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(Adnkronos) - Nessuno scherzo per il Milan dalla nebbia di San Siro. I rossoneri vincono 3-0 contro l’Empoli, nell’anticipo della 14esima giornata di Serie A, salgono a 22 punti in classifica e fanno sorridere Fonseca. Decidono le reti di Morata e Reijnders, grande protagonista con una doppietta. Fonseca sceglie ancora Musah nel suo 4-2-3-1 e davanti non regala sorprese. Spazio a Leao, Morata e Pulisic, con il solito Reijnders a suggerire. Tribuna per Okafor, fermato dalla febbre. D’Aversa punta invece sui grandi ex: Vasquez, protagonista di un ottimo avvio di stagione, tra i pali, e Colombo e Pellegri davanti. Si inizia a ritmi bassi, poi i rossoneri prendono il sopravvento sulle fasce e al 19’ pungono con Morata. Fofana recupera sulla destra, il pallone arriva in area e Leao ci prova: la difesa respinge, ma poi il più scaltro è Morata che fa 1-0 girando in rete con il destro. I toscani reagiscono subito e provano ad affacciarsi davanti con Colombo, ma la squadra di Fonseca è ordinata, corre pochi rischi e raddoppia a un soffio dall’intervallo. Viti allontana una palla da centro area, Reijnders ringrazia, imita Morata e infila il destro all’angolino. Due a zero a fine primo tempo. Il successo infrasettimanale contro lo Slovan Bratislava riconsegna al pubblico di San Siro un gruppo ritrovato, capace di giocare e divertirsi. È così che al 70’, dopo una traversa di Maleh (primo vero pericolo per Maignan) arriva il tris di Reijnders: l’olandese chiude una bella ripartenza avviata da Fofana e trova il sesto gol stagionale battendo Vasquez con un destro rasoterra. Di fatto, la gara si chiude qui. Nel finale, Fonseca guarda al big match con l'Atalanta e si gioca tutti i cambi per evitare rischi di ogni tipo. Fuori dunque Gabbia, Musah, Fofana (a rischio squalifica), Morata e Leao e spazio a Pavlovic, Chukwueze, Loftus-Cheek, Abraham e Camarda. Stop per l'Empoli, che resta comunque a metà classifica con 16 punti. Il Milan riparte con un 3-0. E stavolta, San Siro canta.
(Adnkronos) - Dopo il Burji Kahlifa, lo Skyway del Monte Bianco, il Duomo di Siena e quello di Orvieto, le Mura Vaticane e quelle di Carcassonne e i Fori Imperiali, Acrobatica (già EdiliziAcrobatica) arriva su uno dei siti archeologici più famosi e spettacolari del mondo: Petra, in Giordania, dove - grazie a un progetto promosso e organizzato da Sela for training and protection of heritage, società no-profit con sede a Petra (Giordania) per la conservazione dei beni culturali, in collaborazione e con il sostegno di Drosos Foundation e la Provincia Autonoma di Petra – un coordinatore tecnico e un restauratore del Gruppo, hanno insegnato a dieci giovani professionisti giordani le tecniche del restauro su fune. Si tratta della seconda fase di un progetto iniziato nel mese in ottobre in Italia durante il quale il gruppo giordano ha avuto modo di approcciare la tecnica su fune con un incontro presso la sede fiorentina di Acrobatica. “In Giordania - ha spiegato Stefano Solari e Andrea Gobbi, rispettivamente coordinatore e restauratore di Acrobatica coinvolti nel progetto - abbiamo ripreso il cammino iniziato a Firenze, dove già abbiamo approfondito la teoria degli ancoraggi e dei nodi necessari per operare in sicurezza sulle funi. Abbiamo quindi ultimato la parte teorica con nozioni sul lavoro in quota e in sospensione, riprendendo l'analisi dei DPI e la vestizione. Infine, siamo passati alla pratica e, partendo dagli ancoraggi in quota, abbiamo verificato le fasi di discesa e di risalita sulle pareti esterne al monumento, spiegando anche il passaggio di frazionamento, il cambio corda e il soccorso”. Alla fine della formazione sono state effettuate le calate in autonomia, sula Tomba di Sesto Fiorentino. “Siamo davvero fieri - ha commentato Anna Marras, ceo di EdiliziAcrobatica spa - di essere stati coinvolti in questo progetto. Da sempre crediamo nel valore della formazione e della condivisione del sapere e questo nostro valore è ciò che sta alla base del nostro successo imprenditoriale e della crescita che oggi ci vede la prima realtà europea nel settore dell’edilizia su fune. Sapere di aver contributo a migliorare le capacità del team di Sela che lavora al fianco della provincia autonoma di Petra per preservare uno dei siti archeologici più straordinari della storia dell’umanità, ci riempie di orgoglio”. Maria Elena Ronza, ceo di Sela for training and protection of heritage, ha aggiunto: "Questo progetto rappresenta un passo significativo verso l'obiettivo di creare una generazione di esperti locali in grado di preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale con tecniche innovative e sostenibili. La collaborazione con Acrobatica Group e il supporto dei nostri partner è un esempio virtuoso di come formazione e tutela del patrimonio possano diventare motori di sviluppo economico e sociale per la nostra comunità. Siamo entusiasti di poter offrire ai giovani professionisti giordani l'opportunità di apprendere competenze uniche e applicarle a uno dei luoghi più iconici del mondo."
(Adnkronos) - “Con approccio interdisciplinare intendiamo un approccio al problema dei rischi naturali e antropici che incombono sulle comunità sociali, sul territorio, che combina diverse discipline. L'interdisciplinarietà è il fil rouge di questo progetto Return che è stato costruito per mettere insieme competenti su diverse discipline affinché integrassero i loro risultati scientifici con questo obiettivo comune”. Lo ha affermato Francesca Bozzano, del Dipartimento Scienze della Terra dell'Università La Sapienza di Roma, a margine dell'incontro di Bologna sul Progetto Return (Multi-Risk Science for Resilient Communities under a Changing Climate). “Nel nostro progetto le diverse discipline nei diversi gruppi tematici che si occupano di ciascuna delle tipologie di rischi naturali e antropici, hanno come obiettivo creare metodologie e procedure che puntino ad integrare insieme i prodotti che ciascuno crea”, ha concluso Bozzano.