dei matrimoni in Italia - afferma Gino Signore - crediamo fermamente che il mondo bridal rappresenti ancora un settore vitale e ricco di opportunità. L’aumento delle seconde nozze e delle unioni civili è un chiaro segnale che l’amore trova nuove forme di celebrazione, aprendo la strada ad un pubblico più ampio e diversificato. Inoltre, il numero stabile di matrimoni con almeno uno sposo o con entrambi i coniugi stranieri conferma che l’Italia continua ad essere una destinazione da sogno per il wedding internazionale, un mercato che rappresenta una grande occasione per la nostra industria”. Maison Signore è infatti già da tempo impegnata in un ambizioso processo di internazionalizzazione, volto a portare la tradizione sartoriale e lo stile unico che connota le sue produzioni in mercati globali, dove il Made in Italy è sinonimo di qualità, eleganza e autenticità. “Puntiamo - aggiunge Gino Signore - a innovare nella tradizione e a guidare il cambiamento nel mondo del bridal. E' con questa visione che il Gruppo Signore ha deciso di investire nei prossimi anni nel progetto Helena, pensato per interpretare i sogni e le esigenze di un pubblico giovane e internazionale. La collezione Helena combina il know-how sartoriale e l’anima Made in Italy con una visione fresca e dinamica, riuscendo a dialogare in modo autentico con i millennials grazie ad abiti modulabili e versatili”. “Helena - spiega Camilla Elena Signore, ideatrice e direttrice creativa del marchio, entrata come terza generazione in azienda - non è solo una collezione, ma un nuovo concetto nel mondo bridal, capace di intercettare tendenze e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. La sposa Helena vive il matrimonio come un vero party glamour, caratterizzato da cambi di outfit sorprendenti, che trasformano le atmosfere e creano momenti indimenticabili. Helena non si ferma all’abito. E' un percorso completo e dinamico verso il look perfetto, che abbraccia ogni aspetto della bellezza totale: dalla cura della pelle al make-up, dal grooming agli accessori più di tendenza. Helena vuole essere un guardaroba di pezzi unici, modulabili e abbinabili tra loro, che permettono alla sposa di esprimere al massimo la propria personalità, rompendo le convenzioni e riscrivendo le regole. È una celebrazione della libertà e dello stile, pensata per una generazione che vive il matrimonio come un’esperienza da personalizzare, da vivere e da ricordare”. L’azienda, leader nella produzione artigianale di abiti da sposa, vanta numeri da record, con oltre duemila metri quadrati di showroom tra i vari atelier. Le sue collezioni nascono dalla produzione di più di duecento modelli diversi di abiti realizzati ogni anno dai laboratori interni delle sedi in Campania e in Puglia e distribuiti in Italia e nel mondo con tre flagship store in Campania, più di settanta rivenditori in Italia e altrettanti nel mondo, tra cui il tempio del bridal mondiale: Kleinfeld a New York. Maison Signore è da sempre impegnata nella tutela e nella promozione del Made in Italy. Ogni abito è corredato da un certificato di garanzia digitale personalizzato, che racconta la storia dell’abito acquistato, le caratteristiche, le ore di lavorazione, lo stile e ne garantisce l’originalità.
(Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.