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(Adnkronos) - Prosegue l'avanzata di Israele nella Striscia di Gaza: almeno 400.000 i palestinesi fuggiti dall'enclave palestinese. Le immagini documentano un flusso continuo di civili che si dirigono verso sud, utilizzando ogni mezzo disponibile, inclusi veicoli, a piedi e mezzi di trasporto trainati da animali. Una fuga che avviene sotto le bombe dell'esercito di Tel Aviv. Almeno 14 i palestinesi rimasti uccisi dall'alba di oggi, giovedì 18 settembre, riferisce la tv satellitare al-Jazeera. Secondo fonti ospedaliere, almeno nove vittime si registrano a Gaza City. La guerra di Israele contro Gaza ha ucciso oltre 65mila persone e ferito 165.697 dall’ottobre 2023. E si ritiene che altre migliaia siano sepolte sotto i detriti degli edifici distrutti. Ed è polemica sulle dichiarazioni choc del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, secondo il quale alla fine della guerra la Striscia di Gaza sarà ''una miniera d'oro immobiliare'' e sono stati ''avviati negoziati con gli americani'' per come dividere l'enclave palestinese e far sì che la ricostruzione ''si paghi da sola''. E il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà ricevuto lunedì da Trump alla Casa Bianca alle 17 ora italiana, riferiscono i media israeliani. Oggi invece il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a votare una risoluzione volta a ottenere un cessate il fuoco e un ampliamento dell'accesso umanitario nella Striscia. Tale iniziativa gode del sostegno di una maggioranza di membri, i quali intendono procedere nonostante i reiterati veti posti dagli Stati Uniti. Il senatore statunitense Bernie Sanders denuncia l'intervento di Israele nella Striscia di Gaza e per la prima volta, evidenziano i media americani, usa il termine "genocidio" ed è il primo senatore a farlo. "Riconosco che molte persone potrebbero non essere d'accordo con questa conclusione", afferma in un intervento pubblicato sul suo sito web dal titolo "E' genocidio" dopo le conclusioni di un'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite. "La verità è che la strada è chiara, sia che si parli di genocidio, pulizia etnica, atrocità di massa o crimini di guerra - scrive dopo l'avvio dell'offensiva di terra delle forze israeliane a Gaza City - Noi, americani, dobbiamo porre fine alla nostra complicità nel massacro del popolo palestinese". Sanders, nato da una famiglia ebrea, critica il "pieno sostegno" dell'Amministrazione Trump a quella che considera una "politica di pulizia etnica" del governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu "a Gaza e in Cisgiordania". "Dopo aver reso la vita invivibile con bombardamenti e fame, spingono per la migrazione 'volontaria' dei palestinesi verso Paesi vicini per spianare la strada alla visione perversa del presidente Trump di una 'Riviera del Medio Oriente' - incalza il senatore eletto per il Vermont - Negli ultimi due anni (dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele), Israele non si è limitato a difendersi da Hamas". Ma, afferma, "ha scatenato una guerra totale contro l'intero popolo palestinese".
(Adnkronos) - Dal 9 al 12 ottobre le valli di Cembra e di Fiemme tornano a essere protagoniste con la terza edizione di Dolo-Vini-Miti, il festival che celebra i vini verticali e la viticoltura eroica come espressione identitaria del territorio dolomitico promuovendo, al contempo, le opportunità di un turismo lento e autentico, al di fuori delle classiche rotte. E lo fa con un ricco calendario di esperienze che intreccia convegni, masterclass, trekking e spettacoli. “Camminare e vivere in prima persona il territorio - spiega in conferenza stampa Vera Rossi, presidente dell’Associazione Turistica Valle di Cembra che, insieme con ApT Fiemme e Cembra, organizza l’evento - è sicuramente il modo più efficace per raccontare cosa si cela dentro ad ogni calice, ovvero la fatica e l’impegno che da generazioni i produttori portano avanti per realizzare grandi vini in un territorio così impervio e difficile”. L’apertura è affidata, giovedì 9 ottobre, alla tavola rotonda 'I valori della viticoltura eroica: dove la vite sfida la montagna', ospitata presso l’oratorio di Cembra e condotta dal sommelier e presentatore radio-televisivo Andrea Amadei. Un momento di dialogo tra produttori provenienti da territori simbolo e idealmente vicini alla Valle di Cembra che condividono un comune denominatore, ovvero la passione e la resilienza necessarie per coltivare la vite in contesti estremi, custodi di un patrimonio che si arricchisce di significati condivisi. Ospiti della serata Nicolas Bovard di Cave Mont Blanc, Valle d’Aosta; Isabella Pellizzatti Perego di Arpepe, Valtellina; Giacomo Cappellini di Cantina Forlini Cappellini, Cinque Terre; Markus Prackwieser di Weingut Gump, Alto Adige; Nicola Zanotelli di Zanotelli Wines, Val di Cembra. Sul palco con loro Walter Webber, delegato Cervim Trentino Alto Adige. Il giorno successivo, venerdì 10 ottobre, la manifestazione entra nel vivo con un trekking verticale sul territorio di Faver tra i muretti a secco, con degustazione finale assieme ai produttori locali. Il pomeriggio è dedicato alla masterclass'“Sorsi estremi di terre eroiche', presso Corvée, che mette in dialogo le aree di viticoltura eroica coinvolte nel convegno di apertura grazie alla competenza del degustatore e divulgatore enoico Francesco Saverio Russo, tra i più autorevoli wine blogger italiani. La giornata si chiuderà in musica e suggestioni multisensoriali con la mozARTWINExperience, nuova produzione firmata da Miscele d’Aria Factory che propone una performance immersiva tra vino, Mozart e contaminazioni contemporanee, presso Villa Corniole. Sabato 11 ottobre la giornata prende il via a Palazzo Maffei con 'A colazione con l’autore', un momento intimo tra letteratura e tradizioni contadine insieme a Michael Moser, autore del romanzo 'Vite nei campi', per poi cedere la scena a uno degli appuntamenti più attesi della manifestazione, il Wine Trekking Gourmet. Cinque chilometri tra i vigneti di Cembra nella loro affascinante veste autunnale, scanditi da soste gastronomiche curate da chef locali guidati dall’estro creativo dello stellato Alessandro Gilmozzi, per un percorso che unisce cammino, gusto e paesaggio. Nel tardo pomeriggio, presso Cembra cantina di montagna, i sommelier Fabio Gobbi e Francesco Bonomi guideranno la masterclass interattiva 'Vigna veritas', inedito e coinvolgente format da loro ideato che prevede una degustazione alla cieca in cui i calici sono chiamati a raccontarsi senza il filtro delle etichette e i partecipanti a condividere le proprie percezioni in tempo reale attraverso lo smartphone da commentare insieme grazie a cloud e grafici generati automaticamente a partire dalle risposte raccolte. Protagonisti, blend di bianchi e audaci monotivitigni del territorio. Anche il finale della serata punta a sorprendere con una proposta originale e fuori dagli schemi: 'Spiriti in scena': una cena spettacolo tra gli alambicchi della Distilleria Pilzer intervallata da sketch teatrali che raccontano 'con il giusto spirito' l’affascinante mondo della grappa tra i gesti dei distillatori, le fasi produttive ma anche le storie di chi da generazioni custodisce questo sapere in val di Cembra. L'iniziativa è in collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino. “La grappa - spiega il presidente Alessandro Marzadro - è legata a doppia mandata al Trentino e ancor più alla Valle di Cembra dove molte famiglie hanno una storia legata a questo distillato ed è importante poterla promuovere in maniera distintiva e inedita attraverso eventi che sappiano andare oltre al calice per lasciare un segno indelebile in chi le vive”. Chiusura dal sapore di montagna domenica 12 ottobre con il Trekking Dolo-Vini-Mitico al Passo di Lavazè: un’escursione guidata ammirando Pala di Santa, Latemar, Catinaccio e Sciliar, con sosta finale a Malga Varena per degustare i sapori autentici dei salumi e dei formaggi dei caseifici sociali di Fiemme, Predazzo e Moena abbinati ai profumati vini della Val di Cembra.
(Adnkronos) - Una fotografia aggiornata e complessa dell’agricoltura campana, tra criticità strutturali e potenzialità di sviluppo, è quella emersa dalla ricerca condotta da Nomisma su incarico dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, presentata nell’ambito del progetto 'Agricoltura in Campania e nuovi scenari evolutivi'. Lo studio, sviluppato lungo nove direttrici tematiche, ha costituito la base di indagine scientifica per i lavori dei nove tavoli di confronto dell’evento Campania Mater, in corso il 17 e 18 settembre a Napoli. Al centro dell’analisi, il tema cruciale di suolo e acqua, risorse fondamentali ma sotto forte pressione. In Campania il consumo di suolo ha raggiunto nel 2023 i 143mila ettari, pari all’11% del territorio, con Napoli che da sola concentra oltre un terzo delle superfici compromesse. Una criticità aggravata dalla vulnerabilità ai nitrati: 316mila ettari risultano classificati come zone a rischio, coinvolgendo il 72% delle aree agricole e quasi la metà della popolazione regionale. A ciò si aggiunge la cronica scarsità idrica, che negli ultimi decenni ha registrato indici di deficit tra i più elevati in Europa. Altro fronte di indagine quello delle comunità rurali e delle aree interne, segnate da spopolamento e difficoltà economiche. Tra il 2019 e il 2024 la Campania ha perso il 4% della popolazione, con punte del -5,8% a Napoli e del -5,1% a Benevento. Un calo che si riflette sulla vitalità dei territori e sulla disponibilità di forza lavoro agricola, aggravato dalla contrazione della Superficie Agricola Utilizzata (-10% tra 2010 e 2020). L’indagine approfondisce poi il rapporto tra cibo e salute, con consumi alimentari in trasformazione: calano i volumi acquistati di frutta e carne, cresce la spesa per oli e grassi. Segnali positivi arrivano dall’agricoltura biologica, che ha visto quintuplicare le superfici coltivate in dieci anni, raggiungendo nel 2023 il 20% della Sau regionale. Un capitolo specifico riguarda i cambiamenti climatici: la temperatura media in Italia è cresciuta di 1,3°C negli ultimi decenni, con conseguenze dirette sulla stabilità dei raccolti. La Campania, sottolinea lo studio, dovrà rafforzare pratiche resilienti, gestione efficiente dell’acqua e diversificazione colturale per mantenere competitività. In controtendenza, il comparto agroalimentare campano mostra segnali di forte dinamismo. La cosiddetta Dop Economy rappresenta uno dei punti di forza del Made in Campania: nel 2024 l’export ha raggiunto i 5,7 miliardi di euro, +111% rispetto al 2014, con un saldo commerciale positivo di 1,5 miliardi. Ortofrutta trasformata, prodotti da forno e lattiero-caseari trainano le vendite, confermando l’identità internazionale delle filiere certificate. Un focus riguarda anche il mare e la pesca, con una flotta che rappresenta l’8,6% del totale nazionale e una produzione annua di oltre 5mila tonnellate. Un settore di nicchia ma strategico, integrato nella filiera agroalimentare regionale. La ricerca affronta inoltre i temi dello spreco alimentare (quasi metà della frutta campana resta in campo), dell’innovazione e della formazione: il 60% dei conduttori agricoli ha un titolo di studio non superiore alla licenza media, ma cresce la formazione continua e aumenta il numero di istituti agrari (+55% iscritti dal 2015). Ampio spazio infine ai giovani e alle donne in agricoltura: le aziende condotte da under 40 sono in calo (-24% dal 2019 al 2024), ma la Campania resta tra le prime regioni italiane per imprese giovanili e si distingue per la forte presenza femminile (38,8% delle aziende agricole). Dal quadro emerge un sistema agroalimentare che deve affrontare sfide complesse — consumo di suolo, spopolamento, scarsità idrica e invecchiamento imprenditoriale — ma che al tempo stesso esprime punti di forza solidi, dall’export alla multifunzionalità delle aziende, fino alla crescita del biologico e delle certificazioni di qualità. Le conclusioni di Nomisma indicano una strada chiara: integrare tutela ambientale, innovazione, sostegno ai giovani e alle donne, riduzione dello spreco e rafforzamento delle comunità rurali. Solo così, sottolinea la ricerca, sarà possibile garantire competitività, sostenibilità e inclusione, facendo dell’agricoltura campana non solo un settore produttivo, ma un motore di coesione e sviluppo per l’intero territorio.