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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo al Roland Garros e oggi, mercoledì 4 giugno, affronta Alexander Bublik nei quarti del torneo. Il tennista kazako, numero 62 del ranking, arriva al match dopo l'impresa degli ottavi contro Jack Draper, commentata così: "Alle volte la vita ti offre una chance, ed era questa. Non potevo lasciarmela scappare. È il miglior momento della mia vita". Ecco chi è il prossimo avversario del numero uno al mondo. Nato in Russia il 17 giugno 1997, Bublik è stato naturalizzato kazako nel 2016 e si è fatto conoscere nel circuito per un tennis spesso spettacolare e fuori dagli schemi, a cominciare dai servizi da sotto, a volte usati per togliere certezze agli avversari. In carriera ha vinto 4 titoli Atp e ha raggiunto una finale Slam in doppio (al Roland Garros 2021, in coppia con il connazionale Golubev). Il suo best ranking è la posizione numero 17, conquistata nel maggio dello scorso anno. Da lì ha vissuto però un momento no, riuscendo a vincere solo 4 partite su 19 fino a marzo di quest'anno. La curiosità è che la svolta è arrivata con un viaggio a Las Vegas, in cui il kazako ha fatto "reset", azzerando tutto per ripartire. Non a caso, è poi tornato in campo al Challenger di Phoenix, raggiungendo la finale persa contro Joao Fonseca. Il successo contro Draper è il punto più alto della sua carriera, ma Bublik ha subito frenato gli entusiasmi: "Ora ho un'altra partita da fare, sono un tennista professionista e devo essere pronto".
(Adnkronos) - Con diecimila presenze in tre giorni, di cui 3000 ragazzi, e oltre 110mila persone che hanno seguito on line i dibattiti e gli eventi, la sesta edizione del Green Med Expo & Symposium si laurea principale convention sull’ambiente del Mezzogiorno. Il Gmes ha registrato una partecipazione di pubblico, istituzioni, imprese e scuole che l’ha resa l’edizione più inclusiva e interattiva di sempre, e ne disegna le linee guida per il futuro. “Abbiamo visto frotte di ragazzi girare per i padiglioni, come alla presentazione di un nuovo modello di smartphone o all’evento di un influencer famoso. Questa partecipazione in un evento sull'ambiente significa che siamo riusciti a fare una rivoluzione culturale. La nostra mission è pienamente compiuta”, ha detto Monica D’Ambrosio, event manager e ideatrice del Green Med Expo & Symposium-Stati Generali dell’Ambiente in Campania, ha chiuso la tre giorni che si è svolta alla Mostra d'Oltremare di Napoli, organizzata da Ricicla Tv ed Ecomondo. “Il Gmes ha voluto lanciare un messaggio ai ragazzi e sensibilizzarli verso i valori di sostenibilità, riciclo, energia green, rispetto e tutela delle risorse naturali, trasmettendo loro un concetto di base: la tutela dell’ambiente passa attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, in un meccanismo dove ogni cittadino, di qualsiasi età, può fare la sua parte. E che bisogna ricucire i rapporti di fiducia con chi è chiamato ad amministrarci”, ha concluso D'Ambrosio. “La strada intrapresa è quella giusta – ha detto invece Giovanni Paone, amministratore unico di Nica Srl - da imprenditore e da editore ho creduto fortemente in questa iniziativa e vedere intorno a me la partecipazione di imprese, istituzioni e di tante scuole mi conferma che dobbiamo continuare in questa direzione”. Il Green Med ha ospitato 50 appuntamenti divisi tra due palcoscenici, tre aule dedicate a workshop, seminari, formazione professionale e formazione per la pubblica amministrazione. Sono state 110 le imprese espositrici, provenienti dalla Campania, ma anche da diverse altre aree d’Italia. Una partecipazione che conferma quanto sia attuale l’esigenza di investire sulle infrastrutture per la transizione energetica, per la gestione dei rifiuti, le “miniere urbane” al Green Med. Argomento che ha visto durante la tre giorni un confronto serrato sugli obiettivi fondamentali dettati dall'Europa, come il raggiungimento della media del 65% di raccolta dei Raee, una criticità che riguarda tutto il sistema Paese. Al Green Med l’argomento ha preso forma e sostanza, con la mostra immersiva ideata dal Consorzio Erion Weee, concept e realizzazione di Studeo Group, 'Materia Vive Experience' che ha avuto un successo strepitoso – oltre 1600 i visitatori - non solo per i numeri importanti che ha fatto registrare, ma soprattutto perché ai ragazzi si è trasferito un messaggio concreto. “Una mostra che mira a immergere le persone sfruttando i cinque sensi -ha detto Marta Macchi, marketing and sales manager di Erion- un viaggio nel mondo dell'economia circolare, attraverso il riciclo e il recupero dei rifiuti che derivano dalle apparecchiature elettroniche”. I grandi partner dell’evento, come Ecomondo e Ieg vincono con il Green Med una scommessa importante per il Sud e quindi per tutta Italia. “Non è più questione di fondi, ma di approccio culturale e industriale -ha infatti detto Alessandra Astolfi, global exhibition director della divisione green & technology di Italian Exhibition Group- la Campania è composta da un tessuto di piccole e medie imprese, il tema ora è fare uno scatto in avanti, insieme alle istituzioni, con un approccio industriale innovativo, sfruttando le eccellenze del made in Italy, che sono in grado di raccogliere sfide del futuro, anche sotto il profilo culturale, per implementare modelli industriali che già esistono”.
(Adnkronos) - “Progetto iconico per noi perché convergono tanti asset della nostra strategia, sicuramente la decarbonizzazione che vedrà la luce entro il 2030. Qui converge il focus sull’innovazione tecnologica su cui stiamo investendo tantissimo, in questo caso riguarda una capacità di accumulo che oggi è fuori mercato come tecnologica accessoria alla produzione rinnovabile. In questo settore è impensabile muoversi da soli, è importante cooptare le migliori eccellenze del Paese e dell’Europa, per sostenere un percorso di transizione ambientale che è complesso ma su cui stiamo procedendo con grande determinazione”, lo afferma Marco Troncone, AD di Aeroporti di Roma, a margine della presentazione del progetto Pioneer realizzato da Aeroporti di Roma ed Enel, presentato all’Hilton Garden Inn Roma Airport. “Questo impianto non è sufficiente, ha una capacità di accumulo che potrebbe essere incrementata visto l'enorme incremento che noi prevediamo di rigenerazione fotovoltaica con un piano che arriverà ad oltre 60 Magawatt. Oggi come oggi sistemi di accumulo non innovativi come questo, non sono necessariamente a mercato. Stiamo aspettando che la tecnologia porti i costi a livelli sostenibili, in alternativa la nostra solar farm lavorerà a sistema con la nostra alimentazione tradizionale che entro il 2030 sarà convertita a biometano”.