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(Adnkronos) - "Dopo la brutta notizia della scomparsa del Santo Padre abbiamo visto sia lunedì che martedì un importante picco di prenotazioni per affitti brevi di appartamenti nella Capitale, con un'impennata del 28% delle prenotazioni sull'intera città e in particolare del 50% negli appartamenti grandi nella zona del Vaticano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Celani, presidente di Aigab (Associazione italiana gestori affitti brevi) fa il punto sull'andamento delle prenotazioni per affitti brevi di appartamenti nella Capitale dopo la morte di Papa Francesco e l'annuncio del suo funerale programmato per sabato. Ma qual'è l'identikit dell'acquirente tipo? "Il picco di prenotazioni che stiamo riscontrando -spiega Celani- è riconducibile al fatto che stanno arrivando a Roma per lo più troupe televisive e giornalistiche e delegazioni di persone che vengono a seguire l'evento del funerale ma anche il successivo Conclave, perché sono prenotazioni di due-tre settimane. Ricordo che non stiamo parlando di affittacamere o b&b, ma di interi appartamenti, che sono dati in locazione con un contratto firmato dalla controparte e hanno la particolarità che essendo fino a 29 notti non sono soggetti a registrazione ma pagano l'imposta di soggiorno", sottolinea. Le richieste di quanti cercano appartamenti con un affitto breve sono chiare. "Cercano appartamenti dove si può fare base per lavorare. E quindi persone che vengono a Roma tutt'altro che per motivi di svago, ma persone che vengono per stare due o tre settimane, quindi per un periodo lungo e che hanno bisogno del tavolo per poter fare le riunioni, per poter montare i servizi televisivi, scrivere, lavorare, e hanno quindi bisogno di spazi più grandi", sottolinea. E Celani spiega che la brutta notizia della morte del Santo Padre ha stravolto l'andamento del mercato. "Con il Giubileo -sottolinea- si prevedevano 30-35 milioni di pellegrini, e nel corso del 2024 tante famiglie romane hanno messo online appartamenti pensando di sfruttare l'occasione. Però come è successo anche a Parigi l'anno scorso per le Olimpiadi, o in tutte le occasioni dove ci sono i grandi eventi di lunga portata, quello che accade è che in realtà si scoraggia il turismo abituale. Per cui chi sceglie Roma abitualmente, e cioè gli americani, i tedeschi, hanno rimandato di un anno il viaggio, cercando un periodo con meno caos e confusione. E quindi Roma, prima del brutto annuncio della morte di Papa Francesco, stava vivendo un 8-10% di prenotazioni in meno rispetto all'anno precedente di affitti brevi di appartamenti, anche a causa di tanta offerta in più. E infatti stavamo già vedendo un po' di riposizionamento di proprietari che dicevano: 'con il Giubileo non si guadagna niente ed è meglio tornare ad altre forme di occupazione dell'immobile'", spiega. Per il presidente di Aigab il boom di prenotazioni però non sta comportando grandi stravolgimenti di prezzi. "In questo momento non vedo una grande dinamica di crescita del prezzo degli affitti brevi degli appartamenti nella Capitale in concomitanza del funerale di Papa Francesco e del successivo Conclave. Anche perché tendenzialmente stiamo registrando un picco di prenotazioni per due-tre settimane, e in questi casi il cliente tendenzialmente non prenota in modo istantaneo ma tende a contattare l'operatore, cercando uno sconto. Questo perché invece di stare tre giorni che è la media se stai tre settimane si tende a rimodulare la tariffa. Quindi in questo momento non vedo effetti speculativi", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Un'ondata di colore, solidarietà e partecipazione sta attraversando la scuola primaria Leonardo Da Vinci di Milano grazie a 'Il bosco invisibile', un progetto promosso dall'associazione dei genitori 'Amici della Leonardo' e realizzato in collaborazione con l'associazione 'We Are Urban! Milano', che lo ha già portato a termine in quattordici scuole. L'obiettivo è semplice, ma potentissimo: migliorare la qualità dell’aria e degli ambienti scolastici ridipingendo tutte le 36 classi in uso nell’istituto con Airlite, una speciale pittura che purifica l’aria, elimina in modo permanente muffe e batterie migliora la vivibilità quotidiana. L’impresa sta coinvolgendo oltre 200 genitori e volontari, decisi a regalare, nei primi due weekend di aprile, tempo, energie, braccia e buona volontà per dipingere la scuola di oltre 700 bambini, che è anche un punto di riferimento per tutta la zona Città Studi con i suoi oltre 90 anni di storia. Il risultato atteso? Classi più sane, pulite e accoglienti per alunni e insegnanti: "Il bosco invisibile è un progetto che trasforma la scuola, ma anche la comunità che la abita -spiega il preside della scuola Leonardo Da Vinci, Antonio Re-. Non solo muri ridipinti, ma relazioni che si rafforzano, alleanze educative che crescono e un esempio concreto di cittadinanza attiva". "Vogliamo che sia prima di tutto un momento di aggregazione -spiega l'associazione genitori Amici della Leonardo, che ha coordinato il progetto e lo ha finanziato per la maggior parte-. Abbiamo messo a frutto le competenze di ognuno nell’organizzazione e abbiamo scommesso sulla volontà di reinventarsi pittori per qualche ora per la realizzazione. Abbiamo scoperto un forte senso di comunità che aspettava il progetto giusto per emergere". L’iniziativa viene realizzata con il supporto di Wau! Milano, associazione che promuove la cura del bene comune, comprendendo anche la risorsa 'aria', attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. "Siamo felici di aver incontrato tutti gli studenti della scuola per un momento didattico che promuove la cultura del bene comune a partire dall’importanza di un elemento vitale che non vediamo e che non dovremmo sentire -commenta Andrea Amato, presidente di Wau! Milano-. Un progetto che deve essere spiegato per meglio comprendere il valore un gesto di volontariato che presenta molteplici aspetti positivi". Tra i sostenitori del progetto, anche YesMilano, l’agenzia di promozione del Comune, che ha abbracciato Il Bosco Invisibile come esempio virtuoso di integrazione e attivazione territoriale: "Abbiamo coinvolto la nostra rete di studenti internazionali, oltre 11.000 a Milano, per mostrare come i progetti di comunità siano uno straordinario ponte di integrazione -afferma la direttrice generale di YesMilano, Fiorenza Lipparini-. Il bosco invisibile è un modello da raccontare e replicare". Innamorata del progetto anche l’associazione Officine Rousseau (realtà educativa storicamente riconosciuta fra Milano e provincia come ex cooperativa Centri Rousseau dal 1968) che ha deciso di dare supporto al progetto Bosco invisibile degli Amici della Leonardo regalando due ore di attività nel parco della scuola per i figli dei volontari. Fondamentale anche il contributo degli sponsor e dei partner locali. Vittoria Pirovano di Leonardo Frontero-Frontero Case, ha scelto di sostenere con un contributo economico l’iniziativa: "Abbiamo creduto da subito nella forza di questo progetto. E' raro vedere così tanto entusiasmo, concretezza e impatto positivo in un’unica iniziativa. Era naturale volerla supportare". Anche i fornai di zona, da Viale Romagna a Piazza Piola, hanno voluto partecipare, donando teglie di pizza e focaccia per le giornate di pittura, mentre il Carrefour di via Spinoza ha offerto le bevande e gli snack per chi ha esigenze alimentari particolari, dimostrando la sua consolidata affinità elettiva con gli studenti di tutte le età che popolano Città Studi. Il progetto, realizzato nei primi due weekend di aprile,trasforma la scuola Leonardo Da Vinci in un esempio concreto di collaborazione tra famiglie, istituzioni, associazioni e attività del territorio. Un bosco invisibile che ha reso visibile la forza di una comunità unita.