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(Adnkronos) - Svolta nell'indagine sull'omicidio di Vittorio Boiocchi, il capo ultrà dell'Inter, ucciso il 29 ottobre 2022 fuori dalla sua abitazione a Milano. L'ultrà nerazzurro Andrea Beretta, arrestato e poi diventato collaboratore di giustizia, svela la pm Alessandra Dolci della Dda di Milano, "fin dalle prime dichiarazioni ha indicato mandanti ed esecutori materiali e, con una certa sorpresa, ha affermato di essere il mandante". Un omicidio, "per 50mila euro", corrisposti da Beretta in contanti, con un movente di ordine economico: "Dividere i profitti illeciti eliminando il leader della Curva Nord". La Squadra mobile di Milano, coordinata dalla Dda, ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere per sei soggetti tra cui anche Beretta perché ritenuti presunti "mandanti e autori materiali" dell'omicidio. A loro viene contestata "anche l'aggravante della modalità mafiosa" secondo quanto si legge in una nota della Procura. "lo intendo collaborare e raccontare tutti i fatti che mi riguardano, da quando ho preso in mano il comando di Curva Nord, fra cui l'omicidio Boiocchi, tutto il discorso del merchandising, il discorso delle associazioni qui a Milano, tutti i discorsi dei vari ticketing Milan e Inter" si legge in uno dei passaggi del primo verbale reso da Andrea Beretta che inizia a collaborare, dopo l'omicidio di Antonio Bellocco perché teme per la sua vita e u ccide Boiocchi perché ha paura di essere ucciso per primo. La contesa tra gli amici di curva è legata al merchandising della Curva Nord: Boiocchi chiede a Beretta di vedere i conti dell'associazione 'We are Milano' sospettando che la divisione non sia equa, così Beretta si sente 'tradito' e mette a punto il piano dietro il pagamento di 50mila euro. Chiari i ruoli nel delitto. Beretta e l'intermediario Mauro Antonio Nepi (indagato) "si è rivolto a Beretta dicendo che poteva risolvere il problema", spiega la pm Dolci, sono ritenuti i mandanti dell'omicidio per la cui organizzazione ed esecuzione Beretta ha corrisposto la somma di 50mila euro a Nepi, "che poi li ha consegnati a Marco Ferdico" che li ha divisi con gli altri. Marco e Gianfranco Ferdico sono ritenuti gli "organizzatori dell'omicidio, procurando le basi logistiche, i mezzi di trasporto (il furgone usato per nascondere lo scooter poi usato dagli esecutori, ndr.), i cellulari criptati attraverso cui tenersi in contatto con gli altri nonché l'arma (una pistola, ndr.), usata per il delitto", due i cinque proiettili andati a segno contro Boiocchi. Cristian Ferrario, invece, è l'uomo che si intesta lo scooter per raggiungere il luogo dell'agguato, mentre Daniel D'Alessandro (arrestato dalla polizia bulgara a Sveti Vlas, dopo quattro giorni di ricerche interforze) è ritenuto insieme a Pietro Andrea Simoncini (arrestato in Calabria) l'esecutore materiale dell'omicidio. Gli altri, raggiunti dall'ordinanza della misura cautelare, erano già in carcere. Il risultato di oggi, spiega il procuratore capo Marcello Viola, chiude il cerchio sui fatti di sangue, legati alle curve ed è il risultato "anche degli approfondimenti investigativi di squadra Mobile e Scico che hanno raccolto precisi riscontri alle dichiarazioni di Beretta", il quale ha ricostruito i fatti in cui si inserisce la più ampia inchiesta 'Doppia curva' sui presunti traffici illeciti delle tifoserie di Inter e Milan.
(Adnkronos) - Oltre 270 tra agenzie di viaggio, fornitori e partner hanno partecipato al 'TH Incontro d’Estate', ospitato da TH Group al TH Roma Carpegna Palace Hotel. Un momento di condivisione e confronto che segna un nuovo passo nel percorso dell’azienda, che ha confermato il ruolo centrale del canale trade nella strategia del Gruppo. “Avervi qui oggi, così numerosi, è per noi motivo di grande orgoglio. Vogliamo che questo sia il primo di molti momenti di incontro in cui condividere risultati e strategie, ma soprattutto ascoltare suggerimenti e osservazioni di chi, ogni giorno, lavora con noi sul territorio. Oggi non presentiamo solo un prodotto, ma un percorso che vogliamo fare insieme”, ha dichiarato Maria Debellini, vicepresidente di TH Resorts, aprendo l’evento. “Il rapporto con le agenzie è per noi una relazione vera, che ha un valore umano prima ancora che commerciale”. L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto su strategie, risultati e direzioni future, come ha sottolineato Salvatore Piazza, chief operating and commercial officer: “In soli cinque mesi abbiamo raggiunto il fatturato trade dell’intero 2024, con una crescita che ha coinvolto tutte le aree del Gruppo. È il frutto di un lavoro intenso: abbiamo messo in campo azioni importanti per valorizzare al massimo le nostre risorse interne, migliorare la flessibilità operativa e rafforzare gli strumenti a disposizione della forza vendite. Tutto questo per crescere non solo in volumi, ma anche in qualità, perimetro e prodotto, e offrire più opportunità concrete al mondo del trade”. I dati presentati infatti parlano chiaro: +26% il fatturato trade TH Resorts; +105% Markando; +133% Baobab; +15% il fatturato della montagna sull’estate 24/25. In chiusura, l’intervento dell’amministratore delegato Alberto Peroglio Longhin ha sottolineato la visione strategica di lungo periodo del Gruppo: “TH è un’azienda con solide fondamenta: da un lato l’esperienza quasi cinquantennale nel mondo dell’hospitality di Solfin Turismo e della famiglia Debellini, dall’altra la visione strategia di un azionista come Cassa depositi e prestiti e dell’Istituto Atesino di sviluppo. I nostri soci vogliono che TH sia un campione italiano del turismo. E i risultati di questi mesi dimostrano che siamo sulla strada giusta. Stiamo liberando energie, riorganizzando la struttura, potenziando la digitalizzazione e la gestione operativa. Ma soprattutto, stiamo costruendo una relazione profonda con il canale agenziale. Questa giornata è solo l’inizio: vogliamo che i risultati raggiunti siano condivisi, così come le sfide e gli obiettivi futuri”, ha concluso l’amministratore delegato.
(Adnkronos) - “Venezia è una capitale del mondo dentro una laguna, un caso unico, in un ambiente transeunte e mutevole. È l’opera dell’intelligenza di una comunità di pescatori e commercianti che hanno prodotto resilienza, cultura e potere proiettando questa città nel mondo. Oggi Venezia è anche la città costiera più sicura rispetto al fenomeno globale dell’innalzamento del medio mare, grazie al Mose, opera eccezionale frutto dell’intelligenza e dei saperi emersi da questo territorio che ora si pone come esempio per tutto il mondo”. Così Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf) intervenendo oggi a Ca’ Giustinian, sede veneziana della Biennale, nel corso della presentazione del progetto speciale 'Intelligent Venice: la più antica città del futuro' per la Biennale Architettura 2025. “Nella Biennale di Architettura quest’anno raccontiamo la storia di Venezia e dunque della più grande opera architettonica del mondo con un progetto espositivo costituito da ore e ore di filmati, centinaia di cartografie, simulazioni e prodotti interattivi. Tutto ospitato all’interno di cinque absidi nella Tesa dell’Isolotto sulla Darsena Grande dell’Arsenale e visitabile a partire dal prossimo 10 maggio”, spiega.