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(Adnkronos) - "E' un'iniziativa mirata e coerente con il nostro modo di operare: non si tratta di creare nuovi programmi, ma di rafforzare e sostenere quelli pubblici già in atto. I risultati clinici presentati nell'ambito di questo progetto" Care for caring 2.0 "dimostrano quanto sia importante accompagnare le comunità nel percorso della prevenzione, promuovere la cultura della salute, la formazione e la creazione di modelli positivi. Tutto ciò produce effetti concreti e significativi sulla popolazione". Sono le parole di Francesca Patarnello, vice president Market access & government affairs di AstraZeneca Italia, intervenendo alla Scuola superiore di Polizia di Roma per la presentazione dei risultati della seconda edizione della campagna di sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno, di cui la farmaceutica è main sponsor. "La Polizia di Stato rappresenta per noi due elementi fondamentali - spiega Patarnello - le donne, con il loro ruolo centrale nella società e nel mondo del lavoro, e la Polizia stessa che, per definizione, è un corpo generoso, sempre al servizio e a supporto di tutti noi. Il ruolo delle donne della Polizia di Stato con la loro divisa e il loro esempio - aggiunge - è particolarmente prezioso: possono essere un modello positivo per tutti, incoraggiando altre donne e uomini a prendersi cura della propria salute, utilizzare le risorse già disponibili e prevenire malattie che, se trascurate, possono avere conseguenze gravi". Per Patarnello, iniziative come queste ispirano anche le istituzioni. "Il Governo ha deciso di incrementare le risorse destinate ai programmi di prevenzione, in particolare a quelli rivolti al tumore al seno. Nella legge di Bilancio - sottolinea - sono infatti previste ulteriori risorse che permetteranno di estendere le attività di prevenzione anche alle fasce della popolazione finora non coperte. E' importante ricordare - aggiunge - che anche tra le donne che hanno accesso ai programmi di prevenzione molte non vi partecipano ancora. Le cause sono diverse: alcune sono legate a condizioni di svantaggio o difficoltà di accesso ai servizi sanitari, altre sono di natura culturale. I risultati di questa edizione" della campagna "confermano quanto sia utile dimostrare che si può e si deve fare di più".
(Adnkronos) - È stato firmato oggi un Protocollo d’intesa tra il Cnel e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’accordo - sottoscritto dal presidente del Cnel, Renato Brunetta, e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza, Antonello Aurigemma - consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonché gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri. La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione Cnel sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni. “Questo accordo - ha dichiarato il presidente del Cnel, Renato Brunetta - assume per noi un grande significato, perché si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal Cnel sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicino alle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”. “Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono - ha dichiarato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza - una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perché il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”. Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento 'Salute, imprese e lavoro', promosso dal Cnel in collaborazione con la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Cnel, Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri Cnel Fiovo Bitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
(Adnkronos) - Sono state due giornate di grande partecipazione e sensibilizzazione quelle del 18 e 19 ottobre all’Oriocenter di Bergamo, dove i volontari di Aido Provinciale Bergamo, supportata da Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, con il progetto internazionale “Ogni Lattina Vale”, hanno dato vita a una raccolta speciale di lattine in alluminio. L’iniziativa ha voluto celebrare i 50 anni di Aido Bergamo, unendo l’impegno per la promozione della donazione di organi e tessuti con la diffusione della cultura del riciclo e della sostenibilità. La collaborazione tra Cial e Aido Bergamo testimonia come realtà diverse possano trovare punti di contatto importanti, dando vita a progetti dal forte valore sociale e ambientale. Da un lato la missione di Aido, nata proprio a Bergamo nel 1971 e cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nazionale, dall’altro il progetto “Ogni Lattina Vale”, promosso in Italia da Cial e attivo oggi in 16 Paesi europei oltre che in Brasile, Stati Uniti ed Emirati Arabi, con l’obiettivo di avvicinarsi al 100% di raccolta delle lattine anche fuori casa. Presso lo stand informativo Aido all’interno del centro commerciale, i cittadini hanno potuto portare le proprie lattine usate e scoprire da vicino i benefici del riciclo, oltre a visitare un originale manufatto realizzato interamente con lattine riciclate. “Ogni Lattina Vale” ha accompagnato questa ricorrenza speciale sottolineando che ogni lattina riciclata è un gesto che fa bene all’ambiente, proprio come ogni adesione ad Aido rappresenta un dono che può salvare vite umane. Da oltre trent’anni, la raccolta delle lattine in alluminio rappresenta per Aido Bergamo una tradizione virtuosa, portata avanti da gruppi locali, oratori, comunità e volontari. Un impegno che unisce educazione ambientale e solidarietà concreta: in Italia, il riciclo degli imballaggi in alluminio ha raggiunto un tasso del 68,2% nel 2024, con oltre 442.000 tonnellate di CO₂ evitate rispetto alla produzione primaria. Nel solo territorio bergamasco, l’iniziativa ha portato alla raccolta di 2,5 tonnellate di lattine in alluminio, raggiungendo in totale circa 40 tonnellate raccolte negli anni, trasformando un gesto semplice in un esempio concreto di partecipazione e cittadinanza attiva. “Negli ultimi anni, grazie alla raccolta lattine, Aido Bergamo ha potuto unire due forme di dono: quello che restituisce vita e quello che tutela l’ambiente” – racconta Everardo Cividini, Presidente del gruppo Aido di Grassobbio (BG) – “Ogni sacco di lattine consegnato è frutto del lavoro di decine di volontari, famiglie, oratori e comunità locali che da anni credono nella forza di un gesto semplice. La nostra speranza è che queste azioni continuino a coinvolgere sempre più persone, perché solo insieme possiamo costruire una cultura del dono davvero completa”. “Siamo orgogliosi di aver affiancato Aido Bergamo in un’iniziativa così importante – commenta Stefano Stellini, Direttore Generale di Cial.“Questa collaborazione dimostra come sia possibile creare sinergie capaci di moltiplicare i risultati: da un lato rafforzando la cultura del riciclo con ‘Ogni Lattina Vale’, dall’altro sostenendo il messaggio di solidarietà promosso da Aido. È proprio dall’incontro tra realtà diverse che nascono esempi concreti di comunità sempre più responsabili e attente al futuro.”