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(Adnkronos) - Sede torinese di Fratelli d'Italia assaltata a colpi di piccone. L'edificio, denunciano la vicecapogruppo di FdI Augusta Montaruli e l'assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone, "nel quartiere Barriera di Milano è stato assaltato da 4 incappucciati che, armati di picconi e piedi di porco, hanno tentato prima di forzare la serranda e, poi, non riuscendoci, hanno lanciato olio esausto e volantini minatori con la scritta 'Fratelli d'Italia primi della lista'". L'azione, sottolineano in una nota, è avvenuta a pochi minuti dall'orario di chiusura e solo fortunatamente ci sono stati feriti tra i militanti che abitualmente tengono aperta la sede di FdI in uno dei quartieri più difficili della città. Già in occasione del 25 aprile, ricordano, la sede di FdI in Barriera di Milano era stata assediata da un corteo di estrema sinistra, costringendo in quel caso i militanti a barricarsi dentro. "La spirale di violenza che ha messo nel mirino la nostra sede a Barriera di Milano è inquietante e necessita di una presa di posizione forte da parte di tutto il mondo della politica - sottolineano Montaruli e Marrone - contro l’antagonismo di estrema sinistra, che vorrebbe riportare indietro l’Italia agli anni bui del terrorismo, serve il pugno duro. Troppo spesso, in questa città, abbiamo visto invece concedere spazi ai centri sociali che fanno della violenza la loro arma. Sappiano i responsabili di questo assalto che la sede di Fratelli d’Italia in Barriera, non solo rimarrà aperta e viva ogni giorno, ma lo farà con rinnovata volontà di non lasciare la città in mano a simili soggetti che troppo spesso attirano la simpatia della sinistra che amministra, per ora, Torino”.
(Adnkronos) - "Dopo i primi cento giorni, che abbiamo raccontato nella scorsa Assemblea come il tempo delle fondamenta, questo secondo tempo è stato quello della messa a terra. Quando sono stato eletto, un anno fa, ho presentato un programma articolato in 8 punti, che abbiamo condiviso e che possiamo riassumere così: riportare fiducia, costruire una governance più ampia, riscrivere le regole della partecipazione, dare un senso alla rappresentanza, potenziare l’organizzazione, rinnovare l’identità, rafforzare il sindacato, rilanciare il nostro ruolo istituzionale. In dodici mesi, tutti questi obiettivi sono stati avviati. Alcuni compiuti, altri in corso. Tutti ben tracciati. Abbiamo allargato la squadra, introdotto un metodo (ascolto, sintesi, azione) riorganizzato le società del sistema, scelto nuove figure apicali, razionalizzato funzioni". Lo ha detto Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, nella sua relazione che ha aperto a Milano i lavori della 105ma assemblea della Federazione nazionale dei dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato. "E abbiamo dato forma e contenuto -ha spiegato- al nostro Piano Operativo 2024-2028, nato dal congresso e sviluppato attraverso il Mit Camp, con tutte le associazioni territoriali protagoniste. Un piano che si fonda su quattro direttrici forti: valorizzazione dei territori per un’associazione più vicina alle persone e ai luoghi; un nuovo patto sociale per dare centralità al lavoro, al welfare, all’equità; crescita sostenibile ed economia dei servizi, perché il terziario è, e deve essere, il motore dell’Italia; rappresentanza e governance per ridare voce agli associati e visione alla struttura". "Accanto a questi: quattro temi fondativi trasversali, affidati a gruppi di lavoro permanenti: inclusione di genere, digitalizzazione e intelligenza artificiale, formazione continua e competenze, sostenibilità e responsabilità sociale. Oltre 120 colleghi impegnati con passione. Un laboratorio vivo. Un esempio di partecipazione mai visto", ha spiegato ancora. "Accanto al Piano Operativo, abbiamo introdotto -ha continuato Ballarè- un secondo pilastro essenziale: il Programma di Giunta. Un’innovazione decisiva. Un cambiamento di passo. Per la prima volta, tutte le società e i fondi del sistema federale hanno definito obiettivi concreti, condivisi con i territori, approvati dall’Assemblea e sottoposti a verifica annuale. Un meccanismo virtuoso che trasforma la governance in azione. Governance che diventa azione. Responsabilità che diventa cultura. Trasparenza che diventa metodo. Un modello basato su responsabilità, trasparenza, restituzione. Che fa della condivisione la leva per l’efficacia". "Infine, dopo aver dato struttura alla nostra azione e strumenti alla nostra governance, abbiamo lavorato -ha spiegato ancora Ballarè- sul terzo pilastro: l’identità. Perché Manageritalia non è solo ciò che fa, ma anche e soprattutto ciò che rappresenta. E ha bisogno di parlare con una sola voce. Per questo, abbiamo avviato un importante lavoro culturale: la costruzione di 15 position paper tematici. Saranno la nostra carta d’identità pubblica, il nostro pensiero condiviso, il nostro punto di riferimento su temi chiave: fisco, lavoro, welfare, sostenibilità. Tre position paper sono già pronti. Gli altri saranno completati entro il prossimo anno. Un lavoro che ci restituisce una voce chiara. Una visione comune. Una forza nuova". "Si riparte, sì. Ma si riparte -ha spiegato ancora il presidente di Manageritalia- da un patrimonio solido, da un’identità riconosciuta, da un lavoro collettivo che vogliamo rafforzare e rilanciare. E prima di proseguire con le tante novità che stiamo introducendo, voglio ricordare che c’è uno strumento, già da anni, che racconta chi siamo, cosa facciamo, e perché lo facciamo". "Parlo del Report integrato. Un documento di grande qualità, che ci distingue nel panorama della rappresentanza. Un bilancio che restituisce agli associati una visione completa di come vengono allocate le risorse e di come queste scelte siano coerenti con la nostra missione. Unisce numeri e valori, progetti e strategia. E oggi, accanto a tutto ciò che stiamo costruendo, perché non si riparte da zero. Si riparte da ciò che funziona. Si riparte da ciò che ci rappresenta. Si riparte da ciò che ci distingue", ha concluso.
(Adnkronos) - Una rivoluzione tecnologica al servizio della sostenibilità: Gruppo Cap, green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nella Città metropolitana di Milano, presenta il nuovo sistema predittivo per la gestione della rete idrica basato sull’intelligenza artificiale. Il progetto, sviluppato nell’ambito del Pnrr per la riduzione delle perdite idriche, permetterà di pianificare con precisione gli interventi di sostituzione delle condotte più a rischio, con importanti benefici in termini ambientali, economici e operativi. Il cuore del sistema è un modello di machine learning che analizza una vasta quantità di dati, storici e in tempo reale, per stimare la probabilità di guasti sulle condotte gestite, complessivamente oltre 6.500 km di rete idrica in tutta la Città metropolitana di Milano. Tra i dati utilizzati: materiali, diametri, pressione, numero e frequenza delle riparazioni, ma anche condizioni climatiche e traffico urbano. Il sistema, chiamato 'Dss-Decision support system', è integrato con la piattaforma dati di Gruppo Cap e utilizza un’interfaccia cartografica che tematizza la rete con una scala cromatica di priorità, per supportare le decisioni di pianificazione annuale e triennale. Gli operatori possono impostare vincoli di budget, vincoli spaziali e scenari operativi per ottimizzare gli interventi sul campo, anche in ottica di efficienza logistica e contenimento dei costi. La componente di business intelligence consente inoltre di generare report dettagliati su ogni tratto di rete selezionato, evidenziando le variabili che hanno determinato la priorità di sostituzione, offrendo una visione trasparente e tracciabile delle scelte. Il nuovo Dss entrerà in funzione già a partire dai prossimi mesi, rappresentando un passo avanti fondamentale nella strategia di digitalizzazione e sostenibilità di Gruppo Cap, in linea con il proprio piano di sostenibilità. "La trasformazione digitale è il motore della nostra evoluzione verso un servizio idrico sempre più efficiente e sostenibile -afferma Michele Tessera, direttore digital hub di Gruppo Cap-. Il nostro obiettivo è passare da una gestione reattiva a una visione predittiva, sfruttando tecnologie avanzate e sistemi di analisi dei dati che ci permettono di monitorare la rete in tempo reale e ottimizzare le decisioni operative. Grazie ai fondi del Pnrr, nel 2024 abbiamo compiuto importanti passi avanti: dall’installazione di 646 misuratori di portata intelligenti alla creazione di distretti idrici su oltre 4.200 chilometri di rete in 82 Comuni. Il futuro ci vedrà sempre più impegnati nell’adozione di smart meter, nella modellazione idraulica della rete e in soluzioni digitali per la ricerca avanzata delle perdite. Innovare per noi significa migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare ogni singola goccia d’acqua". Il nuovo Dss si inserisce in una più ampia strategia digitale di Gruppo Cap, che include anche l’introduzione di un assistente virtuale intelligente per migliorare l’esperienza del cliente. Attivo sul sito aziendale e potenziato dall’Ai generativa, il chatbot è in grado di fornire risposte rapide e accurate alle principali richieste, dalla voltura all’invio delle letture, con un tasso di precisione che si avvicina al 98%. Basato su tecnologia Microsoft Azure e alimentato dai documenti ufficiali dell’azienda, il sistema migliora la qualità del servizio e riduce i tempi d’attesa. Entro la fine del 2025, l’assistente sarà ulteriormente potenziato per guidare gli utenti nella compilazione delle pratiche online, mentre moduli di Ai generativa dedicati al personale di Cap verranno implementati nei software gestionali per semplificare ulteriormente i flussi informativi interni e l’analisi dei documenti.