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(Adnkronos) - Paura a Bormio. Il francese Cyprien Sarrazin, che ieri aveva fatto segnare il primo tempo nella prima prova della discesa libera della Coppa del Mondo di sci, è caduto malamente durante la seconda prova. Sarrazin, sul tratto finale, è volato in fondo al muro di San Pietro della Stelvio, pista che l'aveva visto vincitore nel 2023. Il velocista transalpino, privo di conoscenza, è stato trasportato in elicottero in ospedale. Lo sciatore è ricoverato in terapia intensiva. A dare l'annuncio la Federazione francese, che precisa come il velocista transalpino abbia riportato un "ematoma cranico subdurale". A pochi minuti di distanza, è caduto anche l'azzurro Pietro Zazzi, proprio come Mettler e Negomyr, mentre in diversi hanno rallentato durante la seconda prova. Zazzi, fortemente dolorante a un ginocchio, è stato trasportato in ospedale con un elicottero: "Pietro Zazzi ha riportato la frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra. I soccorsi sono stati immediati e il 30enne bormino è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Sondalo, dove è stato sottoposto alle radiografie, che hanno evidenziato la frattura biossea", ha fatto sapere la Fisi dal proprio sito, "Zazzi è già in viaggio per Milano dove sarà operato domattina a cura dell’equipe della Commissione medica Fisi. Nella discesa di sabato saranno in gara per l’Italia otto atleti: Dominik Paris, Mattia Casse, Florian Schieder, Christof Innerhofer, Giovanni Franzoni, Nicolò Molteni, Benjamin Alliod e Marco Abbruzzese". La seconda prova della discesa di Bormio è del canadese Cameron Alexander che affronta al meglio il tratto centrale della Stelvio per completarla in 1’55″13 e mettere sul tavolo tutte le credenziali del caso in vista della gara di domani. Alle spalle del nordamericano, secondo e terzo tempo per lo svizzero Stefano Rogentin (+0″53) e per l’austriaco Stefan Babinsky (+0″84), con l’altro elvetico Franjo Von Allmen (+0″98) ed il francese Matthieu Bailet (+1″12) in quarta e quinta piazza. Poco, dopo, ecco Mattia Casse e Dominik Paris, settimo ed ottavo rispettivamente a 1″18 e 1″25 da Alexander con Giovanni Franzoni (+1″82) a confermare a sua volta il feeling con la Stelvio, nonostante il salto di porta dopo la Carcentina. Nelle ultime due stagioni Casse ha trovato i migliori risultati in carriera sulla Stelvio, nono nel 2022 e sesto dodici mesi fa: “Devo dire la verità, oggi forse è la prima volta che mi sono sentito a mio agio. Sono stato contento, avevo buone sensazioni ed è un buon punto avanti. Sopra la neve è un po’ più ghiacciata, nella parte inferiore è più aggressiva. Discesa e superG vanno avanti insieme, non faccio differenze: sono discipline di pari importanza ed ho la medesima voglia di riuscire ad essere competitivo in tutte e due”. Passi avanti per Paris, autentico re della Stelvio con le sei vittorie in discesa più quella in SuperG: “Oggi meglio di ieri; ho cambiato un po’ il set-up ed è andata meglio. Non mi aspettavo la caduta ieri, ma si è visto con Sarrazin che può capitare in ogni momento; mi spiace che sia caduto. La vera questione è riuscire a gestire i diversi tipi di neve nei punti in cui cambia, non è semplice stare sul pezzo”.
(Adnkronos) - "Ringrazio di cuore il Ministro Tajani per questo incontro che sancisce l’avvio di un progetto di collaborazione tra Ministero degli Esteri e Fondazione Bracco per la promozione della lingua e della cultura scientifica nelle nostre scuole italiane all’estero. E ringrazio, in particolare, l’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica del Ministero per l’aiuto concreto che ci sta dando. Il nostro obiettivo è diffondere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole italiane all'estero. È bello che il lancio di questo progetto rivolto a studenti e studentesse giovanissimi avvenga nell’ambito della seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese che il Ministro ha voluto organizzare a Milano per rafforzare il rapporto diretto tra la nostra rete diplomatica e le aziende. Con queste dichiarazioni la presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco è intervenuta a margine della firma dell’accordo con il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani grazie al quale il "progettoDiventerò nel mondo", ideato dalla Fondazione per sostenere la formazione di giovani studenti, varcherà i confini italiani ed arriverà nel 2025 nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Abeba e, a seguire, in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti. La dottoressa Bracco, poi, spiega: "Il Gruppo Bracco è leader globale nel settore dell'imaging diagnostico e conosce bene l'importanza di fare Sistema per avere successo all'estero. Il “ProgettoDiventerò nel mondo” di Fondazione Bracco amplifica l’impegno per la formazione dei giovani con anche l'obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie STEM e favorire i percorsi scientifici al femminile".
(Adnkronos) - “La questione di fondo è quella di considerare i gestori della aree protette non come dei dispensatori di soli divieti, come frequentemente viene percepito, bensì come strumento operativo di sviluppo del territorio. Quanto si è discusso è un impegno a superare un limite culturale secondo il quale le aree protette vengono intese come zone in cui vigono soprattutto vincoli e divieti e non opportunità. Questa l’azione di fondo”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo in chiusura degli Stati Generali delle aree protette, evento organizzato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e da Federparchi. "Si tratta di un'azione culturale che deve far sentire tutti personaggi attivi per il territorio", sottolinea Pichetto. La legge quadro 394/91, "un’ottima legge, 33 anni fa, va adattata ad un modello diverso perché c’è stata una maturazione del sapere, del sentire e anche un peggioramento del quadro economico”, per avere “un nuovo quadro giuridico di indirizzo per i prossimi 20 anni adattandolo anche ai regolamenti europei che dobbiamo rispettare", conclude.