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(Adnkronos) - Esce oggi 'Istanbul', il nuovo brano e video di Remo Anzovino, seconda anticipazione - dopo il fortunato inedito 'Chaplin' - del nuovo album “Atelier”, in uscita il prossimo 24 gennaio su etichetta Decca Italy e distribuzione Universal Music Italia, accompagnato da un instore tour e, a partire dalla primavera del 2025, da una tournée nelle principali città italiane (VIDEO). Se Istanbul è il crocevia tra Oriente e Occidente, allo stesso modo in questo brano cade ogni confine culturale, ogni steccato musicale e il pianoforte diventa contenitore dei suoni del mondo. "Volevo da tempo usare la mia voce come puro suono da fondere al pianoforte, senza alcun testo", spiega Remo Anzovino. E aggiunge: "Volevo da tempo usare il mio stesso corpo per suggerire una idea di ritmo, di groove che dialogasse col mio strumento, senza alcun ausilio elettronico. 'Istanbul' si prestava musicalmente a tutte queste suggestioni perché rappresenta il luogo dove Oriente e Occidente si fondono. Sono felice di avere catturato nella performance live una versione così ipnotica del pezzo che corrisponde esattamente al linguaggio che volevo esprimere". Il brano Istanbul era originariamente contenuto nell’album “Nocturne”, il primo disco internazionale di Remo Anzovino pubblicato nel 2017. Quella registrata per “Atelier” è una rinnovata versione ad alto tasso performativo e immaginativo che riesce a fare entrare chi ascolta nell’ipnosi dei minareti e di una cultura millenaria. La voce intona un affascinante arabesco-scat in raddoppio con lo strumento, il corpo diventa percussione a suggerire i ritmi di quella area geografica, dipingendo così un vero e proprio viaggio sonoro. Con questo nuovo album l’artista celebra il suo percorso ventennale: un inedito (Chaplin) e 20 dei suoi brani più significativi riarrangiati per piano solo e registrati in due irripetibili serate nello studio del grande artista Giorgio Celiberti. Da qui il titolo “Atelier”, a rimarcare il rapporto che da sempre lega Anzovino all’Arte in ogni sua espressione. Pianista e compositore tra i più originali e eclettici della musica strumentale contemporanea, Nastro d’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, Anzovino ha all’attivo ventuno album ufficiali, tra dischi in studio e colonne sonore per il cinema con oltre trenta milioni di streaming sulle principali piattaforme digitali. Si conferma uno dei compositori di punta della scena classical contemporary, oltre che uno degli autori di spicco della grande tradizione italiana nella musica da film. Il calendario dell'instore tour prevede tappe: venerdì 24 e sabato 25 gennaio all'Atelier Celiberti di Udine; martedì 28 gennaio all'Auditorium Concordia di Pordenone; giovedì 30 gennaio alla Feltrinelli Via Quattro Spade di Verona; lunedì 3 febbraio alla Feltrinelli P.zza Piemonte di Milano; martedì 4 febbraio alla Feltrinelli P.zza della Repubblica a Firenze; mercoledì 5 febbraio alla Feltrinelli di via Appia a Roma; venerdì 7 febbraio alle Feltrinelli Martiri di Napoli.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, raggiunge un altro importante traguardo in ambito tecnologico e organizzativo e ottiene la certificazione Iso 27001, lo standard internazionale che attesta l’eccellenza nella gestione della sicurezza delle informazioni. La digitalizzazione è da sempre uno dei pilastri strategici di Gruppo Cap, come dimostrano le iniziative descritte nel piano industriale 2024-2028 e nel bilancio di sostenibilità 2023. L’azienda, infatti, ha investito in tecnologie avanzate per il monitoraggio delle reti idriche e per la protezione dei dati, introducendo sistemi predittivi e dispositivi smart meter, tutti protetti da tecniche di cybersecurity avanzate, necessarie per far fronte alle crescenti minacce informatiche che coinvolgono anche il settore idrico. La certificazione Iso 27001 rappresenta, quindi, un ulteriore passo avanti nel percorso di Gruppo Cap verso una gestione digitale all’avanguardia, sicura e resiliente. Infatti, la green utility lombarda ha delineato una strategia chiara e articolata per implementare un sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni efficace e conforme alle migliori pratiche riconosciute, tra cui: l’assegnazione di ruoli e responsabilità specifici sia al personale interno che ai collaboratori esterni coinvolti in attività chiave, prevedendo un programma regolare di formazione e sensibilizzazione per il personale; il monitoraggio costante dei livelli di sicurezza presenti nell’organizzazione, applicando regole chiare per l’uso delle informazioni e degli strumenti aziendali; il continuo processo di miglioramento ed evoluzione del sistema stesso, basato su un ciclo strutturato di pianificazione, esecuzione, verifica e azione, con l’obiettivo di prevenire e contrastare potenziali minacce al patrimonio informativo aziendale.
(Adnkronos) - Integrare e promuovere la sostenibilità all’interno delle filiere, è questo l’obiettivo dell’alleanza di sistema Open-es, iniziativa promossa tre anni fa, con l’intento di riunire i più importanti player del mondo industriale, finanziario, associativo ed istituzionale al fine di supportare le imprese nel processo di crescita sulle dimensioni della sostenibilità tramite un’unica piattaforma digitale, collaborativa e gratuita. (Audio) “Open-es è un'alleanza di sistema che riunisce il mondo industriale, finanziario, associativo e istituzionale per supportare le imprese nelle sfide di sostenibilità e competitività. Lo fa attraverso una piattaforma digitale, gratuita e una serie di iniziative e servizi che aiutano le imprese ad affrontare questa sfida”, spiega Stefano Fasani, Program Manager Open-es. Oggi le imprese attive su Open-es sono più di 27mila, operanti in 66 settori differenti, e altre 100mila stanno per entrare attraverso i 30 grandi partner dell’alleanza, che si riuniscono in un board decisionale. Il tutto in rappresentanza di 100 paesi. “L'idea alla base era quella di aiutare le proprie filiere, le proprie catene del valore nel percorso di miglioramento delle performance di sostenibilità ma di non farlo attraverso iniziative chiuse solo ai propri fornitori o ai propri clienti, ma con un'iniziativa di sistema per mettere a fattor comune competenze, best practices e strumenti per semplificare questo percorso”, aggiunge Fasani. Il meccanismo è quello tipico delle filiere, ogni nodo coinvolge i propri fornitori e clienti costituendo una rete collaborativa di imprese che lavorano insieme per crescere e coniugare business con sostenibilità. Ingaggiare i propri stakeholder sui temi della sostenibilità e guidarli in un percorso di miglioramento non riguarda più solo le grandi aziende o quelle che svolgono la funzione di capo filiera, ma attrae l’interesse anche di operatori economici diversi quali banche, assicurazioni, associazioni, istituzioni e persino asset manager. L’idea di base è che solo unendo le forze tra tutti i player industriali, finanziari e istituzionali si possono raggiungere rapidamente ed efficacemente obiettivi globali come l’equilibrio tra tutela ambientale, cura sociale e crescita economica. Da qui la creazione di un’alleanza di sistema aperta, cross settoriale e senza scopo di lucro, per collaborare tra grandi realtà del sistema economico e supportare con strumenti semplici e gratuiti le realtà che più hanno bisogno di aiuto in questo percorso, le micro-piccole e medie imprese. Una community interconnessa che vede la presenza anche di attori in competizione nei rispettivi settori di business ma che intende mettere a fattor comune le competenze e far convergere in un unico spazio digitale e condiviso gli sforzi sugli obiettivi di sostenibilità, evitando burocrazia e confusione, tramite una piattaforma digitale, aperta e semplice. Da un punto di vista pratico, quando un’impresa entra in Open-es, crea la propria carta d’identità Esg, basata sugli standard di rendicontazione internazionale, e la fa evolvere progressivamente nel tempo. Può far validare la propria posizione da un certificatore terzo e ricevere una valutazione direttamente in piattaforma, un feedback immediato, su cui poter indirizzare un percorso di crescita. Le imprese possono, poi, decidere autonomamente con chi condividerla tra tutti i portatori di valore con cui l’azienda interagisce: per esempio, per il posizionamento verso i propri clienti, l’accesso a servizi finanziari o la valutazione da parte degli investitori. C’è anche un’area di collaborazione dove le imprese si confrontano tra di loro e con esperti del settore risolvendo i propri dubbi e individuando esigenze comuni. Inoltre, all’interno del marketplace (il Development Hub), possono trovare soluzioni e servizi offerti da realtà specializzate per colmare i gap individuati. “Colmo i gap, aggiorno la mia carta d'identità Esg, aggiungo delle informazioni, miglioro questo tipo di caratteristiche che vengono misurate e trovo nuove azioni da mettere in campo. È sostanzialmente un circolo virtuoso”, aggiunge Fasani. Alla formazione sono dedicati il format mensile ‘Competenze Esg’, l’iniziativa dedicata alle Pmi ‘Open-es Camp’, campus laboratoriale alla sua seconda edizione, e il progetto ‘Carta d'Identità Esg Manager’, un programma formativo e certificativo di riferimento nazionale progettato da Open-es e Federmanager in collaborazione con Esgr Società Benefit, Deloitte Climate & Sustainability Società Benefit e Federmanager Academy.