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(Adnkronos) - Ci potrebbe essere un caso di revenge porn dietro il suicidio di una ragazzina di 15 anni nell'ennese. Alla studentessa, che ieri si è tolta la vita, sono stati sequestrati i mezzi informatici, computer e cellulare, per accertare questa ipotesi su cui al momento non ci sono conferme. Al momento la Procura di Enna ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di istigazione al suicidio per la morte della ragazza. Ma secondo quanto dicono i suoi amici e compagni di scuola dietro il gesto estremo ci sarebbe un caso di revenge porn. La giovane che si era trasferita a Piazza Armerina in provincia di Enna solo da pochi mesi con la sua famiglia, frequentava un istituto superiore della piccola città. La ragazza si è uccisa a casa usando la corda di un'altalena. A trovare il corpo della giovane è stata la madre al rientro dal lavoro.
(Adnkronos) - A Tivoli c'è una giovane realtà professionale che sta prendendo piede: Pro Fitness Lab, grazie a Francesco Tombolini e Simone Antonielli, personal trainer e soci. "Lavoravo in un centro sportivo locale - dice all'Adnkronos/Labitalia Francesco - ma non mi sentivo valorizzato e manifestavo costantemente una sorta di insoddisfazione professionale. Mi iscrissi ad un corso di formazione come preparatore atletico dove incontrai un docente che ho sempre stimato per il suo percorso lavorativo. Lui mi propose di iniziare una formazione privata come personal trainer presso il suo studio al centro di Roma e io lo feci, e in concomitanza cominciai a lavorare al suo fianco seguendo alcuni suoi clienti. Da quel momento le mie energie, la mia intraprendenza e la mia voglia di rimettermi in gioco sono tornate ai massimi livelli, e nonostante fosse stato un anno difficile, fatto di sacrifici di lavoro e studio del nuovo business, decisi di intraprendere questa esperienza e aprire uno studio di personal training a Tivoli in un piccolo appartamento e al fianco del collega amico Alessio. Inizialmente non è stato facile, tante incombenze e tante attività tutte nuove legate alla libera professione, ma ce l’abbiamo fatta". "La pandemia - sottolinea - ha giocato un ruolo fondamentale nel far nascere l’esigenza nelle persone di rivolgersi a un personal trainer. Per me all’inizio è stata devastante, la stagione 2019-2020 stava per diventare un trampolino di lancio per la mia attività quando è stato dichiarato il lockdown. La sensazione è stata quella di trovarsi in mare aperto, ma senza salvagente". "Tuttavia - sottolinea - una delle mie skills è proprio quella di essere intraprendente e non mollare ma, per cui sono andato avanti e ho sperimentato l’allenamento online. E’ stato un gran successo, ho supportato le persone che seguivo in un momento così difficile che ha amplificato il valore di quello che stavo facendo. Quando si sono ridotte le restrizioni ho notato un avvicinamento delle persone alla propria salute, ma soprattutto le ho sentite alla ricerca di un professionista che in qualche modo potesse ascoltare e accogliere le proprie esigenze e la volontà di sentirsi bene. Dal 2020 è stato tutto un crescendo, avevo trovato la chiave di giusta per fare bene il mio lavoro e far sentire bene le persone: allenamento, nutrizione e gestione dello stile di vita e delle abitudini". "La volontà di condividere questa esperienza con un collega - chiarisce - è maturata negli anni di lavoro insieme a Simone, ho apprezzato le sue capacità e la voglia di portare innovazione con protocolli scientifici sempre all’avanguardia. Quello che mi ha colpito di più è stato l’attaccamento ad un’idea e un brand che di fatto non era stato creato da lui, ha saputo colmare quelle lacune che potevano creare delle falle al servizio e di conseguenza all’attività. Insieme ci compensiamo e con totale umiltà lavoriamo tutti i giorni per un unico obiettivo comune, il benessere di chi si allena con noi. In questi 5 anni di attività abbiamo fatto un ottimo lavoro, le persone seguite sono estremamente soddisfatte dei loro risultati e molte di queste sono diventate per noi portavoce di un servizio che nel nostro territorio in pochi hanno deciso di fare in maniera professionale e accurata". "Con la nuova struttura del nuovo Centro Chinesiologico 'ProFitness Lab', un centro dedicato al benessere e alla prevenzione, che aprirà ufficialmente il 16 novembre a Tivoli, in vicolo Santa Croce 4/6 - verranno potenziati i nostri servizi e i nostri progetti, questo ci permetterà di offrire alla città di Tivoli un centro di chinesiologia che mira al raggiungimento del benessere e della salute delle persone che lo frequenteranno. Vorremmo diventare il punto di riferimento per tutte quelle persone che cercano un servizio esclusivo, un percorso cucito su misura che rispetti le esigenze e miri al raggiungimento degli obiettivi personali prefissati". "Siamo in un momento storico - commenta il socio Simone Antonielli - in cui le persone ricercano un lavoro di qualità e in un contesto di privacy. Inoltre c’è una maggiore sensibilità rispetto al ruolo dell’esercizio fisico come mezzo di prevenzione ma anche di trattamento per molte patologie e condizioni muscolo-scheletriche, purtroppo troppo diffuse al giorno d’oggi. Devo dire che 'fare impresa' come dice il termine stesso è davvero complicato. C’è bisogno di sacrificio, tanta forza di volontà ma soprattutto di un team accanto che ti supporta. Il viaggio però vale davvero tutto questo". "Adattiamo l’esercizio fisico - spiega - alla condizione di salute della persona. Siamo specializzati nel recupero delle condizioni dolorose come il mal di schiena, nel miglioramento della composizione corporea e nelle patologie croniche. Un approccio del genere richiede un lavoro individuale con la persona, previa una visita chinesiologica, in modo da cucire il programma come un abito su misura. Mi aspetto che Pro Fitness Lab diventi punto di riferimento per tutte quelle persone che hanno bisogno di un approccio individuale per un esercizio fisico adattato. Vorrei che l’esercizio fisico fosse considerato con più serietà e professionalità e non solo come divertimento e svago. L’esercizio è un vero e proprio mezzo non solo di prevenzione ma anche di trattamento per migliorare il benessere e la salute. Vorrei che i professionisti della salute (ad esempio fisioterapista, osteopata e nutrizionista) collaborassero tutti insieme per raggiungere la miglior condizione psico-fisica della persona.
(Adnkronos) - Digitalizzazione e Cybersecurity, Pfas ed economia circolare. Il Conou, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, partecipa anche quest’anno ad Ecomondo, promuovendo incontri istituzionali e convegni per riflettere sulle sfide legate alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti. 'Ambiente e Digitalizzazione: perché è sempre più importante parlare di Cybersecurity', questo il tema del primo panel. "Una volta gli attacchi informatici legati alla cybersicurezza erano dedicati a grandi strutture strategiche o a grandi imprese economiche, oggi possono riguardare qualunque piccola impresa. Le nostre imprese di raccolta sono piccole imprese che hanno anche un patrimonio di dati e che operano grazie a dei sistemi digitali. Bisogna predisporre un piano, delle regole e delle procedure per potersi difendere dai rischi e avere anche dei sistemi che siano difendibili e pronti", spiega all'Adnkronos il presidente del Conou Riccardo Piunti. Conou porta al centro del dibattito anche i Pfas con il panel 'Pfas: gli inquinanti eterni. Ostacolo alla Circolarità'. "I Pfas amano l'acqua, per fortuna non molto l'olio, però li abbiamo trovati, in certe zone, nell'acqua delle emulsioni che sono una cosa che noi trattiamo regolarmente. In più, essendo indistruttibili, sono una minaccia proprio per il principio dell'economia circolare perché continuano a perpetuarsi, a ricircolare in qualunque forma di recupero della materia che si possa organizzare. Inoltre, sono dannosi per l'uomo, in maniera seria, e colpiscono due aspetti proprio dell'essenza della nostra specie: il sistema immunitario e il sistema riproduttivo", aggiunge Piunti. "Noi vogliamo che se ne parli - spiega - Di questo tema non se ne parla abbastanza, secondo me. Gli Stati Uniti sono molto attivi su questo fronte, stanno facendo tanti studi e tanti interventi, per esempio di classifica e di trasparenza, perché il tema dei Pfas è che spesso non si sa nemmeno dove stanno. L'Europa sta pensando a un bando ma ci sono difficoltà per alcuni utilizzi. Però del tema si parla poco".