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(Adnkronos) - Adriano Panatta parla dell'Italia in Coppa Davis. A poche ore dalla semifinale contro il Belgio, in programma oggi, venerdì 21 novembre, l'ex tennista azzurro è tornato a soffermarsi sui no di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti alo torneo tennistico per Nazionali, a cui l'Italia, soprattutto grazie a Sinner, arrivava da bicampione in carica: "Noi siamo una squadra forte anche senza Sinner e Musetti, ma con loro probabilmente saremmo stati imbattibili", ha detto a margine di un evento di padel a Treviso. "Le altre squadre non sono ingiocabili", ha spiegato Panatta, "Berrettini e Cobolli hanno giocato alla grande contro l'Austria, e abbiamo anche un ottimo doppio". Già nelle scorse settimane l'ex tennista aveva criticato fortemente la scelta di Sinner. "Io alla Davis non avrei mai rinunciato, e se qualcuno della squadra l’avesse fatto, sarebbero stati i compagni e il capitano, prima ancora della federazione, a chiedere spiegazioni nel modo più duro possibile. Ma non è mai successo", aveva scritto Panatta in un intervento sul 'Corriere della Sera', premettendo che "ci sono situazioni in cui mi sento un dinosauro parlante, e commentare la decisione di Jannik Sinner di non giocare la Final Eight di Coppa Davis è una di queste". "A me e a Paolo (Bertolucci), a Corrado (Barazzutti) e Tonino (Zugarelli), e prima di noi a Pietrangeli e a tutti gli altri, non sarebbe nemmeno passato per la mente", ha detto riferendosi ai protagonisti del trionfo azzurro del 1976. "Ma la Davis era al centro dei nostri programmi, le altre scelte ruotavano intorno a essa. Oggi non è più così. Posso dire a Sinner che mi dispiace, che fossi stato in lui uno sforzo l’avrei fatto, che sarebbe stato utile anche per tirarsi fuori dalle polemiche che di sicuro prenderanno fuoco. Ma posso dargli torto quando viene a dirci che l’unica priorità è cominciare bene il 2026 e che una settimana di riposo o di lavoro, alla fine, fa la differenza?". Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, i due migliori tennisti, ranking alla mano, dell'Italia hanno dato forfait per motivi diversi, rinunciando alla chiamata della Nazionale e chiamando su di sé, soprattutto Sinner, critiche, proprio come quelle di Panatta, e polemiche. A spiegare i motivi della sua decisione ci aveva pensato lo stesso Sinner, in un'intervista a SkySport: "L'importante è partire bene nel 2026 con l'Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. E' stata una scelta difficile rinunciare alle Finals di Coppa Davis, di sicuro il fatto di averla vinta già due volte ha avuto un suo peso". La decisione di Lorenzo Musetti invece è arrivata alla fine delle Atp Finals di Torino: "Vista la mia condizione fisica e la mia situazione fuori dal campo, anche familiare (è in arrivo il suo secondo figlio, ndr), ho parlato con Volandri e non giocherò la Coppa Davis. C’è dispiacere, purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”, aveva spiegato Musetti in conferenza stampa.
(Adnkronos) - Con circa 3.000 partecipanti nel corso delle tre giornate, 400 speaker, due giornate di sessioni oltre 20 ore di diretta streaming, si è conclusa la XVIII edizione del Forum Hr 'People & Culture'. La seconda giornata è stata caratterizzata dal passaggio dai dati alle persone, dalla tecnologia alla cura, agli aspetti che consentono alle organizzazioni di prendersi cura di collaboratori e collaboratrici, di team diversi per provenienza, cultura, età anagrafica e non solo e che quindi richiedono approcci manageriali innovativi. Una giornata che ha dunque messo al centro tematiche quali il benessere organizzativo e il sostegno psicologico alle persone; le nuove forme digitali di erogazione dei benefit aziendali; il ruolo del People Management nell’indirizzare le aziende verso la sostenibilità; senza dimenticare le questioni legate alla diversity, equity & inclusion, oggi al centro di nuove sfide e difficoltà a livello globale. Proprio 'Dai dati alle persone: ridefinire e guidare il futuro del welfare aziendale' è stato il titolo del Talk Show di apertura, che ha visto l’intervento di Romina Chirichilli (direttore People & Sustainability / Open Fiber), Sara Lupi (vp Hr Global Support Functions and Southern Europe / Beiersdorf), Anna Maria Mazzini (Marketing & Product Director / Pluxee Italia) e Selene Santacaterina (People & Organization Director / Amadori). Tra i momenti più importanti, il Main Keynote Speech dal titolo 'Le nuove regole dell’engagement: otto profili per capire il nuovo rapporto tra persone e lavoro', a cura del Main Partner Pluxee Italia, con l’intervento di Tommaso Palermo (Managing Director) e Anna Maria Mazzini (Marketing & Product Director). “Parlare di engagement nei contesti aziendali attuali è particolarmente interessante, sia per gli spunti che offre sia per le sfide che le organizzazioni sono chiamate ad affrontare. Oggi al Forum Hr 'People & Culture' abbiamo introdotto il concetto di ‘Engagement consapevole’, un nuovo modo di vivere il lavoro come elemento chiave di un’equazione più ampia che comprende vita personale, professionale e interessi collettivi. Una prospettiva positiva, che valorizza la reciprocità tra azienda e persone e favorisce una relazione basata su fiducia, ascolto e partecipazione condivisa”, ha dichiarato a margine dell’evento Anna Maria Mazzini, Marketing and Product Director di Pluxee Italia, azienda leader nei benefit aziendali e nell’engagement dei dipendenti. Molti altri momenti di interesse su tre sale, a cui si aggiunge la novità di quest’anno: l’International Hub, presso Iulm Studios, con interventi di People & Culture Director di aziende internazionali per analizzare i principali trend globali, sulla gestione dei talenti, la cura delle persone, l’impatto delle nuove tecnologie sul People Management, le trasformazioni e le sfide della diversity, equity & inclusion. Quindi il vero welfare, è stato il messaggio, non coincide con l’aggiunta di nuovi benefit, ma con la capacità delle aziende di generare condizioni di benessere reale: ascolto, stabilità, equità e qualità del lavoro quotidiano. Una responsabilità che deve essere trasversale, con le grandi imprese chiamate a dare l’esempio affinché anche le piccole possano adottare modelli sostenibili e credibili di cura organizzativi. L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione dei Main Partner Indeed e Pluxee Italia; del Main Media Partner Adnkronos; degli Official Partner Adequat, B2You Altroconsumo, Babbel for Business, Busuu, Carol, Cornerstone OnDemand, CVing, Gility, Howay, Jointly, nCore HR, Salesforce, Remote, Unobravo, XMetaReal, WellMakers by BNP Paribas; dei Content Partner Adp, Alveria, Axerta, Blue Health Center, British Council, Consecution Group, Corporate Benefits, Digit’Ed, Digital Attitude, Edenred Italia, Elty (DaVinci Salute), Eudaimon, GoodHabitz, HumanX (Selexi), Initial (Rentokil Initial), iSapiens, Klaaryo, Liane – LianeCare, Partner & Partners Holding Group, Qipo, Scs Consulting, Six Seconds Italia, Skillvue, Vitality+, Walà e Welfare Nest; dei Forum Partner 6Unico!, Asterys, Awair, AssessFirst, Bonoos, Certiquality, Cesop HR Consulting Company, Competence, Dicto AI, goFluent, Jobify, Kekyjob, La Luna del Grano, Ldp Automation, Percinque, Pipeline, PlanEat, ProfessionAI, Radical Hr, Risorse Professional, Sales Line, Simundia, Skillsincloud, Sli, Smart Info, Syllog, Talentware, Telepass Business, The Appointment Consulting, Top Employers Institute, Twenix, Vip District, Volocom, Ugo, Waddi, WellDone Italia, Wellhub, WordWorks; del Communication Partner Satispay. Tutti i contributi della Main Session, Sala Phygital, Sala Workshop e International Hub saranno presto resi disponibili su www.comunicazioneitaliana.tv.
(Adnkronos) - “La sensazione è quella di un’indifferenza strisciante, una neutralità operativa e ideologica rispetto alla sostenibilità ambientale. Ci siamo chiesti da cosa derivasse e la conclusione è che molto probabilmente l’aver scisso la sostenibilità ambientale dalla sostenibilità sociale e aver inflazionato la prima ha depauperato la possibilità della maggior parte dei referenti dell’opinione pubblica di identificarsi con temi e problemi che fanno parte della vita quotidiana e che hanno a che fare con la sostenibilità sociale”. Così il Ceo di Eikon Strategic Consulting Italia Enrico Pozzi, intervenendo all’apertura della Social Sustainibility Week in corso oggi a Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i risultati della ricerca ‘Salute, benessere e sostenibilità’, presentata da Eikon in occasione dell’evento. “La sostenibilità sociale è difficile: parlare di uguaglianza, di diritti, di procedure, di norme e di policies è difficile. Sono cose complesse dalle quali le istituzioni tendono a sfuggire”, aggiunge Pozzi. “La sostenibilità sembra cedere il passo a una privatizzazione psicologica e microsociale della sostenibilità che si traduce in quell’universo psicologico e microsociale che definiamo salute, e che tendenzialmente ha a che fare con il proprio corpo. Salute come passaggio della sostenibilità a un universo dove gli attori sociali sembrano sparire”, conclude Pozzi.