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(Adnkronos) - Mentre per le strade di Roma si sta svolgendo la manifestazione pro Palestina, al ghetto si è svolto un flashmob davanti alla sinagoga. Si tratta, spiegano gli organizzatori all’Adnkronos, “di una riunione spontanea di varie realtà e aperta a tutti per rispondere ad alcune dichiarazioni di Elly Schlein e di altri rappresentanti del centrosinistra”. Tanti i cartelli sollevati dai manifestanti: “Bring them home now”, “Free Gaza from Hamas” e “orgogliosi di essere ebrei, italiani e sionisti”. Molte anche le bandiere dello Stato di Israele mentre un tricolore con la stella di David campeggia sulle transenne davanti al presidio. “Ci sono tante inesattezze sulla ricostruzione dei fatti in Medioriente. I dati - proseguono - vengono distribuiti da Hamas e presi come se fossero una legge. Noi siamo per la pace, per la soluzione ‘due popoli e due Stati’. Ma gli Stati arabi devono riconoscere l’esistenza di Israele, cosa che ancora oggi non avviene. Hamas, gruppo terroristico riconosciuto come tale anche dall’Ue, pretende di dire come portare avanti le trattative. Come se si desse modo di dettare le condizioni a gruppi come le Brigate Rosse o Boko Haram”. “Quando si dichiara guerra a un’altra Nazione, come è avvenuto il 7 ottobre, bisogna accettare le conseguenze. Quando gli Alleati bombardarono Dresda ci furono tanti civili tra le vittime. La colpa non è di chi fa la guerra ma di chi la provoca. Dalla Palestina non vogliono la pace: vogliono, come intonano anche nei loro cori, ‘dal mare al fiume’, dal Giordano al Mediterraneo. Quindi senza Israele. Se Hamas si arrendesse e si consegnassero i prigionieri - conclude uno degli organizzatori - tutto si fermerebbe all’istante”.
(Adnkronos) - Oltre un milione di manager rappresentati, 15 Paesi coinvolti, decine di imprese e istituzioni italiane ed europee a confronto. Si è chiusa oggi a Milano la conferenza annuale della Cec european managers, la confederazione europea dei manager, organizzata in collaborazione con Cida e Regione Lombardia. Nell’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, manager, imprese e istituzioni si sono interrogati sul ruolo strategico della leadership manageriale per una crescita sostenibile, tecnologicamente avanzata e socialmente coesa dell’Europa. Due le parole chiave: innovazione e sostenibilità, che per i dirigenti europei non possono più essere considerate strade parallele, ma parti di un’unica visione integrata. Ha aperto i lavori Marco Alparone, vicepresidente della Regione Lombardia: “Dobbiamo sostenere politiche trasversali che integrino innovazione, industria e capitale umano qualificato. Lombardia è pronta a fare la sua parte come polo dell’innovazione, ma il confronto europeo resta fondamentale per colmare i gap ancora esistenti”. Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, intervenuto con un messaggio da Roma, ha rilanciato l’impegno dei manager nel costruire valore nel tempo: “Non c’è innovazione che tenga se non è sostenibile. Oggi serve una nuova idea di impresa capace di rispondere non solo alla domanda del mercato, ma anche a quella di senso. Il nostro compito è fare da ponte tra progresso e sviluppo sociale”. A delineare le sfide europee, il messaggio del ministro per le Politiche Europee, Tommaso Foti, che ha richiamato la necessità di ridurre i costi dell’energia, accelerare sul trasferimento tecnologico e colmare il gap tra innovazione e impresa: “Il futuro dell’Europa si gioca sulla transizione ecologica e digitale. I manager devono diventare attori consapevoli e proattivi, non semplici esecutori”. “Crediamo fermamente - ha dichiarato Valter Quercioli, presidente Federmanager - che l’Europa abbia bisogno di una voce manageriale unitaria, capace non solo di contribuire al dibattito politico, ma anche di incidere concretamente sull’attuazione delle politiche all’interno delle imprese. Ci sono sei ambiti fondamentali in cui una piattaforma manageriale più forte a livello europeo è essenziale, e la Cec può rappresentare un interlocutore strutturato e affidabile per le istituzioni europee: politica industriale e autonomia strategica, governance dell’intelligenza artificiale, transizione verde e rendicontazione Esg, riforma del mercato energetico, mobilità manageriale europea, welfare contrattuale integrativo (sanità e previdenza)”. Nel corso dei lavori sono state presentate le priorità strategiche della Cec per i prossimi anni: digitalizzazione e intelligenza artificiale, innovazione per un’Europa più competitiva, leadership climatica e transizione equa, parità di genere e diversity. “Ci incontriamo a Milano non solo per condividere idee, ma per costruire una visione europea del management: più responsabile, più sostenibile, più umana”, ha dichiarato Maxime Legrand, presidente della Cec. “La sostenibilità è ormai un requisito trasversale negli ambienti di lavoro moderni, in termini sia ecologici che organizzativi. In Cec vediamo la transizione verde come un punto di forza competitivo”, ha aggiunto Torkild Justesen, segretario generale Cec. Per Silvia Pugi, vicesegretario generale Cec, il ruolo dei manager sarà decisivo per coniugare competitività, innovazione e coesione: “Per garantire produttività e crescita, l’Europa ha bisogno di più innovazione. In Cec lavoriamo affinché i manager europei siano protagonisti della trasformazione, con strumenti e competenze all’altezza delle sfide". “I manager - ha detto Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico del Comune di Milano - svolgono un ruolo decisivo nel guidare il cambiamento, traducendo la complessità in visione strategica e promuovendo una crescita equa, inclusiva e responsabile. Costruire un’Europa capace di affrontare le sfide digitali, ecologiche e sociali vuol dire restare fedeli ai valori di democrazia, giustizia e coesione”. L’evento ha confermato il ruolo della Cec come uno dei partner sociali riconosciuti dalla Commissione europea e punto di riferimento per la leadership manageriale del continente. Il percorso prosegue: prossima tappa, Bruxelles.
(Adnkronos) - "Il ragionamento che deve essere fatto e che vogliamo fare tutti è quello di un sistema, una filiera a 360 gradi, quindi da chi produce fino ad arrivare a chi consuma, che deve tutelare l'ambiente e tutelare il Pianeta". Così il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, intervenendo alla conferenza stampa ‘Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat’, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato. "Effettivamente lo spreco alimentare è all'ordine del giorno, tutti noi sprechiamo - conclude - La lotta allo spreco alimentare non deve rimanere solo motivo di convegno; l'obiettivo che dobbiamo avere, ma che deve avere soprattutto la politica, è proprio questo, quello di lavorare affinché nelle istituzioni si parli ma si lavori e si facciano cose concrete. Non è semplice, però il compito del legislatore, maggioranza e opposizione, è quello anche di fare cose non semplici, è quello magari di creare anche una coscienza tra i cittadini".