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(Adnkronos) - Carlos Alcaraz teme Jannik Sinner. Il tennista spagnolo affronterà domani, domenica 13 luglio, l'azzurro nella finale di Wimbledon 2025, la rivincita dell'ultimo atto del Roland Garros, quando, poco più di un mese fa, Alcaraz riuscì a battere Sinner al termine di una sfida-maratona da oltre cinque ore e mezza. Dopo aver assistito alla semifinale dominata da Jannik contro Djokovic, schiantato in tre set con un netto 6-3, 6-3, 6-4, e aver superato poche ore prima Taylor Fritz, Alcaraz ha parlato in conferenza stampa: "Non penso di avere un vantaggio dopo quella partita. Quello che Sinner ha è perché ha imparato da tutto, da campione immenso quale è. Anche dalle sconfitte". "Lui migliora dopo ogni partita e giorno dopo giorno. Sono abbastanza sicuro che ha imparato molto dalla finale del Roland Garros. Sarà migliorato fisicamente e mentalmente", ha detto Alcaraz, "domenica sarà pronto a dare il 100%. Quella di Parigi è stata la miglior partita che ho giocato in carriera, ma non credo di avere un vantaggio mentale per averla vinta. Non mi sorprende che mi abbia spinto al limite. Mi aspetto lo stesso domenica. Sarà una finale grandiosa, sono molto emozionato. Spero solo di non dover più passare 5 ore e mezza in campo, ma se devo, lo farò." Alcaraz ha ammesso di essere sorpreso dalla crescita di Sinner sull'erba: “Sto vedendo Jannik giocare untennis fantastico sull'erba. Il movimento sull'erba è la cosa più difficile da ottenere. E la cosa più importante, almeno per me. Il movimento che Jannik ha sull'erba è incredibile. Scivola come se stesse giocando sulla terra battuta, con entrambe le gambe. È semplicemente incredibile. Sarà interessante affrontarlo".
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato. Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976. Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
(Adnkronos) - L’88% degli italiani ritiene importante integrare fonti rinnovabili nei propri sistemi di riscaldamento domestico. Un dato che conferma la crescente attenzione verso tecnologie capaci di coniugare rispetto ambientale, risparmio e comfort abitativo. Sono i dati della recente indagine Bva Doxa per Ariston, condotta su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra i 25 e i 64 anni; analizzando le percezioni e le preferenze degli italiani riguardo agli impianti di riscaldamento. Secondo lo studio, in particolare, il 58% degli intervistati individua nelle pompe di calore e nei sistemi ibridi le soluzioni ideali, in sostituzione delle caldaie tradizionali, mentre il 68% identifica l’efficienza energetica come il criterio principale nella scelta di un nuovo impianto. Ulteriormente, il 37% si orienta verso i sistemi ibridi, apprezzandone la versatilità, mentre un aggiuntivo 21% predilige pompe di calore autonome. Scelte che dimostrano come il tema della sostenibilità sia ormai radicato nella nostra quotidianità, anche grazie a una forte fiducia nella tecnologia: l’86% reputa questi impianti affidabili, e il 77% è convinto che garantiscano un comfort superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Ma l’interesse non si ferma al solo aspetto ambientale. L’innovazione è sempre più vista come un’opportunità di valorizzazione economica del proprio immobile: l’85% del campione riconosce che l’adozione di un impianto innovativo può accrescere il valore della casa. Un investimento consapevole, dunque, che riflette una nuova sensibilità verso l’efficienza energetica come leva concreta di risparmio e miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, permangono alcune barriere: il costo iniziale elevato è percepito come ostacolo dal 66% degli italiani, seguito dalla difficoltà di installazione (32%) e dalla scarsa conoscenza degli incentivi disponibili (30%).