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(Adnkronos) - Tony Effe non sarà solo sul palco del Palaeur a Roma il giorno di Capodanno. A rivelarlo sui social è stato lo stesso trapper: "Non sarò solo sul palco. Sarà una vera e propria festa", ha scritto Tony, all'anagrafe Nicolò Rapisarda, sulle storie di Instagram. E subito è partita la caccia ai possibili ospiti. A quanto apprende l'Adnkronos, in pole position tra le possibili guest star della serata ci sarebbero proprio Mahmood e Mara Sattei, cioè i due artisti che si sarebbero dovuti esibire il 31 dicembre con il rapper al Circo Massimo e che si sono poi sfilati dall'evento dopo lo stop del Comune alla partecipazione di Tony Effe. Il Codacons ha inviato una diffida urgente al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Ministero dell’economia affinché sia ritirata l’autorizzazione concessa per il concerto di Capodanno di Tony Effe. Roma Capitale e il Mef, infatti, hanno partecipazioni rispettivamente al 10% e al 90% nella società Eur Spa che gestisce il Palaeur. "Il sindaco Gualtieri apre gli occhi per la piazza del Circo Massimo e giustamente esclude dal concerto canzoni che rappresentano una violenza contro le donne, ma gli stessi occhi li chiude se la violenza viene portata in un’altra struttura pubblica gestita dal Comune - afferma il presidente Carlo Rienzi - Una inaccettabile ipocrisia contro la quale abbiamo dovuto oggi diffidare lo stesso sindaco e il Ministero, affinché non siano usati due pesi e due misure su un tema così delicato come quello della violenza sulle donne".
(Adnkronos) - Una serata ricca di emozioni e riflessioni si è svolta ieri presso l'Auditorium Anica di Roma, dove la Fondazione Fondirigenti ha reso omaggio a Giuseppe Taliercio, figura simbolo di integrità morale e leadership etica, dirigente Montedison, sequestrato e ucciso nel 1981 durante gli anni di piombo. L'evento ha avuto due momenti principali: la proiezione del film e la cerimonia di assegnazione dei premi di laurea, entrambi dedicati a celebrare la memoria del manager e promuovere la crescita delle nuove generazioni. La serata è stata aperta dalla proiezione del film 'Giuseppe Taliercio – Il Delitto Perduto', diretto da Mario Chiavalin. Il film ha offerto uno sguardo profondo e toccante sulla figura di Taliercio, fornendo numerosi spunti per il confronto svoltosi al termine della proiezione tra il regista, Cesare Taliercio e Marco Bodini, presidente di Fondirigenti. “Raccontare questa storia è stato un viaggio intenso, non solo attraverso la memoria di un uomo straordinario, ma anche nel cuore di una comunità che ha ancora molto da imparare dal suo esempio”, ha dichiarato il regista. Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe, ha arricchito la serata con un toccante ricordo personale: “Penso che mio padre rappresenti un modello di integrità che trascende il suo tempo. La sua storia è un monito, ma soprattutto un'ispirazione concreta, soprattutto oggi, per le giovani generazioni”. Nel suo intervento, Marco Bodini ha sottolineato: “Ricordare Giuseppe Taliercio significa riaffermare l'importanza di valori come trasparenza, responsabilità e coraggio civile. Principi fondamentali, soprattutto per i dirigenti, da trasmettere ai nostri giovani, per costruire insieme una società migliore”. Momento centrale dell’evento, l'assegnazione del Premio Taliercio 2024, un riconoscimento promosso dalla Fondazione in occasione dei quaranta anni dalla morte , giunto alla quarta edizione, e dedicato a giovani studenti distintisi nella ricerca accademica sul management. Quest’anno, la fase finale del concorso ha visto la partecipazione di settanta candidati provenienti da università pubbliche e private di tutt’Italia e ha premiato tre talenti femminili: Giulia Cosenza, laureata in economia e management all’università La Sapienza di Roma, con una tesi sull’Intrapreneurship; Camilla Presutti, laureata in economia e management alla Luiss G. Carli, con una tesi su Mergers & Acquisitions e cultura organizzativa; Sofia Ruello, laureata in innovazione, imprenditorialità e turismo all’Università di Messina, con una tesi sull’etica nel management dell’Intelligenza Artificiale. Le tesi vincitrici, insieme a una selezione delle migliori proposte, saranno liberamente accessibili su Oil - open innovation library di Fondirigenti (www.fondirigenti.it). Il direttore generale di Fondirigenti, Massimo Sabatini, ha concluso i lavori con un invito a guardare avanti: “L’esempio di Giuseppe Taliercio ci ricorda che il futuro si costruisce con scelte coraggiose, che sappiano fare tesoro del passato e guardare con fiducia e determinazione al domani. Mantenendo viva la memoria, e favorendo la managerializzazione del Paese, la Fondazione Fondirigenti è al fianco di tutti coloro che vogliono impegnarsi nella costruzione di un futuro basato su etica e responsabilità”.
(Adnkronos) - Ogni acquisto o vendita di usato su Subito consente mediamente un risparmio potenziale di 28 kg di CO2 non immessi nell'atmosfera, pari alla quantità di anidride carbonica che un albero assorbe in un anno. Grazie al partner Vaayu, Subito è tornato a quantificare l’impatto ambientale dell’attività di compravendita sulla piattaforma, andando inoltre a perfezionare la metodologia di calcolo delle emissioni potenzialmente evitate dall'acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica. Questo nuovo approccio ha l’obiettivo di rendere ancora più accurato e trasparente il calcolo delle emissioni, affiancando al metodo Lca una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey per indagare i comportamenti degli utenti in termini di trasporto e imballaggio. Grazie alla nuova metodologia, Subito per la prima volta è riuscita a stimare l’impatto medio potenziale di una ‘compravendita tipo’ in piattaforma. “Il 60% degli italiani ha dichiarato di aver fatto acquisti second hand, allungando così la vita di un bene e riducendo la necessità di acquistare oggetti di nuova produzione - ha dichiarato Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito - Crediamo che il movimento verso un futuro più sostenibile passi anche attraverso iniziative concrete, che hanno al centro il potere delle persone: comprare e vendere oggetti usati è un gesto semplice, alla portata di tutti e che aiuta, allungando la vita dei prodotti, a contribuire a un'economia più circolare”. Chi sceglie l’economia dell’usato, infatti, da una parte regala una seconda vita alle cose, riducendo la produzione di rifiuti, dall’altra evita potenzialmente le emissioni di CO2 e i costi ambientali della produzione di un bene nuovo (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Questo emerge anche da una survey che Subito ha sottoposto ai suoi utenti e dalla quale si evidenzia come nella maggior parte dei casi (52%) l’usato sostituisca l’acquisto del corrispettivo bene nuovo, percentuale che cresce ancora di più nel caso di beni come quelli della categoria Elettronica (55%). Per la prima volta, sempre attraverso la survey sottoposta agli utenti della piattaforma, è stato indagato anche il comportamento dei consumatori rispetto alle azioni che completano la compravendita e che contribuiscono a determinarne l’impatto, ovvero trasporto e imballaggio. Dalle risposte emerge che entrambe le azioni hanno un impatto ridotto sull’ambiente perché quando si compra o vende un bene pre-loved, l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre rispetto al trasporto l’80% degli utenti preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona prediligendo l’utilizzo di mezzi pubblici o spostandosi a piedi ottimizzando così il tragitto anche per fare altro e, di questi, il 63% dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio e il 30% di riutilizzare un packaging già usato in precedenza.