ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il tumore più frequente in Italia è quello della mammella che fa registrare ogni anno 53mila nuove diagnosi. Per la prevenzione della neoplasia già esiste il programma di screening attraverso la mammografia biennale. Si stima che in Italia in cinque anni sono state salvate 13.660 vite grazie alla diagnosi precoce garantita dagli screening. “Merito di questo successo è da ricercare però anche nell’innovazione terapeutica in cui l’oncologia di precisione gioca un ruolo decisivo. Uno dei passi avanti importanti degli ultimi 20 anni è rappresentato dai test genomici che consentono una reale personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione di terapie inutili. Sono esami fondamentali, infatti, sono stati inseriti nell’aggiornamento dei Lea. Vengono utilizzati nel carcinoma mammario ormonoresponsivo per stabilire, dopo l’intervento chirurgico, la necessità o meno di ricorrere solo all’ormonoterapia ed evitare così l’aggiunta di altre cure più invasive per prevenire la recidiva di malattia. Uno dei test disponibili in Italia ha dimostrato di ridurre del 48% il ricorso alla chemioterapia”. Così Alessandra Fabi, Consigliere nazionale Aiom nel corso della conferenza stampa finale del 27esimo congresso nazionale dell’Associazione nazionale oncologia medica che si chiude oggi a Roma. “A livello nazionale è stato creato nel 2020 un fondo di 20 milioni di euro per l’acquisto dei test genomici per 10mila pazienti l’anno – sottolinea Fabi - Ora queste risorse sono quasi terminate e secondo più recenti studi scientifici le donne che in Italia necessitano dell’esame ammontano a 13mila l’anno. Il fondo va perciò incrementato di ulteriori 5 milioni per assicurare esami che devono rientrare stabilmente nella pratica clinica”. I test genomici sono “in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti soprattutto perché limitano l’uso di farmaci con effetti collaterali importanti, anche a lungo termine. Hanno dimostrato un’evidente capacità di orientare in positivo le scelte terapeutiche degli oncologi e di personalizzare i trattamenti anti-tumorali. Al tempo stesso favoriscono la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”, conclude.
(Adnkronos) - "La scelta di partire da Ancona è un riconoscimento all’impegno delle istituzioni marchigiane nella diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione". E' quanto ha dichiarato Piero Iacono, direttore regionale Inail Marche, in occasione della prima tappa del progetto nazionale Si.in.pre.sa.. L’iniziativa, ha spiegato, "non è solo un’esibizione: all’interno dell’unità mobile si svolgono attività concrete, con servizi alle imprese e agli assistiti, oltre a momenti di formazione rivolti a studenti, lavoratori e rappresentanti aziendali". Nelle Marche, ha ricordato Iacono, "nei primi nove mesi del 2025 si sono registrati 19 infortuni mortali, in crescita del 60% rispetto allo scorso anno, e oltre 12.000 denunce di infortunio. Sono dati che ci impongono di non abbassare mai la guardia", conclude.
(Adnkronos) - È attraverso sette Super Robot alti più di quattro metri, costruiti con scarti di produzione delle supersportive Lamborghini, che prende forma la collaborazione tra la Casa di Sant’Agata Bolognese e il Gruppo Hera, per una gestione globale, integrata e sostenibile dei rifiuti industriali. Esposti a Ecomondo 2025 tra gli stand del Gruppo Hera e società controllate (Pad. C1 - Stand 500 e 501) e l’ingresso Sud della fiera, i Super Robot protettori dell’ambiente - realizzati dalla multiutility attraverso il proprio progetto Scart, che da quasi trent’anni trasforma i rifiuti in opere d’arte - rappresentano il linguaggio simbolico scelto per presentare una visione condivisa che si articola in servizi avanzati di global waste management. L’intesa affida a Herambiente (società del Gruppo Hera e primo operatore in Italia nel settore ambiente per dotazione impiantistica e volumi trattati) la gestione fino al 2028 dell’intero ciclo dei rifiuti speciali dello stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese: circa 3.500 tonnellate annue, con una percentuale di recupero di materia arrivata all’80% nel 2024 e ulteriormente incrementabile. Il contratto, rinnovato per il triennio 2025-2028 dopo una prima assegnazione nel 2022, mira a ridurre al minimo lo smaltimento e a valorizzare gli scarti secondo criteri di efficienza, garantendo tracciabilità e sicurezza. Un aspetto particolarmente importante dell’accordo di global waste management riguarda il presidio della compliance normativa, gestita chiavi in mano da Herambiente (incluso il nuovo sistema Rentri, il Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti). Rientrano nell’accordo anche la classificazione e lo smaltimento sicuro di rifiuti obsoleti, la distruzione certificata di prototipi e componenti, la demolizione di asset non più utilizzabili e il riuso dei pallet in casse per batterie al litio. L’ottimizzazione di carichi e trasporti avrà un impatto positivo sia in termini economici sia sulle emissioni in atmosfera. La collaborazione con Herambiente si inserisce nel percorso strutturato di Automobili Lamborghini in direzione Esg, che ha già visto lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese ottenere nel 2015 la certificazione di neutralità carbonica, mantenuta negli anni nonostante il raddoppio delle superfici produttive. Un risultato frutto di una strategia integrata tra riduzione diretta delle emissioni, progetti di compensazione e investimenti in efficienza energetica. L’accordo con il Gruppo Hera rafforza questo impegno: da un lato assicura una gestione specializzata dei rifiuti orientata alla massima valorizzazione delle risorse, dall’altro contribuisce alla riduzione delle emissioni indirette legate a logistica e trattamento. Nel 2024 i rifiuti avviati a recupero da Automobili Lamborghini sono infatti cresciuti del 15%, superando l’80% dei volumi complessivi. Il Gruppo Hera rappresenta un partner pienamente allineato su questo fronte: la multiutility punta al Net Zero al 2050, con una riduzione complessiva delle emissioni climalteranti del 90% rispetto al 2019. I filoni progettuali congiunti - gestione completa dei rifiuti, rigenerazione delle risorse e progetto artistico Scart - testimoniano una visione condivisa tra i due gruppi. "La collaborazione con Automobili Lamborghini esprime al meglio il nostro modello di servizi integrati e su misura, in grado di coniugare sostenibilità e competitività. Al centro c’è la ricerca congiunta di soluzioni innovative per recuperare materiali ad alto valore aggiunto e ridurre l’impronta carbonica: un elemento distintivo del nostro approccio al global waste management, particolarmente efficace nei contesti industriali complessi come l’automotive", afferma Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente. "Per Automobili Lamborghini l’attenzione alla sostenibilità si traduce in processi e soluzioni che devono essere all’altezza degli stessi standard qualitativi delle nostre vetture - dichiara Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Automobili Lamborghini - I progetti condivisi con il Gruppo Hera nascono da una visione comune: integrare solidità industriale e innovazione ambientale in modo coerente con il nostro percorso Esg".