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(Adnkronos) - Addio alla modella australiana Lucy Markovic. La star del talent "Australia's Next Top Model" nel 2015, che poi ha intrapreso una carriera di successo sfilando per marchi come Versace e Armani, è morta all'età di 27 anni. Da tempo la top model lottava contro una malformazione arteriovenosa, una rara patologia cerebrale. L'annuncio della scomparsa è arrivata dalla sua pagina Instagram e dall'agenzia Elite Model Management di New York che la rappresentava. "Siamo addolorati nel comunicarvi che Lucy Markovic è scomparsa dopo una coraggiosa battaglia contro una malformazione arteriovenosa cerebrale - si legge nel post sul suo profilo Instagram - Lucy era una luce splendente e aveva un incredibile senso dell'umorismo. Il suo sorriso e la sua risata potevano illuminare una stanza e avvicinarti a lei. Amava ballare, brillava davvero. Fare la modella era uno dei sogni di Lucy e siamo profondamente onorati di aver condiviso questo percorso con lei. Ha portato eleganza, forza e bellezza al suo lavoro. Ma più di questo, ha portato se stessa: il suo calore, la sua risata, la sua luce. Alla sua famiglia e ai suoi amici, sappiate che siete nelle nostre preghiere e nei nostri cuori. Piangiamo con voi e celebriamo la persona incredibile che era Lucy. Non la dimenticheremo mai. Donatella Versace è stata tra coloro che hanno reso omaggio alla Markovic. "Mi dispiace molto per Lucy. Riposa in pace, bellissima ragazza", ha scritto la stilista su Instagram. La modella Cartia Mallan ha scritto sui social: "Il cuore è a dir poco spezzato. La mia bellissima amica Lucy è purtroppo morta oggi dopo aver lottato con tutte le sue forze. Non riesco nemmeno a esprimere a parole quanto fosse gentile, radiosa e premurosa come persona. Per non parlare di quanto fosse follemente bella e talentuosa". Lucy Markovic era un'adolescente quando ha partecipato alla nona stagione di "Australia's Next Top Model", uno show basato sul format "America's Next Top Model" di Tyra Banks, nel 2015. Si è classificata seconda, perdendo in finale contro Brittany Beattie. Nella sua carriera di modella è apparsa in campagne per Versace e Victoria Beckham e in sfilate per Armani, Oscar de la Renta, Bulgari, Givenchy e Dolce & Gabbana, tra gli altri. È apparsa anche su riviste come "Marie Claire" e varie edizioni internazionali di "Vogue". La modella lo scorso mese di marzo ha rivelato su Instagram di doversi sottoporre a un intervento chirurgico per curare una malformazione arterovenosa "delle dimensioni di una pallina da golf", come riporta l'Australian Broadcasting Corporation. Il post sembra essere stato poi cancellato. Markovic aveva detto che avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico il 26 marzo, ma la data è stata poi cambiata al 2 aprile, Nel post la Markovic aveva detto di aver avuto a che fare con questa patologia per quattro anni.
(Adnkronos) - In attesa della chiusura della consultazione pubblica, prevista il prossimo 5 maggio, volta a finalizzare il decreto ministeriale sulla responsabilità estesa del produttore (Epr) nel settore tessile, Erion textiles - consorzio del sistema Erion dedicato alle aziende del settore tessile - auspica una forte centralità del ruolo dei sistemi collettivi nella filiera di gestione dei rifiuti tessili. Erion textiles, con i suoi soci, sottolinea l’importanza di un coinvolgimento attivo dei consorzi dei produttori per creare, implementare e gestire una filiera del fine vita capace di garantire efficienza, in linea con le richieste dell’Unione Europea. “Ci aspettiamo e ci auguriamo - sottolinea Raffaele Guzzon, presidente di Erion textiles - che il dm ponga al centro il ruolo dei consorzi di produttori, che finora non sono stati coinvolti nel processo di definizione normativa. E' necessario definire ruoli chiari, responsabilità finanziarie e, soprattutto, operative per quanto riguarda il modello di funzionamento dei consorzi, che devono occuparsi attivamente della raccolta e favorire iniziative nei negozi, valorizzando le attività già messe in atto dai retailer negli anni passati”. Modalità di gestione delle raccolte comunali, ritiro uno contro uno all’interno dei punti vendita, introduzione e possibilità di modulazione dell’eco-contributo per coprire i costi di gestione del fine vita e target di raccolta fissato inizialmente al 15%, questi sono alcuni dei punti chiave introdotti e fissati dal dm che è opportuno approfondire. “E' fondamentale - continua Guzzon - affinché il settore tessile possa contribuire davvero all’affermazione dell’economia circolare, che si arrivi a strategie efficaci e armonizzate in ogni Paese membro per consentire ai Produttori che operano in diversi Stati di seguire le stesse regole di raccolta e gestione dei rifiuti tessili e per promuovere efficacemente il riciclo di prodotti e materiali. Inoltre, sarà necessario allinearsi alle future regole europee per l’ecodesign senza introdurne di nuove a livello nazionale. I temi aperti sono ancora molti e noi di Erion textiles, insieme a tutti i Produttori che vorranno unirsi a noi, siamo a disposizione dei decisori istituzionali affinché possa aprirsi un tavolo di confronto con tutti coloro che saranno impattati dal nuovo decreto affinché il tessile rappresenti un’opportunità circolare”. Le aziende associate ad Erion textiles in questi giorni stanno analizzando il dm posto in consultazione per definire una posizione da portare al Mase che punti a migliorare costantemente l’efficienza e la sostenibilità del ciclo di vita dei prodotti tessili, con un focus sulle fasi del fine vita: raccolta, cernita, riutilizzo e riciclo, fino ad arrivare all’utilizzo di materiali riciclati in nuovi prodotti. Date le evoluzioni normative attese per i prossimi mesi sono numerosi i produttori di abbigliamento che hanno deciso di impegnarsi attivamente nella transizione verso un sistema tessile più sostenibile, scegliendo Erion textiles come partner di riferimento. Oltre ai soci Miroglio fashion, Save the duck, Amazon, Artsana, Essenza e Pompea, il consorzio dà il benvenuto a nuovi brand tra cui Decathlon, H&M, Kiabi e Ovs. Erion textiles è il consorzio dei produttori per i produttori ed è aperto alla partecipazione di tutti i brand del settore che intendano intraprendere insieme un percorso virtuoso per guidare e realizzare l’economia circolare di una filiera di eccellenza come quella del tessile italiano. In Erion textiles la sostenibilità passa anche attraverso attività di formazione e sensibilizzazione dei consumatori. Inoltre, il consorzio è attivo iniziative di ricerca e sviluppo e collaborazioni con università e imprese anche attraverso la partecipazione a Textiles etp, la partnership europea che prevede l’organizzazione di progetti di ricerca da avviare nel triennio 2025-2027 finanziati con 30 milioni di euro di fondi europei e 30 milioni di investimenti privati.
(Adnkronos) - Il terremoto avvenuto questa mattina in Myanmar si è verificato in "un'area altamente sismica. Nel secolo scorso ci sono state parecchie scosse di magnitudo superiore a 7: in soli 26 anni, dal 1930 al 1956, ce ne sono state 6 di magnitudo superiore a 7, quindi è un terremoto del tutto atteso in quell'area". Così all'Adnkronos il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, dopo il violentissimo sisma che ha colpito l'Asia. Si tratta di "una zona del mondo dove la placca indiana si muove verso nord-nordest sotto l'Asia e in quella zona della Burma ha una componente obliqua, sono dei terremoti che hanno una componente compressiva ma anche di movimento laterale tra le placche quello che noi chiamiamo transpressione destra". E', dunque, l'"effetto di questa convergenza obliqua tra l'India e l'Asia di circa 4 cm all'anno, velocità 10 volte più grandi di quelle che abbiamo in Italia dove la deformazione è dell'ordine dei millimetri all'anno: questo spiega perché lì ci sono terremoti molto più energetici che da noi". Il sisma di questa mattina "è di energia simile a quella dell'evento di febbraio 2023 in Turchia, difficile immaginare che non ci siano grossissimi danni e molte vittime". "Se persino a Bangkok, che si trova a parecchie centinaia di chilometri di distanza, ci sono stati crolli, dentro l'area epicentrale ci sarà sicuramente grande distruzione, molte frane e fenomeni di liquefazione (lo scuotimento del suolo che sembra solido, si liquefa e se ci sono abitazioni sopra queste collassano e ci possono essere ulteriori danni)", spiega. Non ci sono indicazioni per un rischio tsunami. "Il terremoto è avvenuto a centinaia di chilometri dalla costa, non ha rotture sul fondo mare, quindi non c'è un rischio tsunami come quello dell'Indonesia o di Tohoku, in Giappone", chiarisce. Sull'evoluzione del fenomeno nelle prossime ore, l'esperto spiega che "è avvenuto ciò che definiamo un main shock, cioè una scossa principale. Può succedere che, a volte, queste scosse principali siano accompagnate da scosse di magnitudo simile, come nel caso della Turchia, a distanza di poche ore. E' possibile. D'altronde c'è una sequenza che decade nel corso dei giorni in termini di numero di scosse di magnitudo che diventano sempre più piccole e sempre più diradate. Ma se la discesa è iniziata in maniera definitiva non lo sappiamo perché se c'è un'ulteriore recrudescenza, con un altro main shock, si riazzera l'orologio ". (di Francesca Romano)