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(Adnkronos) - Alessandro Borghese è pronto a ripartire con il famoso van di '4 Ristoranti'. Da oggi, infatti, ricomincia il noto show cooking che mette in competizione tra loro i ristoratori migliori d’Italia: un'edizione speciale in onore del decennale del programma. Dieci anni di viaggi e sfide "dove abbiamo contribuito a pulire le cappe di tutti i ristoranti d'Italia", ha scherzato lo chef. Da oggi, domenica 22 dicembre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now, partono gli episodi inediti della nuova stagione, un nuovo ciclo di puntate nel corso del quale lo chef che può confermare o ribaltare ogni risultato festeggerà un traguardo davvero incredibile per uno show che è diventato un vero cult della televisione italiana, nonché promotore di un’abitudine che nel corso degli anni è diventata di tutti, quella di dare i voti alla fine di ogni pasto. In dieci anni, '4 Ristoranti' ha esplorato tutte le regioni italiane, con la Lombardia in testa (22 puntate) e visitato 480 ristoranti. "Senza contare quelli della troupe - scherza Alessandro Borghese - che portano il totale a oltre mille". Una sfida per la sua linea, ammette, anche se lui si tiene in forma scendendo dal van (610 volte in 10 anni). Borghese rivela anche di aver ribaltato il risultato 46 volte: "Poche, perché succede solo se i numeri lo permettono. Ultimamente i concorrenti sono più astuti e spesso devo cedere al verdetto, ma è il bello del programma. Come dico loro: 'Avete fatto tutto voi'". L’iconico show Sky Original prodotto da Banijay Italia, che fin qui ha avuto 120 episodi - con destinazioni principalmente in Italia ma anche all’estero, sempre però all’interno delle comunità di italiani e delle tradizioni enogastronomiche del nostro Paese – spegne 10 candeline con un viaggio che permetterà di scoprire nuove mete fino a oggi mai toccate ma anche con tre puntate-evento che, per l’occasione, avranno una costruzione speciale. In due di queste serate, infatti, il 'campo di gara' si estenderà e in sfida ci saranno 4 ristoratori specializzati sullo stesso piatto ma residenti in altrettante regioni d’Italia: nella prima, che sarà anche la puntata d’esordio di questo nuovo ciclo, 4 pizzaioli si affronteranno per eleggere la Migliore pizzeria contemporanea d’Italia; nella seconda, 4 ristoratori si contenderanno il titolo di Migliore ristorante con laboratorio di pasta fresca d’Italia. Infine, nella terza serata-evento, per la prima volta nella storia dello show Ale Borghese accoglierà al suo fianco un ospite super esperto sul tema della puntata: sarà Lillo, protagonista della puntata che cercherà la Migliore osteria verace di Roma Est, la zona della Capitale che ha dato i natali all’attore. Non mancheranno, ovviamente, le puntate più 'tradizionali', in cui lo Chef approderà a Lampedusa, Carrara, Canavese (Piemonte), Senigallia (in provincia di Ancona), Viterbo, Trani, la riva trentina del Lago di Garda, Cremona e provincia, Treviso. Il successo dello show, secondo Alessandro, è dovuto alla capacità di riunire davanti alla televisione l'intera famiglia: "Lo show ha insegnato un linguaggio nuovo. Dai giovanissimi che giocano al ristorante con la propria famiglia ai più grandi che adesso hanno dei punti di riferimento nel valutare la ristorazione". Questo ciclo di 'Alessandro Borghese 4 Ristoranti' si aprirà, dunque, con la prima delle tre puntate-evento. Quattro ristoratori, infatti, si fronteggeranno per eleggere la Migliore pizzeria contemporanea d’Italia, e per questo tema che nel nostro Paese è praticamente “istituzionale” Chef Borghese ha deciso di allargare il terreno di sfida chiamando attorno al tavolo rappresentanti provenienti da quattro diverse zone d’Italia. Acqua, farina, lievito, pomodoro, mozzarella e basilico: per creare questo piatto che è Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, sinonimo di cucina italiana in tutto il mondo, gli ingredienti di base sono pochi, comuni e semplici, ma le possibili varianti – tra i diversi impasti e le tante possibili farciture – sono letteralmente migliaia: alcune di queste restano vicinissime alla tradizione, altre sono evoluzioni e riletture delle versioni più classiche, altre ancora sono innovative, sorprendenti, talvolta impensabili. La verità è che oggi le pizzerie non sono mai solo delle semplici pizzerie, ma luoghi in cui si incontrano tradizione e innovazione, cultura culinaria e storia del costume italiano. Ed ecco perché la missione di Alessandro è più che mai complicata, appassionante e imperdibile: per proclamare la Migliore pizzeria contemporanea d’Italia si sfideranno Davide Ruotolo, pizzaiolo di Palazzo Petrucci Pizzeria, nel centro storico di Napoli; Ciccio Vitiello, pizzaiolo di Cambia-Menti, pizzeria di San Leucio, frazione di Caserta; Francesco Pompetti, titolare e pizzaiolo di Impastatori Pompetti, a Roseto degli Abruzzi (Teramo); Antonio Pappalardo, titolare e pizzaiolo di Cascina dei Sapori a Rezzato (Brescia).
(Adnkronos) - Il progettoDiventerò, l’iniziativa pluriennale ideata dalla Fondazione Bracco nel 2012 per sostenere la formazione di giovani studenti, grazie all’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Affari Esteri, varca i confini italiani. L’accordo siglato oggi a Milano tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco, farà sì che il “progettoDiventerò nel mondo” possa essere sperimentato, a partire dal 2025, dalle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Adis Abeba, e a seguire in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti. L’iniziativa di Fondazione Bracco arriverà nelle scuole italiane all’estero (statali, paritarie e non paritarie) con l’obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie stem e favorire i percorsi scientifici al femminile. L’accesso delle donne al mondo della scienza è infatti ancora fortemente ostacolato da pregiudizi e stereotipi di genere. Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, ci vorranno ancora almeno 134 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale, con una significativa sotto-rappresentanza nei campi delle materie stem e nell’intelligenza artificiale. Secondo gli ultimi dati le donne rappresentano il 29% dei ruoli stem entry level e solo il 12,2% delle posizioni C-suite Eppure, le competenze stem sono particolarmente richieste dal mercato professionale, per questo Fondazione Bracco ha dato vita a un manifesto intitolato “Mind the Stem Gap”, che intende proprio favorire i percorsi femminili in questi settori di studio. “Questa iniziativa internazionale si inserisce nel progettoDiventerò, con il quale dal 2012 la nostra Fondazione ha sostenuto oltre 2.600 ragazze e ragazzi offrendo opportunità formative qualificanti per un valore di circa 4 milioni di euro” ha affermato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, in occasione della firma. “È fondamentale che le nuove generazioni - ha poi aggiunto - ricevano dalla scuola stimoli culturali in grado di accrescere la loro consapevolezza sui temi della parità tra generi, dell’inclusione scientifica e sociale, della sensibilità ambientale. Sono convinta che questa collaborazione con il Ministero degli Esteri potrà dare un contributo importante per la crescita di una cittadinanza globale, attenta alle proprie radici e insieme proiettata nel futuro”. Con la sottoscrizione dell’accordo sul “progettoDiventerò nel mondo” ogni classe o gruppo di studentesse e studenti, guidati dai propri insegnanti, potrà realizzare – prendendo spunto dal Manifesto “Mind the Stem Gap” – un elaborato digitale individuale o collaborativo in cui approfondire figure rilevanti di scienziate del proprio Paese e far emergere l’importanza delle carriere stem per la società del futuro.Sono previsti tre premi, uno per ogni ordine di scuola (primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado), e Fondazione Bracco metterà inoltre a disposizione dell’Istituto vincitore la possibilità di esporre una mostra fotografica inerente all’ambito stem.
(Adnkronos) - “La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità nasce per attrarre investimenti sostenibili a Venezia. È l’unica maniera per salvare una città, salvata dalle acque grazie al Mose, ma che va salvata anche dal punto di vista economico. Per far questo occorrono investimenti nel futuro che abbiano come obiettivo l’energia, l’ambiente, la sostenibilità urbana. Abbiamo messo insieme 47 soci, le più grandi istituzioni scientifiche della città, le accademie, le università, il Cnr e le più grandi aziende e multinazionali italiane e straniere. Va salvata la città della gente, bisogna tenere e attrarre a Venezia i giovani attraverso campus universitari e laboratori”. Sono le parole di Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità/ Venice Sustainability Foundation - Vsf, in occasione dell’incontro con i media per fare il punto sulle attività svolte da Vsf nel 2024 e sulle progettualità future. “Questa è la nostra missione - conclude Brunetta - Ci stiamo riuscendo ed è un lavoro fondamentale che durerà decenni. Possiamo raccontarlo al mondo affinché il mondo lo possa riprodurre. È una grande soddisfazione avere dentro la fondazione il meglio delle industrie e delle istituzioni italiane”.