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(Adnkronos) - "Ho trascurato i segnali del mio corpo. Ho aspettato mesi prima di farmi controllare. Per fortuna, poi sono andato dall’urologo, pochi mesi fa, ed è arrivata la diagnosi: tumore al rene". A parlare è l'attore Roberto Ciufoli che, in un'intervista a 'Benessere Magazine' rivela l'esperienza vissuta sulla sua pelle. "Avevo dei sintomi, ma avevo trascurato alcuni campanelli di allarme - ha spiegato Ciufoli, ex componente del quartetto comico 'Premiata Ditta', ora 65enne - Dolore che persisteva, soprattutto alla zona lombare e al fianco, e poi sangue nelle urine. A un certo punto, però, ho capito che dovevo sottopormi a controlli approfonditi, che non potevo più rimandare. Era lo scorso marzo e i medici hanno scoperto un calcolo al rene sinistro". In realtà, si trattava di qualcosa di più grave. "Dietro al calcolo, coperto da un grumo di sangue, si nascondeva un tumore - rivela l'attore - a uno stadio anche avanzato, come ha rivelato la biopsia". Fortunatamente, spiega, "il carcinoma era circoscritto, non ci sono state metastasi, ma la sorveglianza è sempre alta". La reazione dell'attore alla notizia è stata pronta: "Mi ha aiutato molto il mio carattere. Io prendo di petto le avversità, non mi abbatto. La malattia deve faticare per fermarmi, non ha campo facile", dice. Ciufoli, 65 anni, attore teatrale e televisivo, è ora sugli schermi con Pino Insegno alla conduzione di 'Facci ridere', in prima serata su Rai 2. "In generale, la mia disposizione personale alla comicità mi ha sempre consentito di vivere ogni avvenimento con leggerezza - scandisce - E questo non vuol dire essere superficiali, piuttosto significa non concedere campo all’avversario". Ciufoli sente dunque di dare un consiglio ai lettori: "Dare retta al proprio corpo, specie appena si manifesta un campanello di allarme. Un controllo non porta sfortuna, come spesso si crede, può essere al contrario un evento fortunato per scoprire qualcosa che viene curato".
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.