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(Adnkronos) - Con Moby si naviga nel migliore dei modi. Ovviamente, come sempre, nel senso letterale della parola, con il network di rotte più completo, gli orari più comodi, i migliori servizi di bordo, l’attenzione alle famiglie e tutto ciò che ha fatto diventare la compagnia della Balena Blu la più amata dalle famiglie italiane. Ma, da quest’anno, la navigazione è anche quella in rete, grazie al wi fi free sulle navi, a partire da Moby Fantasy, Moby Legacy, Moby Aki e Moby Wonder. Un nuovo servizio che permetterà ai passeggeri di restare connessi alla rete anche in mezzo al mare. La tecnologia e l’innovazione sono al centro del lavoro di Moby, tanto che le due ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy in servizio tutto l’anno sulla rotta fra Livorno e Olbia e viceversa non sono solo i due traghetti più grandi del Mediterraneo, ma anche i più innovativi in ogni campo, dalla progettazione che permette tempi di imbarco e sbarco ridotti grazie ai nuovi portelloni, alla sostenibilità ecologica con la possibilità di alimentazione a Gnl e di connessione alla rete elettrica in porto, con riduzione delle emissioni. Ma le novità non si fermano qui ed arrivano anche in tavola. Perché Fantasy e Legacy hanno un intero ponte dedicato alla ristorazione, con proposte gastronomiche di tutti i tipi, dal ristorante gourmet al grill con la possibilità di scegliere il proprio taglio di carne preferito, dalla pasta fresca alla pizzeria, tutto sempre cucinato a vista, con la traversata che diventa una sorta di show cooking galleggiante, sempre ispirato a freschezza, leggerezza e stagionalità. E tutto questo su Moby Fantasy diventa anche “tecnologico”: alle casse elettroniche, che permettono di snellire i flussi dei passeggeri sommandosi ai punti di pagamento fisici, si aggiungono ora anche i piccoli robot che portano in tavola e sbarazzano i tavoli, simpaticissimi compagni di viaggio – anche nel senso letterale della parola – che collaborano con il personale, non sostituendolo, esattamente come accade alle casse, ma coadiuvandolo per dare un servizio sempre migliore ai passeggeri. Insomma, i piccoli robot non sostituiscono in alcun modo il lavoro umano, ma aiutano il personale in alcune incombenze, alleggerendone i carichi di lavoro. Veri e propri amici a bordo. Del resto è proprio “Amico” il nome della nuova linea di robot collaborativo professionale, che nasce dalla sinergia tra Zucchetti Centro Sistemi, realtà italiana all’avanguardia nella tecnologia applicata con competenze che spaziano dal software alla robotica, dall’automazione industriale alle energie rinnovabili, e Keeron, azienda cinese leader nello sviluppo di robot di servizio. I primi esemplari di Zcs Amico entrano ufficialmente in servizio proprio a bordo delle ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy, confermando l’impegno verso un’innovazione orientata a un sempre migliore servizio ai passeggeri e alla sostenibilità. Con Moby la rotta verso il futuro salpa ogni giorno.
(Adnkronos) - Le 'nuove frontiere' del mondo del lavoro e dell'impresa. E in ruolo dei manager verso gli scenari futuri. Questi i temi che sono stati al centro della tavola rotonda 'Sindacato dei manager e nuovo lavoro', nel corso dell'assemblea nazionale di Manageritalia tenutasi oggi a Milano. Per Marco Bentivogli, esperto di politiche industriali e lavoro, intervenuto all'evento, "la trasformazione tecnologica è una delle tre trasformazioni che hanno cambiato tutti i settori, non solo il terziario". "Non esiste settore immune dalle tre grandi transizioni che sono in corso, la tecnologica digitale, oggi dell'intelligenza artificiale, quella ambientale, climatica e quella demografica che è iper sottovalutata in Italia, ma soprattutto nell'organizzazione di imprese e del lavoro sarà veramente uno tsunami, il New York Times parla di silver tsunami italiano", ha detto. Per Chiara Bisconti, consulente aziendale ed esperta di lavoro agile, quest'ultimo "è il modo di lavorare del futuro". "Quando si parla di lavoro agile - ha chiarito - dobbiamo essere tutti consapevoli di cosa stiamo parlando perché ancora oggi c'è questa incomprensione di fondo che porta il dibattito sempre su estremi sbagliati. Il lavoro agile non è la contrapposizione del lavoro da casa al lavoro in ufficio, non c'è alcuna necessità di argomentare se è meglio la presenza rispetto al remoto". "Il lavoro agile, la legge del 2017 lo dice in modo molto chiaro, è la possibilità di riorganizzare il lavoro nello spazio e nel tempo alternando, come dice la legge, l'ufficio ad altri luoghi dove è possibile lavorare con una flessibilità nel tempo di lavoro. Il lavoro agile -ha continuato- è una rivoluzione copernicana, ha completamente cambiato il modello, il modo in cui intendiamo il lavoro e il senso che le persone danno al lavoro", ha aggiunto. E Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia, ha sottolineato che "quando fai rappresentanza devi capire chi rappresenti e questo in un certo qual modo ti indirizza sulla tua attività". "All'interno della responsabilità manageriale c'è un elemento molto ampio, con il posizionamento che stiamo facendo con Manageritalia toccheremo 15 tematiche, un ventaglio molto ampio sul quale i nostri manager hanno da poter dire", ha spiegato ancora. Simone Pizzoglio, vicepresidente Manageritalia, ha ricordato che nella "nostra idea di comunicazione strategica c'è anche l'ascolto della base, dei delegati, abbiamo 14 associazioni aderenti, siamo presenti in tutto il territorio nazionale".
(Adnkronos) - "Ci piace che con il gioco di parole di 'Plan' e 'Eat', quindi della pianificazione del mangiare, ci sia il messaggio stesso e la salvaguardia del Pianeta che è un po' il nome che risuona nell'associare queste due parole". Così Nicola Lamberti, Ceo di PlanEat, intervenendo alla conferenza stampa ‘Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat’, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato. PlanEat nasce dall'unione di "competenze informatiche, perché questo era l'ambito dove ci sentivamo forti, uniti a un'esperienza maturata da un gruppo di nostri soci che è legato al mondo della ristorazione nel tentativo di generare qualcosa di positivo per l'ambiente, il sistema e il Pianeta. Per cui la cosa più grande che potevamo abbracciare con questa idea è proprio il concetto di Pianeta". Analizzando nel dettaglio tutti i meccanismi che portano a comprare cibo in eccesso è stata sviluppata "una piattaforma che potesse mettere in maniera semplice ogni famiglia nella condizione di poter pianificare la settimana, mettendo al posto di un carrello una tabella - colazione, pranzo e cena e i giorni della settimana - e in ogni cella, al posto degli ingredienti, ciò che ci piacerebbe mangiare. Siamo noi che facciamo il calcolo al contrario degli ingredienti che servono per cucinare tutti quei piatti che si è deciso di mangiare. E coniughiamo piatti da cucinare con piatti già pronti". "Un risvolto interessante è che nella zona dove noi stiamo sperimentando questo approccio ci occupiamo anche di tutta la parte produttiva quindi laviamo, tagliamo, etichettiamo, impacchettiamo e consegniamo gli alimenti raggruppati per kit di ricetta. In questa maniera non ci dobbiamo preoccupare di avere gli ingredienti a disposizione e il tempo per poterli cucinare perché tutti quei piatti sono fattibili in poco tempo e hai la certezza di avere le istruzioni e tutti gli ingredienti necessari per cucinarli. Per cui in fase di programmazione si riesce a mangiare in maniera molto più varia, più sana, più equilibrata", spiega Lamberti.