ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Musica, emozioni e colpi di scena. L’11 settembre X Factor 2025 torna su Sky e in streaming su Now, con un’edizione che promette scintille. Si parte dalle Audition, si passa ai Bootcamp e alle Last Call per arrivare ai Live Show e alla finalissima del 4 dicembre, ancora una volta in diretta da Piazza del Plebiscito a Napoli, dopo la festa dello scorso anno. Al timone, confermata, Giorgia: presenza rassicurante, è pronta a fare da guida a chi sogna di cambiare la propria vita con una canzone. “Quello che si può fare per chi sta per salire sul palco è stargli accanto - ha detto Giorgia intervenendo alla presentazione della nuova stagione nella palestra del Liceo Artistico Boccioni di Milano, davanti a 300 studenti -. A me piace fare una battuta e sdrammatizzare. I ragazzi sanno cosa vogliono e salgono sul palco già centrati, anche i giudici sono bravi a farli sentire a loro agio”. La giuria 2025 conferma la formazione dell’anno scorso: Achille Lauro, Jake La Furia e Paola Iezzi con Francesco Gabbani come new entry. Per il cantautore, polistrumentista e artista multiplatino, firma delle canzoni per icone come Mina, Adriano Celentano e Ornella Vanoni, è la prima volta in un talent: “Io cerco una cosa molto semplice, che sta alla base di una carriera artista, e cioè l’autenticità. Gli altri giudici mi hanno accolto molto bene. Sono fortunato, perché il gruppo è molto gentile umanamente al di là delle competenze professionali, mi sento accettato e c’è un bel clima. Per me si tratta di un’esperienza bellissima e nuova. All’inizio ero preoccupato ma vorrò trasmettere che sono i no che mi hanno fatto male in passato a fare bene quando motivati da un perché”. Paola Iezzi ci mette cuore e generosità e ricorda gli anni del liceo, con il suo prof Roberto Vecchioni: “Sicuramente - ha ammesso - è un ruolo in cui mi sento a mio agio, perché sono in un momento della mia vita in cui posso mettere a disposizione quanto imparato fino a oggi”. Jake La Furia è diretto come i suoi versi: “E’ importante avere qualcuno che crede in te - ha spiegato -. Se nessuno lo fa, dico sempre di credere in sé stessi che comunque il risultato arriverà. Nel nostro ruolo di giudici è importante non imporre il proprio percorso al concorrente ma capire quale sia il talento senza snaturare quello che c’è, facendo la cosa più furba”. E poi c’è Achille Lauro, che non smette mai di provocare e motivare: “Conta molto il lavoro dei ragazzi, noi siamo solo consiglieri. Io ho preso i peggiori quest’anno - ha scherzato - i più scapestrati come da tradizione, e spero di aiutarli a fare un bel percorso. Ma di sicuro è sbagliato metterli troppo sotto la pressione della gara. Il consiglio più grande che voglio dare ai ragazzi è che il talento, secondo me, è una grande menzogna, alla quale è sbagliato credere. Secondo me è importante che ognuno trovi quello che ama fare e ci lavori tanto. Quando puoi immaginarlo puoi farlo". Il format cambia e alza l'asticella. Si parte con le tre serate di Audition, con i concorrenti che dovranno conquistare almeno tre sì per accedere alla fase successiva. Poi sarà il momento dei Bootcamp, due serate ad alta tensione e dal meccanismo totalmente modificato: i giudici, che saranno ancora tutti e quattro al tavolo insieme, ascolteranno nuovamente i concorrenti selezionati al primo step e, per farli avanzare, da quest'anno dovranno trovare un accordo unanime. Niente maggioranze: solo quattro sì netti potranno aprire le porte del turno successivo; se l’accordo non si trova, si apre la possibilità di confronti, decisioni in standby e colpi di scena. In più ogni giudice, anche all’ultimo, può decidere di giocarsi la carta dell’X Pass per cambiare il destino di un concorrente e portarlo con sé: indipendentemente dall’esito del giudizio al tavolo, con l’X Pass il concorrente sarà sicuro di accedere al livello successivo e di poterlo fare nella squadra di quello stesso giudice. Gli artisti che avranno ricevuto i quattro giudizi favorevoli oppure l’X Pass arriveranno quindi allo step decisivo delle Last Call, l’ultima e la più dura delle fasi prima dei Live. Anche qui il meccanismo cambierà completamente, e torneranno per questo step le iconiche sedie e gli switch, fino all’ultimo posto disponibile. Dal 23 ottobre, le squadre definitive si sfideranno ai Live Show al Teatro Repower di Milano, manche dopo manche, fino alla proclamazione del vincitore. La presentazione ufficiale si è svolta nella palestra del Liceo Artistico Boccioni di Milano, davanti a 300 studenti. Un dialogo schietto e diretto. Gabbani ha ricordato le parole di Ornella Vanoni: “Lei mi ha consigliato e ha ricalcato un pensiero che ho e cioè quello di indirizzare i ragazzi che hanno questo sogno a pensare di non fare musica per diventare famosi ma diventare famosi perché hanno sempre fatto musica”. Anche Jake non ha risparmiato consigli: “Io non ho studiato e farete lo stesso vi pentirete di non averlo fatto. Conoscere e sapere e avere un pensiero proprio è l’unico modo di essere liberi”. Quanto a Manuel Agnelli, la cui sedia in giuria è stata presa da Francesco Gabbani, "non è stato un addio doloroso ma una scelta di Manuel - ha rimarcato Jake La Furia - ha fatto sei edizioni, vincendo quella del ritorno ma magari tornerà. Manuel è come Mourinho e si è ritirato imbattuto dopo il triplete con l’Inter”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i vertici di Sky e Fremantle. "E’ una delle gemme della nostra corona - ha spiegato Giuseppe De Bellis, executive vice president Sport, News and Entertainment di Sky -. Veniamo da una stagione eccellente, la migliore delle ultime quattro e siamo contenti di avere la conferma di poter fare la nostra finale a Napoli". La corsa è iniziata. E X Factor, come dice il claim scelto quest’anno, si prepara ad accendere il talento.
(Adnkronos) - Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager, è da sempre impegnato nella ricerca sui temi della cultura manageriale d’impresa, e nella promozione dello sviluppo sostenibile e inclusivo, anche per favorire la crescita di nuove generazioni di manager. Nell’ambito di questo impegno, ha istituito il Premio Giuseppe Taliercio, con l’obiettivo di promuovere tra i giovani il ricordo della figura e dei valori del manager a cui la Fondazione è intitolata, e per sostenere la ricerca sulle grandi trasformazioni che interesseranno l’economia e l’imprenditorialità. Il Premio, giunto quest’anno alla quinta edizione, prevede l’assegnazione di tre premi (ciascuno del valore di 3 mila euro) per tesi di laurea magistrale sul ruolo del management e della formazione manageriale e si rivolge a laureati di età inferiore o uguale a 29 anni che abbiano discusso, tra il 02.10.2024 e il 31/10/2025, presso qualsiasi ateneo italiano, una tesi per il conseguimento di una Laurea magistrale, con una votazione non inferiore a 105/110. Il titolo dovrà essere conseguito, entro la data di presentazione delle candidature, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: economia, sociologia, giurisprudenza, scienze politiche, psicologia, scienze della formazione, ingegneria, statistica, marketing, comunicazione. “Il Premio conferma l’impegno del Fondo nel promuovere la cultura manageriale d’impresa come elemento imprescindibile di crescita per il Paese, trasmettendo, al tempo stesso, l’eredità di Giuseppe Taliercio alle nuove generazioni di manager –spiega il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - a conferma di quanto sia importante, per il nostro Paese, investire in competenze per avere dirigenti competenti, responsabili e capaci di innovare”. Le tesi dovranno avere per oggetto le competenze manageriali e il ruolo del management in una o più delle seguenti macroaree tematiche relative alla gestione d’impresa, per le quali si indicano, a titolo esemplificativo, alcune possibili declinazioni di contenuto.Innovazione e transizione digitale: transizione digitale: management e gestione delle tecnologie emergenti (ia, iot, blockchain, ...); applicazione dei principi di gestione agile e lean nelle aziende; gestione dati e sicurezza: big data e analisi dei dati, cybersecurity. Leadership, cambiamento e governance: leadership in tempi di crisi e strategie di resilienza organizzativa; gestione del cambiamento; governance ed etica: buone pratiche di governance; trasparenza e accountability. Sostenibilità, benessere organizzativo e hr: sostenibilità ambientale, sociale ed economica e csr: modelli di business responsabile; esg e reportistica non finanziaria; benessere organizzativo, strategie e approcci; smart working e lavoro agile; d&i, strategie e buone pratiche; formazione manageriale e hr, nuove tecniche formative e knowledge management, talent attraction e retention. Finanza, marketing e comunicazione: gestione finanziaria e rapporti con gli intermediari finanziari, fintech e finanza sostenibile, fusioni e acquisizioni per le pmi, normative internazionali, export e dogane; marketing digitale e omnicanale, social e new media, brand management e reputazione aziendale. Sarà possibile candidarsi da oggi 3 settembre al 31 ottobre 2025 seguendo le informazioni sulle modalità di partecipazione indicate nel Regolamento. Gli esiti della selezione, con l'individuazione dei vincitori e l'assegnazione dei premi, verranno pubblicati sul sito www.fondirigenti.it entro il mese di dicembre 2025. Tutte le informazioni sul Premio sono a disposizione nella pagina dedicata sul sito di Fondirigenti.
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".