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(Adnkronos) - Mancano meno di tre settimane all'inizio degli esami per la maturità 2025 e l'ansia continua a crescere tra gli studenti italiani. Così Skuola.net per gli studenti che non hanno trovato un sistema di ripasso efficace ha realizzato una guida strategica nella pianificazione del ripasso in vista della Maturità 2025. Il tempo di ripasso è soggettivo e dipende da molte variabili. In linea generale sarebbe ideale avere almeno una settimana intera da dedicare al ripasso. L'importante è avere tempo per ripassare ogni materia in modo sistematico e senza affrettarsi. Come organizzare al meglio i giorni a disposizione? I primi giorni di ripasso sono i più impegnativi e i più importanti. Si deve rivedere tutto il materiale in modo completo, partendo dalle basi. Non preoccuparsi se inizialmente sembra di non ricordare nulla, è normale. Fare una panoramica del programma serve a identificare eventuali lacune per poterle colmare, in tempo per l'esame di maturità. La seconda fase è il momento della verità. In questa fase si dovrà testare la propria preparazione in modo più attivo. Utilizzare dei post-it per scrivere gli argomenti da ripassare, stressando in particolare quelli sui quali si hanno lacune. Per il ripasso, si estrae un post-it a caso e si ripete l'argomento scritto. Questo aiuterà a simulare le prove reali, in cui il professore non chiederà mai di ripetere il programma dall'inizio, ma di rispondere a domande specifiche. La terza fase segna una ripetizione importante: rivedere di nuovo tutto il materiale studiato, questa volta con maggiore scioltezza e integrando le lacune sopperite con gli argomenti già forti. Dopo questa sessione lo studente dovrebbe sentirsi molto più sicuro, con una maggiore velocità nell'affrontare gli argomenti. Il quarto step, l’ultimo prima dell’esame, non è il momento di fare un ultimo sforzo di studio intenso. Limitarsi quindi i a fare una lettura generale del materiale per consolidare le informazioni senza appesantire la mente. Non cercare di imparare qualcosa di nuovo, ma ripassa velocemente quanto già memorizzato. Una lettura leggera ti aiuterà a sentirti più tranquillo e preparato. Diversi i metodi di studio suggeriti Skuola.net da per ottimizzare la preparazione. Tecnica del pomodoro: è una delle strategie di studio più efficaci per mantenere alta la concentrazione. Consiste nel suddividere lo studio in sessioni brevi di 25 minuti, seguite da una pausa di 5 minuti. Questo approccio ti aiuta a evitare il sovraccarico e a concentrarti meglio, mantenendo la mente fresca. Associare gli argomenti a qualcosa di conosciuto: per memorizzare meglio, prova ad associare ogni argomento a qualcosa che conosci già. Ad esempio, crea storie o immagini mentali in cui gli argomenti si collegano tra loro. Questo ti aiuterà a memorizzare in modo più stabile e duraturo, rispetto alla semplice ripetizione meccanica. Studiare da soli o in gruppo? Studiare da soli è utile quando devi completare gli argomenti, ma ripassare in gruppo può essere molto vantaggioso per esercitarsi su domande, risolvere dubbi e confrontare punti di vista. Gli ultimi giorni prima dell’esame sono il momento perfetto per fare un maxi-ripasso con i compagni di scuola, confrontandosi sugli argomenti più difficili. Il giorno dell’esame: ripassare o non ripassare? La mattina dell'esame è il momento in cui dovresti limitarti a rinfrescare le idee. Evita di fare ripassi lunghi, che potrebbero aumentare l'ansia. Se decidi di fare un’ultima lettura, dedica non più di mezz'ora a ripassare brevemente gli argomenti chiave. Dopo di che, concentrati sul rilassamento e preparati per affrontare l’esame con serenità.
(Adnkronos) - "Oggi nel nostro evento abbiamo chiarito che la terza via della contrattazione collettiva non fa dumping, anzi mette al centro la persona e la terza via della contrattazione collettiva, che viene stipulata dall'associazione di impresa Cifa Italia e Confsal, ha dato vita ad un osservatorio sull'intelligenza artificiale. Questo è un grande successo, questa è una grande risposta che è necessaria affinché si possa creare un gruppo di lavoro che monitori l'impatto dell'intelligenza artificiale nelle micro e piccole imprese che sono quelle che sono rimaste un po' più indietro". Lo ha detto Andrea Cafà, presidente di Cifa e Fonarcom, a margine dell'evento 'Ripensare il lavoro – L’evoluzione della Contrattazione Collettiva tra innovazione, tradizione e nuove intelligenze', tenutosi all'interno del Festival del lavoro in corso ai Magazzini del Cotone a Genova. Il dibattito ha affrontato il tema del futuro della contrattazione collettiva nell’era della digitalizzazione e dei nuovi modelli organizzativi, alla luce anche del recente rinnovo del Ccnl intersettoriale Cifa-Confsal per i settori terziario, commercio, distribuzione, servizi, turismo e pubblici esercizi, che pone al centro la persona e i suoi bisogni da un lato e, dall’altro, la crescita della competitività e della produttività aziendali. "Chiarito quindi -ha continuato Cafà- il fatto che la contrattazione Cifa Italia e Confsal non sviluppa dumping, adesso c'è il tema dell'equivalenza della contrattazione collettiva dove noi siamo verso questa direzione e da qui a breve credo che la contrattazione collettiva Cifa Italia e Confusal andrà oltre le equivalenze. Quindi sarà una contrattazione ricca, una contrattazione che è rivolta a quegli imprenditori che vogliono investire sulle risorse umane". "Vogliamo che la terza via della contrattazione collettiva sia eseguita da quegli imprenditori che vogliono creare una ricchezza all'interno della società, perché investono nelle risorse umane e una ricchezza per la società perché quelle risorse umane saranno in grado di portare grandi risultati alla stessa azienda", ha concluso.
(Adnkronos) - Una giornata immersi nella natura per apprendere, sperimentare e crescere nel segno della sostenibilità. Oggi, venerdì 30 maggio 2025, la Tenuta presidenziale di Castelporziano ha ospitato 200 bambine e bambini delle scuole primarie italiane nell’ambito di Riciclo di Classe, il progetto di educazione ambientale promosso da Conai - Consorzio Nazionale Imballaggi, in collaborazione con Globe Italia e con l’ospitalità da parte del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica. Un evento che ha unito formazione, esperienze sul campo e impegno civico, rafforzando il ruolo strategico dell’educazione ambientale per la transizione ecologica. Gli alunni hanno partecipato a laboratori, giochi, attività immersive e momenti di condivisione all’aperto, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e il senso civico. Attraverso laboratori interattivi e attività all’aperto, gli studenti hanno potuto approfondire il valore del riciclo, della raccolta differenziata di qualità e della tutela del patrimonio naturale. Un’occasione per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e per promuovere comportamenti responsabili, in un contesto unico come quello della Riserva Naturale Statale di Castelporziano. La Tenuta Presidenziale, una delle tre residenze della Presidenza della Repubblica, è infatti un’oasi naturale tutelata e simbolo dell’equilibrio tra conservazione ambientale, ricerca scientifica, gestione e fruizione consapevole del territorio. “Ospitare oggi le scuole che hanno partecipato al progetto Riciclo di classe dà impulso e nuova forma alle variegate attività di accoglienza ed educazione alla sostenibilità che la Tenuta sostiene con forte motivazione soprattutto quando rivolte al coinvolgimento attivo degli studenti; il progetto infatti favorisce - con competenza scientifica ma anche con l’insegnamento di abitudini civiche che passano dai piccoli gesti individuali - il dialogo intergenerazionale rivolto ai temi legati all’ambiente. I giovani ricercano e apprezzano l’informazione guidata, già ben consapevoli dell’importanza della cura collettiva del Pianeta per un futuro sano e salubre per tutti", ha dichiarato Giulia Bonella, direttrice della Tenuta Presidenziale di Castelporziano. “Educare i più giovani alla sostenibilità - ha dichiarato Ignazio Capuano, presidente Conai - significa costruire oggi le basi per un domani più equo e rispettoso del nostro pianeta. Progetti come Riciclo di Classe sono parte integrante dell’impegno che Conai porta avanti da anni nel mondo della formazione, un impegno che prosegue anche nelle università e nella formazione dei futuri professionisti della transizione ecologica. Supportare il processo di cultura e di educazione, a partire dai più giovani, è infatti fondamentale per costruire una società consapevole, preparata e capace di contribuire concretamente agli obiettivi di economia circolare”. Avviato nel 2017 e realizzato in collaborazione con il Corriere della Sera, Riciclo di Classe è rivolto alle scuole primarie di tutta Italia. Coinvolge alunni, insegnanti e famiglie in percorsi di educazione alla cittadinanza ambientale, con l’obiettivo di promuovere una corretta gestione dei rifiuti e una cultura del riciclo come atto di responsabilità civile. Accanto a Conai, Globe Italia, da sempre impegnata nella promozione dell’educazione scientifica e ambientale, ha contribuito alla realizzazione dell’evento. “Crediamo che ogni percorso educativo debba fondarsi sul contatto diretto con la natura e sull’esperienza concreta partendo dalle generazioni più giovani, da qui l’idea di questo evento - ha dichiarato Matteo Favero, presidente di Globe Italia - Portare 200 bambini in un luogo bello e simbolico come Castelporziano significa offrire loro un’esperienza formativa autentica, che lascia un segno profondo”.