ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Il bambino spesso utilizza il digitale senza sapere cosa c’è dietro allo schermo, con rischi significativi. Per questo dobbiamo accompagnarlo nell’esplorazione della rete come facciamo quando attraversa la strada. È fondamentale, come genitori, accompagnarli senza giudicarli, altrimenti rischiano di chiudersi e di cercare online risposte e curiosità legittime per la loro crescita in modo autonomo, esponendosi a pericoli. Partire dai banchi di scuola per creare una nuova cittadinanza digitale è essenziale, così da trasformare la tecnologia da rischio a opportunità di crescita per i nostri figli". Lo ha detto Marco Valerio Cervellini, della divisione formazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (Acn) partecipando, oggi in Senato, agli Stati generali della Pediatria 2025 sul tema ‘Il bambino digitale’, organizzati in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente, dalla Sip-Società italiana di pediatria su iniziativa del senatore Marco Meloni. Sulla strada della consapevolezza nel mondo digitale, l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, è impegnata "affinché famiglie, scuola e istituzioni possano dare un contributo concreto per formare una cittadinanza digitale consapevole e responsabile nel nostro Paese", conclude.
(Adnkronos) - E’ stata presentata oggi la seconda edizione di Africa Champion Program, il progetto promosso da Sace, l’Export Credit Agency direttamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze, realizzato con il sostegno della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Economia e delle finanze e del ministero dell’Industria e del Made in Italy, in collaborazione con Agenzia Ice, Cdp, Simest, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Africa Champion Program è un’iniziativa nata per rafforzare il partenariato economico tra Italia e Africa e accompagnare le imprese italiane che vogliono acquisire conoscenze e strumenti per operare con successo nei paesi prioritari del Piano Mattei e coglierne le opportunità di business. Il progetto, promosso da Sace nell’ambito delle attività di Sace Education, offre formazione specialistica, strumenti concreti di supporto all’export e occasioni di business matching con partner africani, contribuendo in modo sinergico agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’evento di presentazione della seconda edizione di Africa Champion Program, che prenderà il via nel 2026, si è tenuto oggi presso la sede romana di Sace alla presenza dei partner istituzionali del progetto. Dopo i saluti di apertura di Michele Pignotti, amministratore delegato di Sace, si sono alternati interventi dedicati alla visione strategica del Piano Mattei e alle nuove traiettorie di collaborazione tra Italia e Africa con Lorenzo Ortona, della presidenza del Consiglio dei ministri Struttura di Missione Piano Mattei, Fabio Lobasso, del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Valeria Vinci, del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo di Mariangela Siciliano, Head of Education & Connects Solutions di Sace, ha illustrato gli obiettivi della seconda edizione del programma, a cui è seguita una tavola rotonda con i principali attori del Sistema Paese, Michal Ron, Chief Business International Officer Sace, Alessandro Cugno, dirigente Ufficio Formazione alle Imprese Ice, Laurent Franciosi, responsabile Sviluppo Mercati Internazionali Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Alicata, Chief External Relations Simest, Patrizia Mauro, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo, e Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero, che si sono confrontati sul ruolo dell’ecosistema italiano nel rafforzare il partenariato con l’Africa. L’evento si è concluso con le testimonianze di Generale Costruzioni Ferroviarie e Almawave, seguite dai saluti finali di Guglielmo Picchi, presidente di Sace. “L’Africa è un continente - ha dichiarato il presidente di Sace, Guglielmo Picchi - che vive profonde trasformazioni economiche, sociali e demografiche, con una popolazione in crescita e grandi opportunità che le imprese italiane devono cogliere. In questa prospettiva si inserisce l’Africa Champion Program con cui Sace conferma il proprio impegno nel promuovere un approccio strategico, sostenibile e di lungo periodo per la crescita delle aziende italiane nel continente africano. Un’esperienza che ci rende particolarmente orgogliosi poiché rappresenta un modello che rafforza la sinergia tra istituzioni e tessuto imprenditoriale italiano, valorizzando il contributo di ogni attore istituzionale con una visione integrata e sistemica”. “L’Africa Champion Program - ha commentato l’amministratore delegato di Sace, Michele Pignotti - non è solo un percorso di formazione specialistica, ma offre strumenti e opportunità di business con l’obiettivo di abilitare e supportare la crescita delle imprese nei paesi prioritari del Piano Mattei per l’Africa. Una formula concreta e molto apprezzata dalle imprese che, anche quest’anno, hanno aderito in centinaia. Grazie a iniziative come questa, Sace, in linea con la propria missione istituzionale, si conferma attore fondamentale nell’accompagnare le imprese verso nuovi mercati ad alto potenziale per favorire opportunità concrete di crescita e rafforzare il nostro export, lavorando in sinergia con i partner istituzionali e il Sistema Paese”. Dopo il successo riscontrato nel primo anno del programma, la seconda edizione dell’Africa Champion Program rafforza l’impegno di Sace e del Sistema Paese nel promuovere relazioni economiche solide e sostenibili con il continente africano, ampliando il numero dei partner di progetto, allargando la proposta formativa a beneficio delle imprese con nuovi focus geografici e settoriali e valorizzando il contributo dei diversi attori istituzionali. Nel dettaglio il programma si articola in due fasi: un percorso formativo di 20 ore, con approfondimenti che esploreranno otto nuove geografie chiave individuate nell’ambito del Piano Mattei - Tanzania, Senegal, Etiopia, Ghana, Angola, Algeria, Marocco e Kenya - e tre focus settoriali strategici ad alto potenziale per l’Italia: agricoltura, energia e infrastrutture. A questo fa seguito una fase di Business Matching dedicata alla creazione di opportunità commerciali tra imprese italiane e controparti africane, organizzate in collaborazione con i partner del progetto e realizzate grazie alle attività di Sace Connect, il programma di Sace dedicato a favorire incontri tra imprese italiane e buyer internazionali. Nella seconda edizione entrano inoltre nel programma due nuovi moduli: uno dedicato alle collaborazioni multilaterali tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle finanze, e uno con approfondimenti tematici dedicati al tema delle materie prime critiche e al ruolo del continente africano come mercato di crescita e sviluppo per le infrastrutture digitali, realizzato in sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il continente africano riveste da sempre un’importanza strategica per l’Italia e nei paesi individuati come prioritari del Piano Mattei, Sace svolge da tempo un ruolo di connettore e di supporto per le imprese italiane. Sace continuerà a sostenere il Piano Mattei attraverso garanzie, coperture assicurative e iniziative di business matching con buyer locali favorendo la creazione di nuove opportunità commerciali per le imprese italiane. Nel 2024, le esportazioni italiane verso il continente africano hanno raggiunto i 20 miliardi di euro, risultando relativamente stabili rispetto all’anno precedente. Di questi, 13,7 miliardi sono stati destinati ai Paesi del Piano Mattei. Tra i principali mercati di destinazione spiccano quelli del Nord Africa, Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco (tutti e quattro con export vicino ai 3 miliardi di euro); mentre nell’Africa sub-sahariana, emergono Angola (circa 500 milioni di euro), Costa d’Avorio e Senegal. Nel primo semestre del 2025 si osservano segnali incoraggianti, con esportazioni italiane in crescita verso il Senegal, la Tanzania, con tassi di crescita a due cifre, e il Marocco e l’Algeria. In questo contesto, l’importanza che l’area riveste è testimoniata dall’impegno di Sace per il supporto a operazioni nel continente dove l’export credit agency italiana è presente con sedi a Johannesburg, Il Cairo e a Rabat: dal 2024, anno di avvio del Piano Mattei Sace ha rilasciato oltre 3 miliardi di euro di garanzie, consentendo la realizzazione di circa 18 miliardi di euro di investimenti e progetti in Africa. Un impegno concreto che ha coinvolto più di 200 imprese italiane attive in filiere strategiche, dall’agroalimentare all’energia, dalla meccanica strumentale alle infrastrutture, fino all’automotive e alla chimica.
(Adnkronos) - L’evento è organizzato da Ieg Middle East e V Group e si svolge con il Patrocinio del Ministero del Cambiamento Climatico e dell’Ambiente (Moccae) degli Emirati Arabi Uniti, con gli auspici dell’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, i patrocini del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di Ita - Italian Trade Agency Dubai. Oltre 100 brand internazionali, suddivisi in settori chiave dell’industria verde, si riuniscono in questa vetrina senza precedenti per il Medio Oriente, testimoniano un impegno condiviso verso la sostenibilità e la biodiversità: coniugando l’expertise europea e la visione mediorientale, l’evento sottolinea il grande potenziale della cooperazione internazionale nella creazione di città più verdi, salutari e resilienti per le generazioni future. In fiera, aziende leader degli Emirati - Tanseeq Investment Group, Desert Group, Grand Grower Horticulture, Pheladelfia Agricultural, Planters Group e Gale Pacific — giocheranno un ruolo fondamentale nel plasmare il dialogo su paesaggio, florovivaismo e pianificazione urbana sostenibile. "Myplant & Garden Middle East 2025 rappresenta un’opportunità unica per riunire il meglio delle competenze internazionali in questi ambiti. Il nostro obiettivo è creare una piattaforma che ispiri nuove soluzioni per città più verdi e resilienti in tutto il Medio Oriente e non solo", sottolinea Valeria Randazzo, la direttrice della Fiera. Con numerose delegazioni di buyer provenienti da tutto il Gcc (Gulf Cooperation Council: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar), Myplant & Garden Middle East 2025 sarà un hub commerciale strategico per lo sviluppo del settore a livello internazionale. Il mercato del paesaggio in Medio Oriente sta vivendo una crescita senza precedenti: si stima che entro il 2026 il suo valore supererà i 20 miliardi di dollari, con un incremento annuale compreso tra il 5 e il 7%. Le città del Golfo, in particolare, stanno integrando il verde nei grandi progetti di sviluppo come Neom e Diriyah Gate, utilizzandolo non solo come elemento estetico, ma come strumento di adattamento climatico in risposta a condizioni ambientali sempre più estreme. Spazi verdi ben progettati possono aumentare il valore delle proprietà fino al 15%, trasformando il paesaggio e la cura del verde in un vero e proprio investimento strategico per gli sviluppatori. Le politiche nazionali, come la Vision 2030 dell’Arabia Saudita e quella degli Emirati Arabi Uniti, pongono infatti il verde al centro delle strategie di sviluppo sostenibile. La Saudi Green Initiative, ad esempio, prevede la piantumazione di 10 miliardi di alberi e il recupero di oltre 74 milioni di ettari di terreno: uno sforzo che mira a ripristinare le funzioni ecologiche vitali, migliorare la qualità dell'aria, limitare le tempeste di sabbia, ridurre delle isole di calore, migliorare la gestione delle acque piovane e il rafforzamento della coesione sociale. Dal 2021, in Arabia Saudita sono già stati piantumati oltre 100 milioni di alberi e arbusti, che hanno risanato 120.000 ettari di territorio. Città come Dubai e Riyadh stanno guidando questa transizione con progetti ambiziosi: Green Riyadh, che mira a piantare 7,5 milioni di alberi e abbassare la temperatura della città di 2,2°C, e il Dubai 2040 Urban Masterplan, che pone parchi e spazi aperti al cuore degli sviluppi urbani. Parallelamente, cresce anche la domanda di prodotti per il giardinaggio, con un aumento medio delle vendite del 7% annuo, trainato dai nuovi programmi residenziali.