ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Quasi un terzo delle ragazze tra i 13 e i 15 anni teme le discriminazioni legate al genere e alla genitorialità ma, nonostante questo, non rinuncia alle proprie ambizioni. L’edizione 2025 dell'Osservatorio Genere e Stereotipi, promosso da Henkel Italia in collaborazione con Eumetra, restituisce la fotografia di una generazione che ha grandi progetti per il futuro, ma riconosce molto chiaramente il peso degli stereotipi di genere, che frenano soprattutto le ragazze. Nato nel 2022 come spazio di ascolto sull’influenza del genere nella quotidianità e nelle scelte di vita, in questi anni l’Osservatorio Genere e Stereotipi ha indagato come la visione ancora tradizionale del maschile e del femminile condizioni la ripartizione dei compiti in famiglia, le decisioni relative agli studi, al lavoro e al tempo libero. La ricerca 2025 si è concentrata in modo particolare sulla Generazione Alpha ed è stata condotta tramite questionari online su un campione di 1.840 adulti e 500 preadolescenti tra i 13 e i 15 anni, con un approfondimento qualitativo su alcuni gruppi di ragazze e ragazzi. “Nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio abbiamo visto quanto gli stereotipi di genere incidano nelle scelte delle persone e delle famiglie. Quest’anno abbiamo voluto guardare da vicino la Generazione Alpha: i dati e le testimonianze dirette che abbiamo raccolto indicano che non c’è un vero ‘dream gap’. Tanto i maschi quanto le femmine si sentono liberi di sognare in grande, ma le ragazze sanno bene che dovranno impegnarsi molto di più per essere prese sul serio e realizzare i loro progetti”, ha commentato Mara Panajia, presidente e ad di Henkel Italia. “Questi risultati - ha continuato - ci spronano a proseguire l’Osservatorio per continuare a creare cultura su questi temi, ma soprattutto a fare ancora di più e meglio come azienda perché la parità di genere diventi una realtà e non resti una promessa”. Contrariamente a molti luoghi comuni, i dati 2025 dell'Osservatorio Genere e Stereotipi rivelano che la Generazione Alpha sogna in grande: il 44% delle ragazze e il 39% e dei ragazzi fra i 13 e i 15 anni dichiara di avere progetti ambiziosi per il futuro, con il 71% delle ragazze e il 72% dei ragazzi che si sente supportato dalla famiglia nel coltivare interessi e passioni. Se il 39% delle ragazze e il 43% dei ragazzi afferma di avere la giusta determinazione per raggiungere i propri obiettivi, i maschi mostrano maggiore sicurezza nella possibilità di farcela davvero. Il 78% dei ragazzi crede di poter generare un impatto, anche solo nel proprio piccolo, e il 21% pensa riuscirà ad emergere fra tanti, mentre le percentuali si fermano al 70% e al 16% per le ragazze. La consapevolezza degli ostacoli riconducibili al genere è molto marcata. Secondo l’Osservatorio, il 28% delle ragazze e solo il 9% dei ragazzi teme di subire discriminazione di genere quando andrà a lavorare, il 31% delle ragazze e solo l’8% dei ragazzi ha paura di ulteriori penalizzazioni se avrà figli. Il 13% delle ragazze pensa che dovrà sacrificare la sua carriera per la famiglia, mentre solo il 9% dei ragazzi esprime la stessa preoccupazione. Buona parte di queste convinzioni matura in famiglia. Benché l’Osservatorio confermi l’evoluzione in atto, con i padri sempre più coinvolti nella vita domestica e nella cura dei figli, ragazze e ragazzi riportano con grande lucidità le diverse pressioni a cui i genitori sono sottoposti e sottolineano la maggior fatica delle madri nel conciliare il lavoro e la vita personale. Interessante notare come il 70% degli adulti intervistati dall’Osservatorio sia convinto che gli influencer siano figure di riferimento per i più giovani, ma solo il 2% dei preadolescenti li menzioni spontaneamente come reali fonti di ispirazione. Mamma e papà sono tra i modelli più citati in quanto a soddisfazione e realizzazione personale a cui ambire. Tra i temi indagati quest’anno dall’Osservatorio Henkel c’è anche il ruolo dei media e del linguaggio nella rappresentazione delle questioni di genere. Secondo il 75% delle ragazze e il 68% dei ragazzi, i social accentuano gli stereotipi. Il cinema, le serie tv e la pubblicità scelgono le donne solo in base alla bellezza (lo afferma l’84% delle ragazze e l’81% ragazzi) e le mostrano in prevalenza dolci, sensibili ed emotive (62% delle ragazze, 59% dei ragazzi). I preadolescenti sono molto critici anche sulla narrazione della maschilità. Il 77% delle ragazze e il 76% dei ragazzi concordano su un’eccessiva sottolineatura della forza, del coraggio e del successo, aspetti che mettono a disagio soprattutto i ragazzi, preoccupati di non riuscire a corrispondere alla rappresentazione prevalente. I preadolescenti appaiono ben consapevoli anche degli ostacoli posti dal linguaggio e dell’importanza delle parole nel definire la realtà e i confini delle possibilità. Nelle interviste si dicono contrari all’uso dell’asterisco o della schwa, convinti che serva un cambio più radicale per un racconto davvero libero, inclusivo e rispettoso delle differenze.
(Adnkronos) - Gusto, sana aggregazione, conoscenza e integrazione tra le filiere bufalina, ittica e agroalimentare. Si è conclusa ieri, domenica 7 settembre, la nona edizione di 'Bufala Fest – non solo mozzarella', svoltasi a Napoli, nella centralissima Piazza Municipio. Nel corso dell’ultima giornata, grazie al supporto dell’associazione culturale 'Giardino delle Idee', presieduta da Daniela Di Prisco, nel segno di un ponte simbolico tra due metropoli globali, si è tenuto il talk sul tema "Napoli & New York: due metropoli unite dall'Arte di attrarre il mondo", nel corso del quale sono intervenuti: Bill De Blasio, già sindaco di New York City; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; Leonardo Massa, vice president di Msc Crociere. L’incontro è stato moderato da Fabio Paluccio, giornalista di Adnkronos. "Bufala Fest – dichiara Antonio Rea, direttore organizzativo di Bufala Fest - è un format consolidato che valorizza l'intera filiera bufalina, trasformandola in un'opportunità di sviluppo per il territorio. Anche per questa nona edizione, abbiamo affiancato alle degustazioni dei nostri artisti del gusto approfondimenti su temi di valore come la conoscenza alimentare e l’integrazione della filiera bufalina con quella ittica. Vedere un pubblico di tutte le età partecipare con entusiasmo e compostezza è la conferma che abbiamo trovato la formula giusta, capace di unire gusto, cultura e promozione territoriale. La presenza di Bill De Blasio consacra l'unione tra due grandi città che, pur con identità diverse, condividono una straordinaria capacità di attrarre il mondo attraverso la cultura, l'arte e la gastronomia, celebrando un legame che trasforma il cibo in un linguaggio universale di dialogo e accoglienza". “A New York – ha affermato Bill De Blasio – tutto rimanda a Napoli e alla Campania quando si parla di food e di eccellenze enogastronomiche. Bufala Fest è un evento di successo che punta alla promozione e alla valorizzazione delle tipicità di questa magnifica terra e sarebbe sicuramente replicabile anche nella città di New York”. “Napoli e New York – ha aggiunto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi- sono unite da un ponte ideale fatto di storia, cultura e tradizioni, che i nostri avi hanno costruito un secolo e mezzo fa, salutando la statua di San Gennaro del vecchio Molo San Vincenzo, prima di imbarcarsi su una nave per emigrare in America, con i loro sogni e le loro speranze”. “Ci emoziona non poco -ha dichiarato Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione Crociere del Gruppo Msc – ricordare che le navi che accompagnavano i nostri avi che emigravano oltreoceano, in cerca di fortuna, siano il principale elemento di congiunzione che da oltre un secolo unisce Napoli e New York, visto che come Msc Crociere, sulle nostre navi imbarchiamo quotidianamente migliaia di turisti italiani e americani ovunque nel mondo”. E Casa Coldiretti ha aperto le sue porte ai visitatori del Bufala Fest, regalando cinque giorni ricchi di attività, avvicinando nel migliore dei modi gli appassionati di eccellenze agroalimentare al mondo del chilometro zero e delle piccole produzioni e qualificando ulteriormente l’evento con la visita del presidente nazionale Ettore Prandini. All’insegna del valore della conoscenze, Coldiretti Campania ha distribuito a bambini e famiglie il Vademecum della nutrizione mediterranea curato dalla nutrizionista Francesca Marino e dal giornalista Roberto Esse. Nel corso delle cinque giornate di Bufala Fest, grande partecipazione per la lavorazione dal vivo del Provolone del Monaco Dop, altra eccellenza casearia della Campania. Spazio alla neonata collaborazione con l’Onaf Napoli che ha raccontato attraversi brevi corsi e momenti degustativi il meglio delle piccole produzioni dei casari della regione e alla lavorazione dal vivo dell’oro bianco: sua maestà la mozzarella di bufala Campana Dop. Da segnalare come, anche quest’anno, per tutta la durata della manifestazione, migliaia di visitatori hanno raggiunto il villaggio allestito in Piazza Municipio, senza causare alcuna criticità alla circolazione e al traffico veicolare della città di Napoli. Un segnale che il dispositivo messo in campo dal Comune di Napoli e l’iniziativa park & go di ANm hanno funzionato durante tutto l’evento, grazie anche alla centralità della location per i trasporti pubblici di Napoli, a due passi dalla Linea 1 e della Linea 6 della metropolitana e vicini alle funicolari Centrale e di Montesanto e alla stazione di Linea 2 e Cumana. 'Bufala Fest – non solo mozzarella' è stato organizzato in collaborazione con l'associazione 'Giardino delle Idee', con Coldiretti Campania e con il consorzio di tutela della mozzarella di Bufala Campana Dop, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e della Città Metropolitana di Napoli ed è un'attività co-finanziata nell’ambito del Pn Feampa 21-27 - os 2.2 azione 4 intervento 2, il programma nazionale del fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura che affronta tre sfide fondamentali per accompagnare l’evoluzione dei settori della pesca e dell’acquacoltura entro il 2030: transizione verde, transizione digitale e resilienza, alle quali si aggiunge l’intento di favorire trasversalmente i processi di innovazione.
(Adnkronos) - “Iren è una società all'avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità, molto radicata sul territorio. Il ritorno in Italia con il suo programma Emtn di 5 miliardi ci inorgoglisce. Si inserisce all'interno della nostra iniziativa di rimpatrio degli emittenti obbligazionari su borsa italiana”. A dirlo Maurizio Pastore, responsabile della quotazione debito e fondi per il gruppo Euronext, in occasione della ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren. È stata l’occasione per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Il mercato obbligazionario è in crescita - prosegue Pastore - c'è molta domanda da parte degli investitori e un'offerta importante anche di emittenti. Su questa base abbiamo insistito per rimettere Borsa Italiana e il mercato del capital market italiano al centro dell'attenzione”. I risultati non si sono fatti attendere: “Da novembre 2024 ad oggi, sono tornati 15 emittenti con programmi da circa 120 miliardi di cui già 9 emessi. Pertanto è importante rivitalizzare questo settore dove eravamo già forti” conclude.